Nikon chiuderà due stabilimenti di obiettivi in Giappone, ne rimarrà soltanto uno

Nikon chiuderà due stabilimenti di obiettivi in Giappone, ne rimarrà soltanto uno

di Mattia Speroni, pubblicata il

“Nikon ha annunciato di voler chiudere due dei tre stabilimenti che producono obiettivi fotografici in Giappone. Questo permetterà di ridurre le spese, ottimizzare le risorse e riuscire a resistere in un mercato sempre più complesso.”

Ottimizzare le risorse durante la crisi che imperversa da qualche anno nel mondo della fotografia è una strategia che vedremo sempre più spesso. Un esempio è Nikon che ha già annunciato alcuni cambiamenti nella produzione delle sue fotocamere puntando su nazioni dove il costo del lavoro è inferiore rispetto al Giappone. Ma per migliorare ulteriormente i risultati fiscali, occorrono ulteriori mosse strategiche.

nikon obiettivi

Nikon: due stabilimenti giapponesi saranno chiusi entro l'anno

Secondo quanto riportato da Nikkei, Nikon ha intenzione di dismettere due stabilimenti giapponesi che si occupano della realizzazione degli obiettivi fotografici. Le motivazioni sono molteplici e comprendono una riduzione dei volumi di vendita e l'ottimizzazione delle spese, come scritto in apertura.

In particolare a fine Marzo 2021 verranno dismessi gli stabilimenti di Nagai e Aizu che sono affidati alla società controllata TNI Kogyo. Il primo sarà poi venduto così da recuperare un po' di liquidità, mentre il secondo sarà riconsegnato alle autorità locali. Tutta la produzione di ottiche in Giappone sarà quindi concentrata in un unico stabilimento a Otawara (soprattutto nel caso di quelle di fascia alta) mentre un'altra parte sarà affidata agli stabilimenti in Thailandia.

Nikon continuerà a produrre soluzioni sia per reflex che per mirrorless. Per quanto riguarda invece i dipendenti, a Nagai lavorano 108 persone mentre ad Aizu ce ne sono 54. La dirigenza chiederà loro se vogliono spostarsi nello stabilimento di Otawara oppure si punterà al loro reimpiego. Si spera che sul medio termine queste operazioni permettano di migliorare i conti della società nipponica consentendogli di resistere in questo mercato complesso.

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Commenti (5)

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Commento # 1 di: Yellowstone1977 pubblicato il 06 Febbraio 2021, 09:04
Sony presenta A1 a 8000 Euro quindi significa che qualche benestante c'è .
Nikon chiude per abbassare i costi .

boh ...
Commento # 2 di: F1R3BL4D3 pubblicato il 06 Febbraio 2021, 09:52
Originariamente inviato da: Yellowstone1977
Sony presenta A1 a 8000 Euro quindi significa che qualche benestante c'è .
Nikon chiude per abbassare i costi .

boh ...


Per abbassare le spese (riferite ai risultati fiscali).
Commento # 3 di: the_joe pubblicato il 06 Febbraio 2021, 11:22
Originariamente inviato da: Yellowstone1977
Sony presenta A1 a 8000 Euro quindi significa che qualche benestante c'è .
Nikon chiude per abbassare i costi .

boh ...


Che c'entrano le 2 cose lo puoi sapere soltanto tu...

Presentare una top di gamma per professionisti e appassionati facoltosi, non vuol dire che in basso non ci sia una crisi tale da dover chiudere stabilimenti.

La fascia bassa del mercato fotografico stà scomparendo ed è un dato di fatto, per il futuro si ritornerà alla situazione pre-digitale dove solo i professionisti e gli appassionati compravano macchine fotografiche serie, il resto si accontenta degli smartphone, tutto questo ha un costo in termini di capacità di spesa che hanno le case costruttrici di macchine fotografiche, se prima si costruivano milioni di corpi e altrettanti obiettivi, se il mercato non li riceve più perchè produrli???
Commento # 4 di: tuttodigitale pubblicato il 06 Febbraio 2021, 16:33
Originariamente inviato da: the_joe
Che c'entrano le 2 cose lo puoi sapere soltanto tu...

Presentare una top di gamma per professionisti e appassionati facoltosi, non vuol dire che in basso non ci sia una crisi tale da dover chiudere stabilimenti.

La fascia bassa del mercato fotografico stà scomparendo ed è un dato di fatto, per il futuro si ritornerà alla situazione pre-digitale dove solo i professionisti e gli appassionati compravano macchine fotografiche serie, il resto si accontenta degli smartphone, tutto questo ha un costo in termini di capacità di spesa che hanno le case costruttrici di macchine fotografiche, se prima si costruivano milioni di corpi e altrettanti obiettivi, se il mercato non li riceve più perchè produrli???



Secondo me centra molto ben poco con la riduzione delle vendite....La delocalizzazione della produzione per ridurre i costi per aumentare i margini di profitto è avvenuta anche quando il mercato era in crescita.

Sigma, ad esempio, produce anche gli obiettivi da 100 euro in Giappone....la produzione di obiettivi in Giappone, di qualsiasi fattura, sembra dunque ancora commercialmente sostenibile....

Nota Bene. Stiamo parlando delle fabbriche giapponesi di Nikon....da queste fabbriche non uscivano neppure gli obiettivi da "appena" 1000 euro. Il 105 f/1.4G da 2000 euro di listino è made in China per farti un esempio...

Ergo se proprio vogliamo dare un responsabile oltre alla delocalizzazione della produzione (gli obiettivi con l'anello dorato vengono prodotti altrove) possiamo dare la colpa a Sigma (vedi gli zoom della serie Sport) e a Sony che hanno rubato quote di mercato.
Commento # 5 di: corvazo pubblicato il 06 Febbraio 2021, 16:45
In sostanza hanno intenzione di produrre meno.