iPhone 6 e 6 Plus: 8 megapixel bastano a battere la concorrenza?

iPhone 6 e 6 Plus: 8 megapixel bastano a battere la concorrenza?

di Roberto Colombo , pubblicato il

“Super comparativa tra le fotocamere di iPhone 6, iPhone 6 Plus, HTC One M8, Lumia 830, Samsung Galaxy S5, LG G3, Sony Xperia Z3: sul banco di test chi vince? Leggete tutto l'articolo per scoprirlo”

Quello che conta è il vero potere risolutivo


La mira utilizzata per i test

Nella recensione completa di iPhone 6 e iPhone 6 Plus che abbiamo pubblicato sulle pagine di Hardware Upgrade abbiamo dedicato una pagina all'analisi di laboratorio della fotocamera dei nuovi telefonini della Mela a confronto con la concorrenza. I dati che possono emergere dai test effettuati sulla scena standard e sulle mire ottiche sono però di più di quelli che abbiamo sintetizzato in quella pagina: vogliamo quindi andare più a fondo e dare voce a tutti i dati che emergono dall'analisi delle immagini con il software Imatest. Ripartiamo da dove ci siamo lasciati: il grafico che trovate nella recensione analizza l'MTF, una misura del potere risolutivo del sistema, calcolato in quel caso al centro dell'inquadratura. Prima di passare a quello ai bordi possiamo fare un ulteriore passaggio di analisi rispetto a quanto scritto nella recensione completa.

Vi rimandiamo innanzitutto al nostro articolo su come sono cambiate le metodologie di test delle fotocamere per interpretare al meglio i dati, lo trovate a questo indirizzo. I due valori che trovate nel grafico sono i dati del potere risolutivo calcolato con Imatest in linee per unità di altezza (Line Width per Picture Height), in sintesi la capacità del sistema di distinguere un certo numero di linee ravvicinate e parallele, senza farle diventare un grigio ammasso informe. MTF50 è il dato calcolato sul JPEG memorizzato dalla fotocamera sulla scheda di memoria, MTF50 (Std) è una versione standardizzata ottenuta applicando prima dell'analisi alle immagini una maschera di contrasto R=2, che generalmente nelle fotocamere (che di default utilizzano profili abbastanza morbidi sul fronte della nitidezza) aiuta a capire il vero potenziale delle immagini. Come abbiamo sottolineato nell'articolo su come sono cambiati i nostri test "Se MTF50 (Std) > MTF50, l'immagine è "morbida", e può beneficiare di una maggiore nitidezza in fase di sviluppo RAW.  Se MTF50 (Std) < MTF50, l'immagine è troppo incisa, e può mostrare artefatti come aloni nelle zone ad alto contrasto." Le condizioni di test sono studiate per le fotocamere anche di alta gamma e quindi mettono davvero alla frusta il sensore dei cellulari, soprattutto vista la quantità di luce abbastanza critica che viene utilizzata per effettuare gli scatti di prova.

iPhone 6
iPhone 6 Plus
HTC One (M8)
LG G3
Samsung Galaxy S5
Sony Xperia Z3
Lumia 830

L'analisi sulla nostra scena è in linea con i dati del potere risolutivo analizzati con la mira ottica: in particolare la capacità di riprodurre i particolari più fini è evidenziata dalle scritte sulla confezione di caramelle, posizionata laddove cominciano ad emergere anche i problemi legati al calo di nitidezza ai bordi

Analizzando i dati relativi ai cellulari testati (iPhone 6, iPhone 6 Plus, HTC One M8, Lumia 830, Samsung Galaxy S5, LG G3, Sony Xperia Z3) si può notare come i Melafonini, nonostante siano fermi a 'soli' 8 megapixel di risoluzione del sensore, riescano a tenere il passo di smartphone come Sony Xperia Z3, che ne offre ben 20,7, e di Samsung Galaxy S5 (16 megapixel). Le condizioni difficili sotto il punto di vista della luce a disposizione mettono parecchio in crisi Samsung Galaxy S5, che invece in condizioni di forte illuminazione ha dimostrato di scattare foto di buona qualità. Quando la luce non è molta il sensore è messo a dura prova e il tentativo di mascherare il rumore porta alla scomparsa dei dettagli più fini: questa è la spiegazione del risultato poco brillante della soluzione Samsung, che risolve meno dettagli rispetto ad iPhone 6, accreditato della metà dei megapixel.

Venendo alla differenza tra il dato del JPEG dei cellulari e la versione con maschera di contrasto si vede come nel caso di Sony Xperia Z3 l'immagine sia già molto lavorata dagli algoritmi di aumento della nitidezza dello smartphone e il dato ottenibile aggiungendo ulteriore maschera di contrasto porti a peggiorare la situazione. Stessa situazione anche per HTC One, mentre negli altri smartphone (fatto salvo Lumia 830 i cui dati praticamente coincidono) c'è un fattore, seppur piccolo, di undersharpening nelle immagini. Passando quindi le immagini ai software di elaborazione è possibile quindi estrarre dalle immagini create da questi ultimi qualche ulteriore dettaglio.