Fujifilm X-Pro1: un sensore ispirato dalla pellicola

Fujifilm X-Pro1: un sensore ispirato dalla pellicola

di Roberto Colombo , pubblicato il

“La rivoluzione annunciata da Fujifilm per la sua mirrorless sta tutta nel sensore: una nuova matrice colorata permette di non avere problemi di moiré pur non utilizzando un filtro passa basso, a tutto vantaggio della risoluzione”

Un sensore ispirato dalla pellicola

Fujifilm aveva, in modo più o meno ufficiale, già da tempo confermato che il CES di Las Vegas sarebbe stato il palcoscenico per il debutto del suo sistema mirrorless. Attorno a questo sistema si sono concentrati molti dei rumors degli ultimi mesi: quello riguardante la prima immagine trapelata della nuova Fujifilm in particolare ha dimostrato di essere ben fondato.

L'aspetto del corpo macchina messo in mostra a Las Vegas è proprio quello circolato tra le indiscrezioni. Fujifilm aveva dato fuoco alle polveri delle indiscrezioni dichiarando che il suo sistema mirrorless sarebbe stato in grado di offrire una qualità maggiore di quella delle attuali reflex full frame: in molti hanno individuato nel brevetto del sensore organico la possibile risposta alle sibilline parole, ricevendo però qualche tempo fa una smentita.

In occasione della presentazione della sua nuova X-Pro1 Fujifilm ha chiarito quale è la grande novità che ha introdotto sul sensore: il sensore APS-C X-Trans CMOS, da 16,3 milioni di pixel è dotato di un filtro a matrice colorata diverso dal classico filtro Bayer.

Se quest'ultimo è divisibile in elementi quadrati formati da 4 pixel 2x2 (2 verdi, 1 rosso e 1 blu) il filtro colorato di Fujifilm è composto da elementi 6x6 pixel con lo stesso rapporto tra i colori, ma con una disposizione molto meno regolare. Questa innovazione, che è stata accompagnata da un nuovo processore d'immagine assistito da un coprocessore (EXR Processor Pro) per gestire la più difficile operazione di demosaicizzazione, ha permesso a Fujifilm di eliminare il filtro passa basso, puntando così a offrire una risoluzione maggiore delle immagini.

Si tratta di una innovazione ispirata dalla pellicola, esente da moiré per la sua intrinseca disposizione casuale della grana sensibile. Fujifilm dichiara una risoluzione effettiva e un rapporto segnale rumore di gran lunga migliori delle reflex e mirrorless APS-C e superiori, inoltre, rispetto a reflex Full Frame: sarà un parametro molto interessante da valutare sul campo. La nuova matrice colore sarà una sfida anche per i produttori di software di sviluppo RAW: la macchina porterà in dote una versione di SilkyPix compatibile, ma le altre software house dovranno decidere se mettersi al lavoro sul nuovo filtro colore.