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Pagina 1 - La realtà normale Voglia di normalità. Un termine, "normale", che in fotografia non è solo sinonimo di ordinario, ma che viene gravato di un significato ben più importante. Pur con le dovute approssimazioni, in fotografia un obiettivo normale è quello in grado di abbracciare con una certa fedeltà l'angolo di campo tipico dell'occhio umano, intorno ai 45°-50°. Non è un caso se la storia del fotogiornalismo, fissata negli immortali scatti di Henri Cartier-Bresson e Robert Capa, solo per citare due illustri esempi, sia arrivata a noi attraverso stampe ottenute proprio con obiettivi "normali", in grado di riportare con una certa fedeltà la realtà voluta e vissuta dai fotografi appena citati. Non solo: anche i marchi storici di apparecchiature fotografiche hanno volutamente cercato di realizzare obiettivi con l'intento di ricreare l'angolo di campo dell'occhio umano, Leica su tutti.
Quasi cento anni fa, nel 1914, l'ingegnere Oskar Barnack di Leica realizzò il prototipo UR, fotocamera 35 mm con obiettivo 50 mm. Senza saperlo, mise le basi a quello che oggi chiamiamo formato pieno, 135, full frame o 35mm, ma che per decenni è stato definito semplicemente il formato Leica. Lo fece partendo da una pellicola cinematografica, andando poi alla ricerca delle giuste proporzioni per realizzare un obiettivo in grado di riprodurre l'angolo di campo dell'occhio umano, giungendo al grande classico che è il 50mm a focale fissa, obiettivo normale per eccellenza. Da allora non è mai passata la "febbre da 50mm": un fascino determinato non solo dal concetto su cui si basa la sua realizzazione, ma anche dai numerosi scatti passati alla storia che lo hanno visto protagonista intermedio fra fotografo e realtà, oltre a oggettivi benefici che tratteremo nelle conclusioni. Passa il tempo, la tecnologia evolve e arriviamo alla rivoluzione digitale che ha sconvolto la fotografia. Il quadro si complica poiché, rimanendo in ambito reflex, la più grande percentuale dei modelli presenti sul mercato adotta un sensore più piccolo dell'area tipica delle emulsioni 35mm, preferendogli il formato APS-C per motivi di costi e non solo. Molte reflex digitali si ritrovano oggi a poter utilizzare lenti pensate per il pieno formato, ma facendo i conti con fattori di moltiplicazione che di fatto vanificano la "normalità" dei gloriosi 50mm. Per fare degli esempi, una lente Nikon 50mm per formato pieno si ritrova a comportarsi, in termini di angolo di campo, come un 75mm (fattore di moltiplicazione 1,5X), mentre su Canon si arriva ad 80mm (1,6X). Sempre un ottimo obiettivo, ma che si sveste della sua "normalità" per diventare altro. Questo ovviamente non succede sulle digitali a formato pieno ma, si sa, stiamo parlando di apparecchi professionali e non certo diffusi come le reflex APS-C. Chi si è avvicinato da poco alla fotografia potrà porsi una domanda semplice quanto sacrosanta: perché preoccuparsi di avere la focale "normale"? Gli obiettivi di primo equipaggiamento, molto spesso dei 18-55mm, possono tranquillamente coprirla! Oltre alle questioni concettuali di base entra in gioco la luminosità, un fattore molto importante di cui parleremo nelle conclusioni, che basta a legittimare l'acquisto di una seconda lente. Per ora credeteci sulla parola. Per chiudere questa lunga introduzione, le case produttrici hanno da qualche tempo cercato una soluzione, andando a realizzare obiettivi "normali" anche per il formato APS-C. In questo articolo analizzeremo il modello Nikon AF-S Nikkor 35mm 1:1.8G DX, pensato proprio per i possessori di macchine fotografiche reflex digitali Nikon APS-C ( che la casa giallo-nera chiama DX), alla ricerca della normalità perduta. Pagina 2 - Nikon AF-S Nikkor 35mm 1:1.8G DX Con un paio di anni sulle spalle, annunciato al PMA 2009, l'obiettivo a focale fissa Nikon AF-S Nikkor 35mm 1:1.8G DX nasce quindi per offrire all'utenza Nikon DX una lente luminosa, grazie all'apertura massima f/1.8, offendo il già nominato angolo di campo tipico dei 50mm su full frame. Una scelta atipica, a ben vedere, ma che Nikon giustifica con la volontà di realizzare per il mondo DX / APS-C una lente economica, più leggera dei 50mm e di grande luminosità.
L'equivalenza è presto fatta. La focale di 35mm su APS-C offre la stessa inquaratura di 52,5mm su full-frame (35mm x 1,5), garantendo quindi un comportamento molto simile a quello dei 50mm classici su full frame. Prova ulteriore viene dall'angolo di campo dichiarato, che è di 44° per il Nikon AF-S Nikkor 35mm 1:1.8G DX e 47° del Nikon AF-Nikkor 50mm 1:1.4D per full-frame, una differenza davvero minima.
L'obiettivo è costruito utilizzando 8 lenti in 6 gruppi, dispone di un diaframma a 7 lamelle che garantiscono un'apertura da F1.8 a F22. Trattandosi di un obiettivo a focale corta non viene integrato lo stabilizzatore di immagine. Il Nikkor 35mm 1:1.8G DX è di fatto il secondo obiettivo a focale fissa realizzato per lo standard DX, dopo il modello non certo diffuso Nikon 10.5mm f/2.8 DX Fisheye del 2003. Tornando al Nikkor 35mm DX ricordiamo che si tratta di un modello AF-S, ovvero dispone di un motore interno per la messa a fuoco. Oltre a ciò, vi si trova integrata la tecnologia SWM, Silent Wave Motor, che sottolinea l'intenzione di Nikon di realizzare un obiettivo molto silenzioso proprio durante l'operazione di messa a fuoco.
Questa ovviamente può avvenire anche manualmente, intervenendo sull'unica parte mobile esterna dell'obiettivo, una ghiera in gomma abbastanza sottile. Montando il paraluce fornito in dotazione (insieme a una borsetta in stoffa nera), non si notano particolari difficoltà di intervento nella messa a fuoco manuale. Pagina 3 - Impressioni d'uso Se si è abituati ad avere a che fare con ottiche zoom, a prescindere dalla lunghezza focale, la prima cosa che si apprezza del Nikon AF-S Nikkor 35mm 1:1.8G DX è la leggerezza, viste le dimensioni compatte e il numero limitato di lenti utilizzate. Una volta montato non resta che procedere con qualche scatto per ambientarsi all'inquadratura quasi certamente più ridotta di quella con cui si ha a che fare normalmente. Il motore di messa a fuoco è veramente silenzioso, tanto da dover ricorrere, a volte, al segnale apposito nel mirino che conferma l'avvenuta messa a fuoco (o anche al "beep", a seconda delle impostazioni scelte). Chi è abituato alle ottiche VR stabilizzate non potrà contare sulla tipica stabilizzazione dell'immagine osservabile all'interno del mirino, altro indizio di messa a fuoco avvenuta. Si capirà quindi che l'obiettivo merita un po' di pratica, ma può offrire ottime opportunità creative se utilizzato con una certa malizia. La strada migliore per apprezzare le doti del 35mm Nikon DX è quella che porta alle impostazioni manuali per abbandonare quella degli automatismi, sia per quanto riguarda lo scatto che per quanto concerne il punto di fuoco. All'apertura massima di f/1.8 la profondità di campo è davvero ridotta, con il vantaggio contemporaneo e conseguente di poter contare su uno sfocato o Bokeh di ottima qualità. Ne consegue che la scelta del punto di messa a fuoco diventa molto più importante rispetto alla leggerezza con cui magari si era soliti lavorare con lenti di primo equipaggiamento. Il nostro consiglio è quindi quello di scegliere manualmente il punto di fuoco della propria scena, ovviamente parlando di ritratti. Nell'uso comune possono anche andare bene le impostazioni automatiche, ma con un occhio di riguardo a quanto si potrebbe ottenere controllando personalmente la profondità di campo. La grande luminosità permette di scattare foto anche in presenza si scarsa luce, come ad esempio all'interno di una chiesa nel corso di una cerimonia. Non è un caso che molti fotografi di cerimonia hanno quasi sempre nel proprio parco ottiche una lente di questo tipo. Visto lo scarso ingombro del paraluce, il consiglio è quello di tenerlo sempre montato, al fine di evitare il più possibile riflessi e effetti non desiderati.
In queste immagini, visibili a risoluzione più elevata cliccandole, si può notare come la profondità di campo risulti veramente ridotta, permettendo la realizzazione di scatti ricercati anche in condizioni di scarsa luce. Giocoforza, ci si trova a dover affrontare il problema di ogni focale fissa, che costringe a continui spostamenti per realizzare differenti inquadrature del soggetto. Pagina 4 - Gallery e considerazioni Il Nikon AF-S Nikkor 35mm 1:1.8G DX ci ha pienamente convinto, anche in virtù del prezzo di acquisto, che permette anche ai possessori di macchine APS-C/DX Nikon non professionali di accedere a un obiettivo in grado di regalare grandi soddisfazioni. Punto forte del 35mm è la massima apertura di f/1.8 che, sebbene esistano in commercio ottiche da 50mm con aperture ancora più spinte, non appare come una scelta povera. Il motore di messa a fuoco si è rivelato preciso e silenzioso, così come ci ha convinto la qualità dello sfocato, sia davanti che dietro il piano di messa a fuoco. Anche la costruzione è di buon livello, mentre non abbiamo notato distorsioni o caduta di luce ai bordi tali da influire sugli scatti in maniera significativa. Accennavamo al prezzo: presso i rivenditori online è possibile trovare il Nikon AF-S Nikkor 35mm 1:1.8G DX fra i 180,00 e i 190,00 Euro ivati, che salgono a 220,00-250,00 Euro qualora si scegliesse il modello ufficiale importato da NITAL con garanzia di 3 anni. Rinnoviamo l'invito a utilizzare le modalità di scatto e messa a fuoco manuali, per meglio apprezzare le potenzialità dell'obiettivo. Chi è abituato ad ottiche zoom dovrà abituarsi alle scomodità insite nelle focali fisse, ovvero il dover continuamente cambiare posizione per ottenere inquadrature differenti, così come avvicinarsi e allontanarsi dal soggetto. Riprendendo un detto molto in voga fra i fotografi... il miglior zoom sono le gambe! Una buona occasione anche per tornare a pensare con maggiore attenzione all'inquadratura, in un mondo pieno di ottiche tuttofare. Il 35mm DX si offre quindi come alternativa economica a più blasonati, versatili ma costosissimi obiettivi da ritratto, senza dimenticare l'enorme bagaglio di fascino che deriva dalla sua focale equivalente, esposta ampiamente nell'introduzione. Di seguito una gallery di immagini scattate con il Nikon AF-S Nikkor 35mm 1:1.8G DX. GALLERY: Nikon AF-S Nikkor 35mm 1:1.8G DX (per vedere la gallery, guardare la versione completa dell'articolo) |
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