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Nikon D800, 36 Megapixel con e senza filtro Low-pass
Nikon D800, 36 Megapixel con e senza filtro Low-pass
Alessandro Bordin - 07 Febbraio 2012
“Finalmente è arrivata. Dopo anni di voci, smentite e conferme, prende la via dei negozi la nuova reflex professionale full frame D800, macchina da studio e cerimonia che si affianca all'ammiraglia Nikon D4 nell'offerta del produttore nipponico”
Pagina 1 - D800, assalto al medio formato

Una gestazione lunga, lunghissima, quella della Nikon D800. Oppure, fatto da non escludere, sono state le attese degli appassionati a fare sembrare interminabile il tempo per avere fra le mani la sostituta della D700, con Nikon impegnata a capire come muovere questo importante passo, in virtù di cambi di rotta, aspettative, tecnologia che galoppa e richieste dei professionisti.

Oggi è il giorno della presentazione ufficiale: Nikon annuncia la D800, fornendo tutti i dettagli su cui si è discusso a lungo nei mesi passati, molti dei quali confermati. Iniziamo subito col dire che la nuova fotocamera reflex è del tipo full frame, che in casa Nikon prende il nome di FX, destinata quindi principalmente al mondo dei professionisti dello scatto, ma con più di un occhio di riguardo per le funzionalità video, un must del settore ormai.

Partiamo dalla prima conferma, ovvero i tanto chiacchierati 36,3 Megapixel del sensore, sempre con cognome Sony. Si tratta si una prima differenza, netta, con il passato: se la Nikon D700 aveva stupito con un sensore full frame da "soli" 12Megapixel, ma con una resa agli alti ISO veramente eccellente, almeno per quei tempi ma ancora oggi in grado di dire la sua, D800 triplica i pixel stipati nella stessa area, con diverse motivazioni alla base di questa scelta.

La prima motivazione è il target di utilizzo: D800 nasce come macchina da studio e cerimonia (esattamente come la concorrente di sempre, Canon 5D nelle diverse edizioni), motivo per cui si è preferito puntare sul massimo dettaglio, abbandonando la possibilità di scattare a ISO con 5 zeri o inseguendo raffiche da 10 fps. Per quello c'è la Nikon D4, l'ammiraglia giallonera.

Il secondo è quello di mettere più di un dubbio a chi aveva intenzione di dotarsi di una macchina a medio formato: D800 ha una risoluzione praticamente identica a certi modelli Hasselblad, che però hanno un prezzo multiplo rispetto alla neonata D800. Se si considera che l'utente tipo della D800 è un professionista che dispone già di un parco ottiche di pregio, il compromesso offerto da una reflex molto più economica può costituire una tentazione molto forte. Molti megapixel significano più dettaglio (su modelli di questo rango, ovviamente), e possibilità di crop di qualità non comune.

Nikon, in questo dichiarato intento, non è sola. Canon ha fatto lo stesso con la propria serie 5D, andando alla ricerca dei Megapixel in una macchina da studio e cerimonia, tracciando una strada completamente diversa con la propria ammiraglia, EOS 1DX.

Pagina 2 - Le caratteristiche

Difficilmente però Nikon non avrà fatto i propri conti anche sul fronte rumore: in attesa di scatti, l'azienda avrà sicuramente tenuto conto delle esigenze di chi è già in possesso della D700, cercando di mantenere fissa la qualità agli alti ISO. Il sensore garantisce una lettura a 12 canali con conversione A/D a 14 bit e rapporto segnale/disturbo elevato, con lo scopo di generare immagini di qualità con disturbo minimo e, fattore importante, ampia gamma dinamica.

La gamma ISO base è di 100-6400, estendibile fino a 25.600 (equivalente) e 50 (equivalente). Valori non elevatissimi per gli standard attuali, ma ricordiamo che per altre esigenze Nikon offre delle alternative. Nikon, nel comunicato stampa, vuole rassicurare la clientela sul fronte rumore, affermando che sono stati studiati algoritmi appositi per la riduzione del disturbo pensati per non sacrificare i dettagli.

Molte le caratteristiche in comune con l'ammiraglia D4, a partire dal sistema di elaborazione immagini EXPEED 3: a carico suo c'è, fra l'altro, l'elaborazione di immagini a 16 bit per la ricerca della qualità massima di colori e tonalità, anche se si scatta in JPEG. Il peso della D800 solo corpo è di circa 900 grammi (10% in meno della D700) e gode di un isolamento dall’umidità e dalla polvere per continuare a scattare anche in condizioni difficili, come si conviene a una reflex di rango.

L'otturatore è testato su oltre 200.000 cicli di scatto, mentre i tempi di posa vanno da 1/8000 a 30s; un sistema di monitoraggio intelligente prevede l'auto-diagnostica dell’otturatore, con accorgimenti anche in ottica di riduzione del consumo energetico quando l’otturatore è sollevato per lunghi periodi di tempo durante la registrazione di filmati.

Questi e altri accorgimenti permettono a Nikon D800 di scattare circa 900 foto o 60 minuti di filmato in modalità live view con la sola  batteria in dotazione, modello EN-EL15 (quella della D7000, n.d.r.). Essendo pensata per i professionisti, che dispongono molto spesso di schede memoria di tipo Compact Flash, la nuova D800 prevede un doppio slot: uno pensato per lo standard appena citato, l'altro per schede SD, SDHC e SDXC. Non troviamo, quindi, il nuovo slot XQD presente nella D4, ma di sicuro interesse è la porta USB con standard 3.0.

Il riconoscimento di scena Nikon si appoggia ora a un sensore RGB da 91.000 pixel di nuova concezione, che analizza ogni scena per garantire una precisione maggiore rispetto al passato, anche in termini di messa fuoco. D800 incorpora il sistema Nikon Multi-CAM 3500FX AF, con impostazioni di copertura a 9, 21 e 51 punti selezionabili o configurabili singolarmente, mentre il modulo e gli algoritmi di autofocus sono stati riprogettati per migliorare in modo significativo la sensibilità dell’acquisizione in condizioni di scarsa illuminazione fino a -2 EV (ISO 100, 20 °C).

In questo ambito le prestazioni sono simili a quelle della D4: l'operazione di autofocus è possibile anche con un valore di apertura combinato pari a f8 (ad esempio un obiettivo f/4 AF-S da 600 mm combinato con un moltiplicatore di focale 2x TC-20EIII) con 11 sensori AF coinvolti e 15 sensori AF con valori compresi tra f/5.6 e f/8. Quattro le pzioni di area immagine:  oltre a quella full frame, troviamo una 5:4 (30,0 x 24,0 mm), 1,2x (30,0 x 19,9 mm) e formato DX (23,4 x 15,6 mm).

Pagina 3 - Caratteristiche - segue

La D800 è pensata per offrire molte opzioni e ottimizzazioni, per i professionisti che hanno necessità di girare anche video. Scontata la possibilità di filmare in Full HD (1080p), con le opzioni 30, 25 e 24 fps, mentre a 720p si può contare sui 60, 50 e 35fps. La durata del video non può superare i 29:59 minuti.

Come nella D4, la registrazione in Full HD è possibile sia nel formato FX che DX, mentre molta attenzione è stata dedicata al comparto audio. Dotata di un ingresso microfono stereo esterno, l’uscita audio per le cuffie esterne consente di perfezionare l’audio separatamente, prima o durante la ripresa. È disponibile anche la configurazione Line Input per registratori lineari PCM.

Non manca un'uscita HDMI senza compressione e, come per la D4, la D800 offre la possibilità di esportare il filmato in modalità live view non compressa in registratori e monitor esterni. Fanno la loro comparsa, inoltre, alcuni comandi personalizzati per utilizzare la modalità live view. Anziché ruotare la ghiera di comando, è possibile utilizzare l’apertura migliorata, che consente un controllo più sensibile dell’apertura mediante i pulsanti dedicati nella parte anteriore della fotocamera. Il contrassegno indice facilita l’assegnazione di tag ai fotogrammi importanti sulla linea temporale grazie all’inserimento di indicatori durante la registrazione dei filmati, per un più immediato reperimento durante l’editing.

Il tempo di avvio di circa 0.12 secondi, mentre la raffica è di 4 fps in formato FX e in tutte le modalità ritaglio e capacità massima di circa 6 fps in modalità ritaglio formato DX con Multi-Power Battery Pack MB-D12 opzionale. Il Monitor LCD 8 cm (3,2 pollici) conta 921.000 punti, oltre ad offrire una visione grandangolare e controllo automatico della luminosità. La luminosità dello schermo LCD, quindi, viene regolata automaticamente in base all’ambiente di visualizzazione e durante la riproduzione è possibile ingrandire le immagini fino a 46x, funzione molto utile per la conferma spot focus.

Il mirino ottico è ovviamente un prisma in vetro con 100% di copertura dell’inquadratura e ingrandimento di 0,7x (50 mm f/1.4 impostato su infinito, -1.0m-1). Compare inoltre un orizzonte virtuale elettronico a doppio asse, presente sia sul live view che nel mirino. Da segnalare, inoltre, l'accesso diretto ai controlli immagine grazie a un nuovo pulsante dedicato, senza bisogno di aprire il menu. I controlli immagine consentono di personalizzare gli scatti e i filmati regolando parametri come nitidezza, saturazione e tonalità.

D800 estende inoltre la funzione di fotografia time-lapse salvando immagini come file video, con tempi di riproduzione da 24 a 36.000 volte più veloci del normale. Il controllo minuzioso della temperatura colore consente di intervenire in modo preciso sul bilanciamento del bianco, con la possibilità di regolare le tonalità del monitor per il live view e il bilanciamento del bianco dell’immagine scattata affinché siano in linea. La temperatura colore può essere impostata manualmente con incrementi di 10 Kelvin o unità Mired.

Pagina 4 - Nikon D800 e D800E, un filtro di differenza

Quasi tutte le fotocamere digitali integrano un filtro low-pass per combattere il fastidioso effetto moiré, pagando un prezzo di leggerissima sfocatura a livello di pixel. Per avere la massima definizione possibile, Nikon ha pensato di offrire D800 anche in versione senza filtro low-pass, commercializzandola con la sigla D800E.

Gli scatti saranno afflitti molto più facilmente dall'effetto indesiderato, ma a guadagnarne è la nitidezza generale, che può essere necessaria in alcuni ambiti di utilizzo. Nikon, con il software a corredo, promette di aver messo a punto gli strumenti necessari (inclusi in Capture NX2 fornito in dotazione), per ridurre il moiré dai RAW (NEF, in casa Nikon), influendo in minima parte sulla nitidezza generale, che risulterà in tutti i casi migliore di quella ottenuta con fotocamere con filtro low-pass.

La disponibilità delle nuove reflex D800 è attesa per marzo, mentre circa un mese più tardi sarà possibile mettere le mani sul modello D800E. I prezzi USA sono da fotocamera professionale, per quanto la metà della D4: si parla infatti di circa 3000 Dollari USA per la D800 e 3300 per la D800E.

Occorre comunque precisare che con D800 Nikon intende offrire ai professionisti un nuovo strumento, che supera di certo alcune limitazioni della D700, divenuta ormai anziana (3 anni e mezzo sulle spalle sono tanti, con il digitale e nel settore professionale). In primis il sensore, che raggiunge livelli di pixel mai raggiunti da una reflex professionale, che mette in condizione di utilizzare ottiche DX con scatti da 15,3 Mpixel, mentre con la D700 ci si doveva accontentare di soli 5 Mpixel.

La gamma di ISO, seppur di poco, è superiore a quella della D700, mentre il processore Expeed 3 costituisce un passo avanti nella gestione generale della qualità degli scatti. Con la D800 Nikon intende fare molti passi avanti rispetto alla reflex full frame "base" del passato, anche sul fronte video. Uno strumento pensato, è bene ricordarlo, per riprese da studio e cerimonia, lasciando gli altri campi all'ammiraglia D4.

Adesso non resta che attendere la risposta di Canon, ma è nostra convinzione che vi saranno molte similitudini fra la D800 e la futura EOS 5D Mark III o C che dir si voglia, in un gioco di rincorsa che vede i due marchi rivali presentare a fasi alterne modelli mai troppo differenti in base al target scelto.

Nel frattempo, l'utenza professionale Nikon avrà di che pensare, grazie alla presentazione di un modello che farà discutere, certamente, ma con moltissime frecce al proprio arco, non ultima quella che mira al cuore del medio formato.