Fujifilm X-T2, ecco la versione sportiva della top di gamma - Recensione

Fujifilm X-T2, ecco la versione sportiva della top di gamma - Recensione

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Come in passato, al modello X-Pro segue un modello X-T, che offre identica qualità d'immagine in un corpo macchina simil-reflex ergonomico e resistente ”

Autofocus

Abbiamo già visto, parlando di prestazioni, quanto siano elevate quelle del sistema AF quando si eseguono misure di pura reattività. Ma quanto è efficace questo sistema autofocus sul campo?

In estrema sintesi, molto più di altri modelli Fujifilm del recente passato (per i quali la messa a fuoco non è mai stata un punto di forza); abbastanza da competere ad armi pari con altre mirrorless viceversa molto apprezzate per le prestazioni AF quali le Sony A6xxx; non abbastanza per competere con reflex semi-pro come la EOS 7D Mark II o la Nikon D500.

Più in dettaglio, la X-T2 consente di selezionare un punto singolo (che, nel caso si scelga di utilizzare 91 aree AF, è piuttosto ampio), una zona a scelta tra 3x3, 5x5 o 7x7 punti (in questo caso obbligatoriamente basati sulla griglia da 91 punti 13x7) oppure l'intera area Wide Tracking; come di consueto, quando si lavora in AF-C la modalità Wide Tracking prevede un punto iniziale di aggancio del soggetto che verrà poi inseguito.

La modalità AF-S è pressoché perfetta, salvo rare e ben definite circostanze: quando si esce dal "quadrato" centrale di punti a rilevazione di fase (che comunque copre una generosa area pari al 40% circa del fotogramma) in situazione di luce scarsa; quando, sempre in condizione di luce scarsa, si utilizza la funzione face/eye detection, che utilizza solo i punti a rilevazione di contrasto risultando per questa più lenta e affetta da focus hunting.   

La modalità AF-C è quella su cui si gioca la vera partita. La grande novità della X-T2 è il nuovo menu di personalizzazione della risposta del sistema, che prevede tre parametri-guida.

Il primo, Tracking Sensitivity, può essere considerato il tempo di attesa tra l'istante in cui la fotocamera rileva una perdita di fuoco e l'istante in cui agisce per recuperare. I valori vanno da 0 a 4, con 0 che equivale a un ricalcolo immediato e 4 che equivale al massimo ritardo, ed è pertanto indicato per rimanere ancorati al soggetto originale in presenza di ostacoli temporanei.


Fotogramma N° 1 - messa a fuoco sul casco.


Fotogramma N° 3 - leggera incertezza, backfocus.


Fotogramma N° 6 - recupero.


Fotogramma N° 8 - la messa a fuoco va momentaneamente sul punto più avanzato del soggetto...


Fotogramma N° 9 - ...poi torna immediatamente al centro.


Fotogramma N° 12 - dal fotogramma 9 al 12 la messa a fuoco non è ottimale.


Fotogramma N° 13 - recupero e corretto inseguimento.

Il secondo parametro, Speed Tracking Sensitivity, indica alla fotocamera come si muove il soggetto: a velocità costante (valore = 0), intermedio, o con accelerazioni improvvise (valore = 2).

Il terzo parametro, Zone area Switching, ha effetto solo quando si lavora in Wide Tracking, e influenza la strategia con cui la fotocamera cambia il punto AF per inseguire il soggetto. Le opzioni sono: centrale, anteriore (predilige soggetti in primo piano), auto (predilige il soggetto puntato inizialmente).

Fujifilm mette a disposizione 5 preset (corrispondenti a 5 diverse terne dei parametri sopracitati) ottimizzati per le esigenze di scatto più comuni, come ad esempio ignora ostacoli, soggetti che si muovono in modo imprevedibile ecc; a ciascuno di questi vengono associati esempi pratici, come corsa, tennis o sci, ragion per cui è piuttosto facile, anche per i meno esperti, trovare il preset migliore. A questi si aggiunge un sesto preset Custom, personalizzabile dall'utente. Peccato che i preset non siano tutti personalizzabili - a parità di contesto, le abitudini e le ottiche del fotografo possono richiedere settaggi specifici.



Uscendo dall'area centrale è frequente che la risposta del sistema AF peggiori sensibilmente, specie in condizioni di luce non ottimale.

Grazie anche a queste possibilità di personalizzazione, la risposta sul campo della fotocamera è molto buona quando si lavora con punto singolo o con le zone AF, soprattutto la 3x3 che lascia un certo margine di manovra nella scelta della posizione (la 7x7 copre in effetti tutta l'area a rilevazione di fase).    

La funzione di inseguimento del soggetto presenta ancora margini di miglioramento, tanto che la stessa Fujifilm ne consiglia l'uso più per ricomporre l'inquadratura in presenza di soggetti lenti che per inseguire soggetti veloci. Buoni risultati si ottengono in questo caso solo quando il contrasto tra soggetto e sfondo è molto elevato (ad esempio un volatile con il cielo a fare da sfondo), e in ogni caso quando si rimane entro l'area centrale coperta dai punti a rilevazione di fase.




A volte, dopo un recupero del soggetto e in circostanze apparentemente più facili per il sistema AF, la X-T2 "perde" di nuovo, per quanto ci riguarda inspiegabilmente, il soggetto inseguito.

In questo quadro, complessivamente molto positivo, perché dunque le reflex continuano a essere a nostro avviso migliori?!? In ultima analisi, l'inseguimento dei soggetti è il punto debole anche delle ammiraglie da svariate migliaia di euro...

I nodi sono, a nostro parere, tre. Il primo è dato da una certa impredicibilità di risposta. Nelle immagini in queste pagine, mostriamo a titolo di esempio sequenze in cui, dopo qualche fotogramma, la X-T2 "perde" il soggetto in moto apparentemente inspiegabile. Il secondo non è legato al sistema AF in sé, ma al mirino. Con il mirino elettronico, per quanto buono, risulta semplicemente più difficile mantenere i punti AF sul soggetto desiderato durante le raffiche ad alta velocità.

Infine, il sistema, che ne caso di Fujifilm è composto da molte ottiche qualitativamente eccellenti ma non particolarmente veloci. Il 50-140mm è una delle eccezioni e, in qualità di zoom tele versatile (equivale, lo ricordiamo, a 75-210mm) deve necessariamente fare parte del corredo di chiunque voglia approcciare la fotografia sportiva. Molto interessante anche il recente XF 100-400mm f/4 WR, che copre le focali super-tele.