DJI Spark: il minidrone per riprese aeree automatizzate che si guida coi gesti

DJI Spark: il minidrone per riprese aeree automatizzate che si guida coi gesti

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Un minidrone da borsetta in grado di registrare filmati mentre esegue manovre automatiche, come seguire il soggetto, girarli intorno, avvicinarsi o allontanarsi: ecco DJI Spark. Registra filmati Full HD e foto a 12 megapixel e ha un'autonomia di 16 minuti. In più può essere pilotato coi gesti delle mani”

Nella news di oggi sulla bancarotta di Panono ricordavamo un altro episodio in cui un progetto molto interessante di crowdfunding aveva dovuto arrendersi e dichiararsi sconfitto, quello di LilyCamera. Uno dei motivi della sconfitta di Lilycamera è stato certamente anche il fatto che al momento di finalizzare il prodotto altri erano già sul mercato con tecnologie simili, se non migliori: nella notizia citavamo DJI Mavic Pro come una delle pietre tombali di LilyCamera.

DJI Spark in mano

Quella definitiva sarebbe stata il nuovo DJI Spark, drone ancora più compatto che fa tutto quello che prometteva LilyCamera, in più a un costo inferiore. Il nuovo DJI Spark pesa infatti solo 300 grammi, è in grado di entrare in qualsiasi borsa e offre modalità di volo automatiche, oltre a una particolare modalità di controllo basata sui gesti delle mani.

DJI Spark in livrea rossa 'Lava Red'

L'automazione delle manovre è uno dei punti cardine di questo nuovo quadricottero. La tecnologia PalmControl è in grado di riconoscere i movimenti della mano e indicare al drone la manovra da eseguire, come spostarsi intorno, sostare sul luogo o atterrare sulla mano. Le quattro opzioni di volo automatizzato con ripresa QuickShot includono invece: Rocket, per inviare lo Spark dritto nel cielo con la videocamera puntata verso il basso; Dronie, per farlo volare allontanandosi dal soggetto; Circle, per ruotare intorno al soggetto, e Helix per girare a spirale intorno al soggetto mentre vola in avanti.

DJI Spark in volo

Usando una di queste quattro opzioni, lo Spark registra una breve clip video da 10 secondi subito pronto per essere condivisa sui social media o anche per essere utilizzata nei propri progetti video. Spark dispone anche di altri controlli di volo intelligenti come TapFly e ActiveTrack. Il primo consente di indirizzare lo Spark verso il luogo desiderato o di mantenere il volo nella stessa direzione toccando semplicemente un punto sullo schermo dello smartphone.

ActiveTrack invece implementa le tecnologie già viste su Osmo Mobile e su Mavic Pro e permette di seguire automaticamente un soggetto a scelta, mantenendolo al centro dell’inquadratura. Durante l'utilizzo delle modalità TapFly e di inseguimento del soggetto, Spark rileva ed evita attivamente gli ostacoli sul suo percorso.

Utilizzando un telecomando accessorio, gli operatori di volo più esperti possono prendere il pieno controllo del drone attivando la modalità in Sport e spingere Spark fino a 50 km/h. La modalità Sport imposta il gimbal sulla visualizzazione in prima persona (FPV) in maniera predefinita, così che la videocamera si muove con il pilota durante il volo. Spark è anche compatibile con i DJI Goggles per un’esperienza di volo immersiva in prima persona.

La videocamera di DJI Spark adotta un sensore CMOS di 1/2,3 pollici che registra foto a 12-megapixel di risoluzione e realizza video stabilizzati in Full HD 1080p. Il gimbal meccanico a due assi dello Spark e la tecnologia UltraSmooth promettono di ridurre drasticamente le vibrazioni come già avviene sugli altri prodotti del marchio cinese.

Lo Spark include molte modalità di ripresa dei precedenti droni di DJI e ad esse aggiunge due nuove modalità: Pano e ShallowFocus. La prima permette di creare panoramiche orizzontali o verticali regolando il gimbal e indirizzandosi automaticamente, scattando una serie di foto e unendole insieme in modo automatico. ShallowFocus strizza l'occhio ai vari filtri delle app fotografiche e consente ti focalizzare nel dettaglio un’area e sfumare il resto dell’immagine, creando fotografie con una bassa profondità di campo apparente.

Per quanto riguarda il volo autonomo DJI Spark fa leva sulla tecnologia FlightAutonomy che utilizza una videocamera principale, un sistema di posizionamento visivo rivolto verso il basso, un sistema di sensori 3D in avanti, un sistema di posizionamento satellitare a due bande (GPS e GLONASS), un’unità di misura interziale ad alta precisione e 24 potenti unità di calcolo. Queste caratteristiche permettono allo Spark di sorvolare accuratamente fino a 30 metri e di rilevare ostacoli fino a 5 metri di distanza.

Questa dotazione di serie permette, come tutti gli ultimi droni di DJI, al drone di ritornare al proprio punto di partenza automaticamente con sufficiente segnale GPS. Mentre si usa il telecomando, se la batteria è quasi scarica, la connessione si interrompe o l’operatore preme il pulsante di Return to Home (RTH), lo Spark ritorna al punto di partenza predefinito rilevando ed evitando gli ostacoli lungo il tragitto. Lo Spark integra anche il GEO System di DJI o il geofencing NFZ per fornire una guida aggiornata sulle no-fly-zone, in cui il volo potrebbe essere limitato dai regolamenti nazionali o per questioni di sicurezza, evitando così ai piloti meno esperti di incappare in pericoli e sanzioni.

Spark è alimentato da una batteria a densità LiPo e ha un'autonomia di volo massima fino a 16 minuti. Quando si vola con il telecomando opzionale, DJI Spark permette una trasmissione video in tempo reale di 720p fino a 2 km. Il prezzo di vendita europeo dello Spark, compreso un velivolo, una batteria, un cavo di ricarica USB e tre paia di eliche, è di 599€. Sarà disponibile anche un kit più completo, definito 'Fly More Combo' che include il quadricottero, due batterie, quattro paia di eliche, un telecomando, i paraeliche, una stazione di ricarica, una borsa a tracolla e tutti i cavi necessari con un prezzo di vendita in Europa di 799€.

DJI Spark, il minidrone colorato

DJI Spark sarà disponibile in cinque colori: Alpine White (bianco), Sky Blue (azzurro), Meadow Green (verde), Lava Red (rosso) e Sunrise Yellow (giallo).


Commenti (8)

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Commento # 1 di: LennyNERO69 pubblicato il 24 Maggio 2017, 18:26
Peccato...

....per l'autonomia "ridicola"
Commento # 2 di: bonzoxxx pubblicato il 25 Maggio 2017, 06:58
Per quanto è piccolo, e per la dotazione di sensori, 16 minuti di volo non sono per niente male.
Commento # 3 di: jined pubblicato il 25 Maggio 2017, 08:48
Questo drone a breve rientrerà nella categoria delle operazioni non-critiche non-sapr, anche in città, secondo gli ultimi regolamenti Enac, per via del peso di 300grammi, ne ha già classificati 14 con specifiche analoghe. Infatti non è casuale che la DJI si sia tenuta esattamente in quella soglia, per permettere che questo gingillo possa essere usato nei centri urbani in piena sicurezza [U]a scopi personali e amatoriali[/U] e non richieda la registrazione.

L'ultimo colpo di coda che Enac ha lanciato anche su questi giocattoli ultraleggeri, nel regolamento del 15 ottobre, è l'utilizzo obbligatorio dei PARAELICHE. Ma mi sembra piu' che giusto.

Appianati i regolamenti di volo, registrazione e sicurezza... restano comunque attive tutte le legislazioni che riguardano la privacy, per cui, in ogni occasione le autorita' possono contestare o prelevare il materiale da ripresa presente nel giocattolino o addirittura sequestrarlo in via preventiva, fino a che non sia stato verificati i contenuti in esso presenti.

L'elemento di libertà assoluta per chi vuole giocare con questi cosi è togliere definitivamente il gimbal. A quel punto non resta che un giocattolino da 250 grammi tipo elicotterino zanzara telecomandato, ma ultratecnologico, utilizzabile ovunque, tranne che a 5km dagli aeroporti. Il che comunque, non è cosa da poco...

Restano in piedi le leggi sulla responsabilità civile, per cui, poi se in piena liberta' di utilizzo, lo mandate a sbattere contro un motociclista o un'automobile e quelli per distrazione fanno un incidente, sono cazzi vostri e ne rispondete in prima persona. Quindi, libertà si.. ma consiglierei sempre zone tipo parchi pubblici, laghi, mare, montagna, campagna...lontani da assembramenti di gente.
Commento # 4 di: MaxP4 pubblicato il 25 Maggio 2017, 09:02
Originariamente inviato da: Hinterstoisser
...
Se invece [B][U]pianifichi[/U][/B] una ripresa aerea di qualche struttura per vendere qualche video, allora anche 16min sono più che sufficienti.


Se fai un video commerciale per venderlo lo Spark (che è un sofisticatissimo giocattolo) non va bene... ci vuole qualcosa di più corposo. I 16 minuti di autonomia sono dichiarati portando a 0 la batteria (che si rovina all'istante)... se riesci a stare su 10 minuti è grasso che cola! ...e comunque con 16 minuti ci fai veramente poco, anche se la proprietà è piccola non riesci a pianificare nemmeno una missione.

Poi per "vendere" un video hai bisogno della patente ENAC, visita medica in corso, drone registrato, assicurazione... ci sono decine di scartoffie da riempire ogni volta che lo accendi e le multe se non si è in regola sono salatissime (fino a 113.000 e passa euro) e tutte includono il penale con reclusione a partire da un anno perché entri a far parte del mondo dell'aeronautica (di fatto il tuo drone è equiparato ad un aeromobile).
...ed è sottoposto a sanzione sia chi vende che chi compra il video.
Commento # 5 di: jined pubblicato il 25 Maggio 2017, 09:06
Originariamente inviato da: MaxP4

Poi per "vendere" un video hai bisogno della patente ENAC, visita medica in corso, drone registrato, assicurazione... ci sono decine di scartoffie da riempire ogni volta che lo accendi e le multe se non si è in regola sono salatissime (fino a 113.000 e passa euro) e tutte includono il penale con reclusione a partire da un anno perché entri a far parte del mondo dell'aeronautica (di fatto il tuo drone è equiparato ad un aeromobile).
...ed è sottoposto a sanzione sia chi vende che chi compra il video.


Ovviamente i regolamenti che ho succitato, riguardano l'utilizzo del drone a scopi personali e amatoriali. L'uso commerciale è tutta un'altra storia.

Le multe salatissime riguardano la realizzazione di servizi di operazioni critiche, in assenza di copertura assicurativa. Non il semplice utilizzo di un drone e comunque riguardano droni di una certa categoria di peso, che in passato ha causato incidenti seri come quelli del rally e dei mondiali di sci'.

Con 300 grammi, stiamo parlando del peso di un panino di McDonald, ed è alquanto improbabile che possa causare qualche tipo di danno serio.
Commento # 6 di: MaxP4 pubblicato il 25 Maggio 2017, 09:07
Originariamente inviato da: jined
Questo drone a breve rientrerà nella categoria delle operazioni non-critiche non-sapr, anche in città,

Sul non critico ok, ma anche non sapr?

Essendo 300 g va bene in Italia, in Europa il limite per i mezzi non offensivi scende a 250 g.
Commento # 7 di: jined pubblicato il 25 Maggio 2017, 09:18
Originariamente inviato da: MaxP4
Sul non critico ok, ma anche non sapr?

Essendo 300 g va bene in Italia, in Europa il limite per i mezzi non offensivi scende a 250 g.


Credo siamo nei non-sapr già intorno al kilo e mezzo. I Phantom ci rientrano per un capello, purtroppo.. a piena massa, superano il kilo e mezzo, ma ho un vecchio regolamento, dovrei andare a vedere tutte le revisioni, queste cose cambiano continuamente!
(articolo 10 comma 6)
Non rientrano nelle prescrizioni del SAPR i modelli classe FAI F1 con massa minore a 1,5 kg, quelli a volo vincolato circolare e quelli utilizzati in luoghi chiusi, “spazio indoor”.


In ogni caso, la presenza di un gimbal, credo che vanifichi la precedente eccezione.

Esatto cmq, europa 250g, ma DJI ha inviato una mozione per richiedere l'innalzamento dei limiti europei.
Commento # 8 di: TheZeb pubblicato il 25 Maggio 2017, 10:29
Io da poco ho preso l' attestato di volo per operazioni non critiche e mi fa piacere leggere commenti di gente competente. Purtroppo già youtube è pieno di cialtroni... Teniamo anche presente che è stata avviata una bozza del regolamento EASA che scavlacherà quella di ENAC.. insomma per il momento la normativa italiana c'è ma verrà sostituita .. Non ho capito se sto gingillo quando verrà classificato non pericoloso possa comunque volare dentro le atz e le ctr ma non credo proprio..