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Pagina 1 - Introduzione Il mercato delle così dette fotocamere rugged, sta subendo una graduale espansione che trova sempre maggiore riscontro anche in quella fascia di utenti che non necessitano obbligatoriamente degli standard di resistenza offerti dalla classe di compatte corazzate. Sarà dovuto al preconcetto che una fotocamera di questo tipo resisterà più a lungo nel tempo, oppure al fatto che una compatta rugged possa essere "maltrattata", o per lo meno vi si debba curare meno attenzione. Sta di fatto che lo spirito extreme trova sempre maggiori consensi. Olympus mju-Tough 8000 è la regina di questa classe di apparecchi: resistente a cadute da due metri di altezza, allo schiacciamento fino a compressioni di 100 Kg, immergibile fino a -10 metri. Ecco le caratteristiche che fanno di questa 12 Mp un giocattolo per i grandi.
Prima di addentrarci nella recensione della mju-8000 riportiamo in sintesi i dettagli forniti dal produttore:
Pagina 2 - Corpo e comandi Olympus mju-tough 8000 restituisce immediatamente un'idea di solidità, lo spessore ed il peso della fotocamera la differenziano dai numeri delle compatte che usualmente testiamo. La struttura metallica del corpo macchina implica una massa di quasi 200 g senza batteria e le dimensioni raggiungono i valori di 95 x 61,7 x 21,4 mm. Il pannello frontale della fotocamera è occupato unicamente dall'obiettivo, coperto da una paratia scorrevole, dal flash e dal led di illuminazione per la ripresa macro. Tre viti a brugola contribuiscono a dare una sensazione di "mezzo da lavoro".
Le bordature del pannello sono costituite da guarnizioni plastiche. La parte inferiore della mju-8000 presenta l'innesto filettato per attacco a cavalletto e lo scomparto batteria e scheda di memoria. Il coperchio del vano batteria e memoria è corredato da guarnizioni in gomma sulla battuta interna. La chiusura a baionetta previene aperture accidentali.
Sul lato sinistro della fotocamera non sono presenti accessi, su quello destro invece si trovano l'altoparlante e la presa multipla che supporta USB, A/V out e alimentazione. La presa è protetta da uno sportello similare a quello utilizzato per il comparto batteria.
Il dorso è suddiviso in due zone, la prima occupata dal display lcd da 2,7" HyperCrystal, e la seconda posta sulla fascia destra, occupata dai comandi. La tecnologia di produzione del display HyperCrystal restituisce ottimi risultati di visione anche in pieno sole. I comandi si dividono in tre, in alto i tasti di regolazione dello zoom, in mezzo la ghiera di selezione delle modalità di ripresa, in basso una dial disposto a rosa che consente la navigazione all'interno del menu e l'accesso rapido alle modalità di gestione flash, macro e compensazione dell'esposizione.
Sulla fascia superiore trovano posto il pulsante di accensione e spegnimento e il pulsante di scatto, appena sotto questo ultimo il microfono utile alla ripresa audio dei filmati. Pagina 3 - Corpo e comandi - Menu
Il menu della Mju Tough 8000 si apre con un interfaccia grafica a icone, sette per la precisione. Ogni icona apre le schede relative all'ambito di scelta e permette di scorrere le diverse impostazioni tramite il dial. Selezionando il menu fotocamera, icona centrale, si ha accesso alle funzionalità di ripresa.
Il menu di configurazione lascia spazio oltre alle normali impostazioni di gestione della fotocamera, anche a funzionalità avanzate quali il tapping e l'utilizzo del manometro. La funzione tapping consente di scorrere il menu e selezionare le varie voci colpendo i quattro lati del corpo macchina con le dita. Ad ogni ogni lato corrisponde l'attivazione di una delle funzioni contestuali al dial di comando. Per confermare la selezione si esegue un doppio colpo in rapida sequenza sulla testa della fotocamera.
Il sistema di navigazione "a colpi" potrebbe lasciare perplessi ma bisogna considerare quanto possa essere utile in condizioni come lo sci alpinismo. Togliersi i guanti ogni volta che si desidera scattare una foto non è un operazione agevole, né tantomeno provare ad utilizzare i piccoli tasti con i guanti indosso. Accortezze come il tapping mettono in luce la vocazione estrema di questa rugged. Il manometro/altimetro consente di tenere sotto controllo sia la pressione idraulica che atmosferica ed è calibrabile per visualizzare informazioni corrette. Raggiunti i 10 metri di immersione un messaggio a schermo richiama l'attenzione sulla massima profondità consentita senza che la fotocamera subisca danni.
Senza dover accedere al menu, è possibile controllare le impostazioni relative a bilanciamento del bianco, sensibilità ISO, modalità di scatto, lettura esposimetrica e qualità di immagine direttamente dalla barra laterale che viene richiamata premendo il tasto OK al centro del DIAL.
La revisione delle immagini consente di visualizzare a schermo intero oppure di sovraimporre le informazioni di scatto alla foto visualizzata. Il display da 230.000 punti permette di inserire fino a 25 miniature contemporaneamente, oppure organizzare le immagini secondo il calendario. Pagina 4 - Prova sul campo Alla prova pratica, Olympus Mju Tough 8000 si comporta egregiamente dal punto di vista della resistenza meccanica. L'elettronica protetta dal proprio guscio metallico non dà segni di cedimento anche dopo cadute ripetute o dal passaggio istantaneo dalla temperatura ambiente di 20° C a 3°C dell'acqua di un torrente di montagna. Il display HyperCrystal restituisce una lettura brillante delle immagini e pienamente fruibile anche in pieno sole.
ISO 100 - Modalità Program, riquadro ingrandito al 100% Dal punto di vista della qualità di immagine, Mju Tough 8000 cede alcuni passi rispetto le aspettative. Gli aspetti che ci hanno lasciato perplessi sono essenzialmente tre: il primo che salta all'occhio dopo un analisi al 100% delle immagini prodotte è l'estrema morbidezza di queste ultime. Questo aspetto lo avevamo notato anche in altri modelli di fotocamere compatte Olympus ed è imputabile al software di demosaicing che genera una pasta morbida che spesso confonde i piccoli dettagli. La postproduzione con una maschera di contrasto è consigliata.
Il secondo aspetto probabilmente legato all'ottica interna al corpo macchina è la perdita di nitidezza che si osserva dal centro ai bordi del fotogramma. La limitazione dovuta all'obiettivo interno è condizione necessaria a garantire gli standard di resistenza offerti da questa compatta che ne fanno una punta di diamante nel suo settore. Il terzo aspetto riguarda la gestione della sensibilità in modalità AUTO ISO: quello che abbiamo potuto osservare è che in condizioni di bassa luce, la fotocamera tende a mantenere la sensibilità ISO comunque bassa. Di conseguenza i tempi di scatto risultano spesso inferiori a quelli di sicurezza con inevitabile insorgenza di micromosso. Per evitare il problema bisogna avere l'accortezza di selezionare manualmente la sensibilità ISO adeguata. Olympus Mju Tough 8000 è accessoriata con alcuni algoritmi software che aiutano a raggiungere una migliore resa di immagine direttamente in fase di elaborazione in macchina. Uno di questi è il programma di scatto Beauty:
La funzione Beauty permette di riprendere un volto ed elaborarlo automaticamente per rendere la pelle più morbida e con imperfezioni meno visibili. I tempi di elaborazione per ottimizzare l'immagine si attestano attorno ai 10-15 secondi e i file prodotti, ovvero originale ed elaborato, vengono salvati entrambi con nomi diversi. Una ulteriore funzione raggiungibile da menu è la "Correzione ombre", selezionando questo algoritmo non è più possibile impostare manualmente la modalità di messa a fuoco e la modalità esposimetrica, che vengono gestite in automatico, ma si ottiene un bilanciamento delle immagini ad elevato contrasto.
L'operazione effettuata è un bilanciamento della luminosità dell'immagine: come è possibile esplicitare a partire dagli istogrammi, vengono ridotti i picchi dei mezzi toni scuri e delle ombre a favore dei mezzi toni chiari e delle alte luci. Una opzione che risulta estremamente utile è quella chiamata "Macro Spia": in modalità macro è possibile attivare la luce led posta a fianco dell'ottica e vicino al flash per ottenere un illuminazione continua del particolare che si vuole fotografare. Questo è molto utile sia per assistere la messa a fuoco che per migliorare l'illuminazione di soggetti che risulterebbero troppi vicini per l'utilizzo dell'illuminazione flash.
La fotocamera è impostata in modalità macro e frutta la luce ambiente
Modalità Macro Spia: la luce led di assistenza si accende per illuminare il soggetto Le caratteristiche di resistenza del corpo macchina, associate a questa utile funzione portano alla mente il potenziale utilizzo che se ne potrebbe fare in grotta, dove concrezioni rocciose e piccoli insetti attirano l'attenzione del fotografo macro. Il led produce un fascio di luce morbido che trova pieno utilizzo anche nelle situazioni di buio completo. Pagina 5 - Prova sul campo 2 - Ripresa subacquea e a resistenza Le caratteristiche rugged che Olympus ha rilasciato sulla Mju Tough 8000 non mentono: abbiamo lasciato cadere la fotocamera accesa su di una superficie rigida come un pavimento, la abbiamo immersa in acqua gelida di torrente mentre registrava un video ed ha sostenuto il peso massimo della redazione senza battere ciglio. I parametri di resistenza ottenuti a seguito dei test effettuati da Olympus sono conformi allo standard IEC 529 IPX8 per quanto riguarda la resistenza all'acqua, e allo standard MIL-STD810F metodo 516.5 Transit Drop Test per quanto riguarda la resistenza meccanica.
Senza entrare in tecnicismi, possiamo semplificare dicendo che Mju-Tough8000 è resistente alle cadute da 2 metri di altezza, sopporta lo schiacciamento fino a 100 Kg e può essere immersa fino a -10 metri sott'acqua. Nel seguente video sono stati montati due spezzoni ripresi con la fotocamera stessa mentre viene schiacciata dal peso di 107 Kg.
La qualità audio della ripresa non è ideale e il suono risulta molto metallico, utilizzando la ghiera di selezione dei programmi di ripresa per abilitare la ripresa video, viene chiesto tramite un messaggio a schermo se si sta per effettuare una registrazione video subacquea o fuori dall'acqua. Nel primo caso l'audio verrà disattivato, nel secondo caso rimarrà attivo. Cliccando sul link di seguito è possibile scaricare il filmato originale di una ripresa mista eseguita dentro e fuori acqua. Scarica il video registrato con Olympus Mju-Tough8000 ( 12,1 MB) La ripresa subacquea di foto e video è una delle caratteristiche forti di questa compatta rugged, di fatti il menu di selezione delle scene contempla diversi preset dedicati al bilanciamento colore in ambiente subacqueo.
Immagine subacquea Queste caratteristiche, unite ad accorgimenti come il Tap Control e la presenza dell'altimetro/profondimetro ne fanno uno strumento completo per chi ama fare sport o non vuole rinunciare a scattare fotografie anche quando si trova in ambienti o situazioni che farebbero altrimenti riporre la fotocamera nel cassetto. Anche l'utilizzo in cantiere non è per niente scontato vista la presenza di polvere, acqua e il maggior rischio di potenziali urti cui un oggetto del genere potrebbe andare incontro. Pagina 6 - Prova sul campo 3 - Nitidezza e analisi del rumore Mju Tough 8000 monta un sensore da 1/2,3" accoppiato a uno zoom 3x interno al corpo macchina, questi due fattori in parte limitano la qualità ottenibile nelle immagini anche se possiamo affermare che le foto prodotte da questa compatta risultano comunque ben bilanciate seppure eccessivamente morbide nei dettagli. Bisogna vere l'accortezza di curare l'inquadratura in modo da non dover eseguire operazioni di crop in postproduzione che mettono in risalto gli artefatti. Iniziamo testando il comportamento alle diverse sensibilità ISO che si estendono da 64 a 1600 ISO, attraverso l'uso delle Gretag Macbeth:
Il rumore è ben contenuto fino a 200 ISO e inizia ad essere percepibile come una grana omogenea a partire da 400 ISO, ad 800 ISO fanno la loro comparsa i cromatismi fantasma che associati alla grana corposa dei 1600 ISO, rendono la sensibilità massima utilizzabile solo in caso di emergenza.
Le distorsioni geometriche dovute all'ottica sono leggere e maggiormente apprezzabili alla focale grandangolare dove è percepibile una distorsione a barilotto. La distorsione a cuscino osservabile alla focale tele risulta appena accennata. Dal punto di vista della nitidezza di immagine, il controllo alle mire ottiche della risoluzione spaziale restituisce valori che rispecchiano l'aumento di rumore osservata alle diverse sensibilità ISO.
Alle sensibilità di 800 e 1600 ISO il comportamento all'interno della regione di interesse della mira è alquanto discontinuo, con la presenza di macchie di rumore completamente confuse, alternate a zone dove effettivamente sono distinguibili le coppie linee per millimetro. Pagina 7 - Conclusioni
Olympus Mju Tough 8000 è una fotocamera che ha cercato un compromesso tra resistenza e qualità fotografica riuscendo in maniera ottimale nel primo campo ma dovendo cedere qualche punto nel secondo. Uno degli aspetti che ci ha lasciato maggiormente perplessi è la necessità di dover selezionare la sensibilità manualmente per evitare situazioni di micromosso dovute alle scelte di ripresa effettuate in automatico dall'elettronica. Problema importante ma in realtà risolvibile tramite un aggiornamento firmware. Le immagini prodotte dalla Mju Tough sono morbide e necessitano di una maschera di contrasto in post produzione, spesso la perdita di dettaglio è evidente. Organizzazione dei menu e funzioni come il Tap Control fanno capire quanto tempo sia stato speso da Olympus per produrre una fotocamera che risponda realmente alle esigenze di chi necessita di una rugged che venga sfruttata proprio per le sue caratteristiche di resistenza. Presenza di altimetro/profondimetro e obiettivo interno al corpo macchina sono accortezze che trovano riscontro nell'utilizzo giornaliero. I dati di resistenza meccanica forniti dalla casa sono reali, Mju Tough 8000 potrà essere sempre portata con se. Immergibile fino a -10 metri, resistente a cadute ada 2 metri di altezza e allo schiacciamento fino a 100 Kg di peso, perfettamente funzionante fino a -10°C Rafting, canyoning od arrampicata sportiva sono delle attività che non tutti praticano, ma non per questo la presenza di automatismi come stabilizzazione di immagine e face detection oppure la correzione delle ombre risultano fuori luogo. Anche chi non deve fare un uso intensivo della fotocamera in ambiente estremo troverà questa compatta intuitiva e facile da utilizzare senza la preoccupazione di porre attenzione a dove viene appoggiata o alla rinuncia di qualche foto al mare. La funzione spia è molto utile e consente di illuminare il soggetto di una ripresa macro tramite una fascio luminoso continuo. Tale illuminazione led risulta migliore di quella flash in questo tipo di riprese. Olympus Mju Tough 8000 è disponibile nei negozi al prezzo indicativo di 390 euro. Pagina 8 - Galleria immagini |
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