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Sony Alpha 900: full frame da 24,6 Mpixel
Sony Alpha 900: full frame da 24,6 Mpixel
Matteo Cervo - 04 Marzo 2009
“Recensione della punta di diamante di casa Sony, il modello Alpha 900 molto atteso dagli appassionati, accreditato di un sensore full frame da ben 24,6 Mpixel, sistema di stabilzzazione immagini on camera ed altre caratteristiche al top”
Pagina 1 - Introduzione

Era stata annunciata già da tempo e finalmente la regina di casa Sony è una realtà, Alpha 900 è una fotocamera reflex full frame corredata da un sensore da 24,6 Mp effettivi. Due processori Bionz equipaggiano l'elettronica che offre nuove funzionalità di riduzione del rumore e guadagno di gamma dinamica.

Peso consistente e dimensioni da battaglia, supportano un mirino a copertura integrale. Scopriamo insieme la nuova ammiraglia della casa giapponese, a partire da una panoramica tecnica della DSLR che sta entrando nei sogni di molti fotografi.

Tipo Fotocamera digitale reflex monobiettivo ed esposizione automatica TTL
Risoluzione 24,6 Mp
Sensore C-MOS EXMOR con filtro di Bayer
Formato utile 24 x 35,9 mm Full Frame
Profondità colore 8 bit (jpeg), 12 bit (Raw)
Processore di immagine N° 2 Bionz
Sensibilità Automatica, manuale da 100 a 3200 ISO (6400 ISO espansi)
Esposizione Multizona a 40 segmenti, Media pesata al centro, Spot
Formato immagine 6048x4032 (24Mp 3:2)

4400x2936 (13Mp 3:2)

3024x2016 (6,1Mp 3:2)

3924x2656 (11Mp APSC)

2896x1928 (5,6Mp APSC)

1984x1320 (2,6Mp APSC)

Raw, cRaw (compresso), Raw+Jpeg, Jpeg(XFine),Jpeg(Fine),Jpeg(Standard)

Supporto di memorizzazione Compact Flash I/II, Memory Stick PRO
Bilanciamento del bianco Auto, Giorno, Ombra, Nuvoloso, Tungsteno, Fluorescente, Flash, Temperatura colore, Manuale
Mirino Pentaprisma fisso a copertura integrale, con rapporto di ingrandimento 0,74x
Monitor LCD TFT 3" 'Xtra Fine' 921.600 px
Otturatore Meccanico a controllo elettronico a scorrimento verticale
Tempi di otturazione Bulb, 30"-1/8000
Velocità raffica Hi: 5 fps , Low 3 fps

(fino a 12 frame consecutivi in Raw, 25 in cRaw, 10 in Raw+Jpeg, 11 Jpeg(XFine), 285/105 Jpeg(Fine/Standard)

Stabilizzatore Si, sul sensore
Live View No, possibilità di eseguire scatto preview
Prezzo 2900 euro solo corpo

Caratteristiche che, sulla carta, descrivono una macchina fotografica di tutto rispetto. Sony Alpha 900, del resto, va a posizionarsi al vertice della proposta Sony per quanto riguarda il mercato delle fotocamere reflex digitali.

Il colosso nipponico, lo ricordiamo, è entrato su questo mercato nel corso del 2007 con la DSLR Alpha 100, ora fuori produzione e che ha lasciato posto ai modelli Alpha 200, 300 e 350. Nella fascia intermedia, a fare da ponte tra i modelli entry-level e la proposta oggetto della recensione, troviamo il modello Alpha 700, che Sony propone al mondo dell'utenza prosumer.

Pagina 2 - Corpo e comandi

Alfa 900 è una reflex dalle dimensioni generose, il corpo in lega di magnesio è pesante e l'impugnatura ampia consente di tenere la fotocamera con tutte le dita della mano. Le dimensioni esterne raggiungono i valori di 156 x 117 x 82 mm ed il peso con la batteria inclusa è di 895 g.

Ciò che salta subito all'occhio è il pentaprisma imponente e spigoloso, che ricorda le linee retrò delle famose Minolta. Sulla spalla sinistra trova posto la ghiera di selezione delle modalità di scatto, essenziale, racchiude i programmi Manuale, Priorità dei tempi, priorità dei diaframmi, Program, Automatico e 3 modalità custom impostabili dall'utente. Sulla spalla destra invece, un piccolo display lcd riporta i dati di scatto e compensazione dell'esposizione e luce flash. Subito a lato, i pulsanti di accesso alle funzioni bilanciamento del bianco, ISO, compensazione e velocità di scatto.

Il dorso della fotocamera è squadrato, sul lato sinistro prendono posto il selettore di accensione/spegnimento e la colonna dei pulsanti Menù, Display, cestino e revisione. Lo schermo LCD 3" da 921.600 punti troneggia al centro, garantendo una revisione ottimale degli scatti. Sul lato destro è posizionato il selettore a tre posizioni della modalità esposimetrica, all'interno della ghiera si trova il tasto per il blocco esposizione. Appena spostato sulla destra, prima della ghiera di regolazione dei diaframmi/compensazione un piccolo pulsante permette di sganciare il motore autofocus per regolare manualmente la messa a fuoco.

Sotto la sagomatura per il pollice della mano destra prende posto il joystick di navigazione: quest'ultimo consente sia di spostarsi all'interno dei menù, che di selezionare i punti di messa a fuoco senza staccare gli occhi dal mirino. Appena sotto, il selettore per attivare/disattivare la stabilizzazione in macchina ed i pulsanti di accesso alle funzioni del menù ed ai preset colore.

Pagina 3 - Corpo e comandi 2

La vista laterale della fotocamera presenta sul lato destro lo slot per le schede di memoria, formato CF e memory stick Pro, mentre sul lato sinistro troviamo le prese per l'alimentazione, scatto remoto, uscite HDMI e USB.

La fotocamera viene fornita con il telecomando per scatto remoto RMT-DSLR 1 in dotazione, il funzionamento ad infrarossi presenta aspetti positivi e negativi. Tra gli aspetti positivi vi è di certo la durata della batteria del telecomando, tra gli aspetti negativi il fatto che la distanza massima di funzionamento è di circa 10 m al chiuso. Questo significa che all'aperto, correnti d'aria e sbalzi di temperatura abbassano la distanza utile allo scatto.

In ogni caso, il fatto di avere a disposizione uno scatto remoto senza fili, senza dover ricorrere ad un acquisto successivo è certamente un aspetto positivo. La batteria montata dalla Sony Alfa 900 è la InfoLithium NP-FM500H, che trova posto in un alloggiamento dedicato sul fondo del corpo macchina.

Lo schermo lcd da 3" permette di visionare in maniera ottimale gli scatti e nel contempo offre un menù fruibile ed organizzato. Attraverso il tasto DISP si possono richiamare in qualsiasi momento le impostazioni generali della fotocamera ed accedere alle singole funzioni tramite la pressione del tasto Fn.

Il tasto C richiama le impostazioni di colore, permettendo di scegliere tra i preset Vivido, Ritratto, Neutro, Panorama, Bianco e nero oppure personale. Il tasto menù apre invece le schede approfondite di gestione della fotocamera che vengono navigate attraverso il joystick.

Pagina 4 - Sotto la pelle

Sotto la pelle della Alfa 900 batte un sensore Exmor full frame delle dimensioni di 24x35,9 mm; dei 25,7 Mp totali, 24,6 Mp rappresentano quelli effettivi ed il CMOS è corredato da un filtro di Bayer. Il convertitore A/D a 12 bit viene gestito da una coppia di processori Bionz che consentono di lavorare la mole di informazioni registrate, la fotocamera permette quindi di scattare alla velocità di 5 fps in modalità Raw per 12 scatti consecutivi, valore dopo il quale il buffer non è più in grado di supportare le dimensioni delle immagini acquisite.

Proprio le dimensioni dei file prodotti dalla Alfa 900 sono imponenti ed un file Jpeg in modalità XFine pesa tranquillamente 24 MB, a seguito di ciò è bene munirsi di schede di memoria capienti, in particolar modo se si sceglie di lavorare in formato nativo. Grazie all'elaborazione in due stadi del segnale acquisito, è possibile mantenere un livello di rumore molto contenuto: la prima elaborazione avviene infatti sul segnale analogico registrato dal sensore, mentre la seconda avviene sul segnale convertito in digitale.

Elettronica e meccanica della Alfa 900 sono protetti da uno scheletro in lega di magnesio, la fotocamera non è tropicalizzata ma protetta solamente da spruzzi e polvere. Rispetto alla sorella Alfa 700 possiamo dire che non rappresenta un modello "da battaglia", nonostante questo, la sensazione di solidità è notevole, dovuto anche al peso consistente. Una delle caratteristiche di pregio della fotocamera è il mirino a pentaprisma in vetro smerigliato che assicura una copertura integrale dell'area inquadrata. I vetri di messa a fuoco sono intercambiabili, fornita con il tipo G, si può scegliere tra i modelli FDA-FL1AM od L ed FDA-FM1AM od M; entrambi dedicati a chi necessità di una messa a fuoco precisa in manuale; il modello L è uno Spherical Acute Matte mentre il modello M è un Super Spherical Acute Matte.

Il modulo AF è preciso e veloce, con 9 punti a croce di messa a fuoco selezionabili ed assistiti da 10 punti esterni. La gestione di obiettivi particolarmente luminosi quali gli F/2,8 è stata curata con attenzione tramite la progettazione di un sensore specifico. Come le sorelle minori, anche l'ammiraglia Alfa 900 è corredata dalla stabilizzazione d'immagine Steady Shot sul sensore: tramite microattuatori meccanici viene compensato il micromosso su qualsiasi tipo di lente montata. Ricordiamo che oltre gli obiettivi Sony, la serie Alfa mantiene piena compatibilità con tutte le lenti predisposte con baionetta di tipo A quali Zeiss, Minolta, Maxxum e Dynax (la compatibilità con obiettivi DT non è garantita).

Completa il quadro hardware della fotocamera il sistema di riduzione della polvere che si gioca sull'utilizzo di materiali antistatici e sulla vibrazione del sensore per eliminare la polvere che vi si deposita. L'otturatore è meccanico controllato elettronicamente a scorrimento verticale e viene assicurato per 100.000 cicli.

Pagina 5 - Prova sul campo - foto

I primi scatti con la Sony Alfa 900 lasciano subito contenti, la misurazione esposimetrica TTL a 40 segmenti disposti a nido d'ape restituisce immagini luminose ed anche lavorando in media pesata al centro, le situazioni di controluce vengono gestite in maniera ottimale. La nitidezza d'immagine e la definizione dei particolari vengono esplicitati proprio quando vi è la necessità di eseguire crop molto spinti. Analizziamo per gradi il comportamento della fotocamera.

Nell'immagine sopra, il particolare è ingrandito al 100%, i bordi sono definiti e non  sembra essere presente fringing. Uno dei primi aspetti interessati da un sensore di dimensioni generose, è l'estensione della gamma dinamica, la Sony alfa 900 gode della più estesa gamma dinamica della sua categoria, attestandosi poco sopra i 9 EV. Nell'immagine seguente sono rappresentati 6 scatti eseguiti nelle medesime condizioni luminose.

Il primo riquadro in alto a sinistra, riporta uno scatto in pieno controluce esposto in priorità dei diaframmi e media pesata al centro, così come è stato proposto dall'esposimetro della fotocamera. Nonostante il sole diretto sulla lente frontale, la facciata dell'edificio rimane comunque leggibile. Eseguiamo un secondo scatto attivando il guadagno della gamma dinamica attraverso l'algoritmo DRange: il primo livello è chiamato genericamente ON e causa l'estrazione delle ombre senza in pratica intaccare le alte luci.

Il secondo stadio chiamato ON+ migliora ulteriormente l'immagine causando un aumento del contrasto senza clippare le ombre. Gli stadi avanzati permettono di regolare il valore di guadagno su cinque passi, per comodità riportiamo i risultati al passo 3 ed al passo 5. Quest'ultimo in particolare si avvicina molto al risultato ottenuto attraverso il blocco dell'esposizione sulla pavimentazione in cemento del primo piano. Di seguito un altro esempio:

Valutiamo la presenza di moirè attraverso la seguente immagine: gli ingrandimenti dei particolari sono al 200%, il moirè non risulta visibile ed un leggerissimo purple fringing è appena percettibile sui profili dei rami.

Sul fronte live view, Sony ha fatto una scelta diversa dai grandi produttori come Nikon e Canon: il live view non è presente sull'ammiraglia, non è questa la sede in cui dibattere sulla correttezza o meno di questa scelta che va comunque sottolineata. Attraverso la funzione Preview, è però possibile eseguire uno scatto che non viene direttamente salvato sulla scheda ma rimane in memoria.

Visualizzato a schermo consente la modifica dei parametri di scatto quali tempi e diaframmi, bilanciamento del bianco, compensazione dell'esposizione e livello del guadagno di gamma dinamica. I risultati della modifica virtuale vengono approssimati digitalmente in modo da rendere a schermo l'effetto generato. In tal modo è possibile regolare al meglio i parametri di ripresa.

Pagina 6 - Prova sul campo - Gretag e lunghe esposizioni

Attraverso l'analisi alle Gretag Map valutiamo il livello di rumore generato dalla Sony Alfa 900, di seguito viene riportata una tabella delle diverse sensibilità ISO; gli ingrandimenti dei riquadri sono al 200%.

100 ISO
200 ISO
400 ISO
800 ISO
1600 ISO
3200 ISO
6400 ISO
6400 ISO NR basso
6400 ISO NR normale

 L'analisi alle Gretag Map mostra una sensibilità di lavoro che si estende fino ad 800 ISO, al di sopra di questo valore inizia a diventare percepibile il rumore: a 1600 ISO in maniera molto lieve, non induce disturbo e non pregiudica la qualità di immagine; a 3200 ISO fanno la loro comparsa cromatismi fantasma ma la grana rimane fine. Alla sensibilità di 6400 ISO la grana è imponente e per ridurne l'effetto bisogna ricorrere al filtro di soppressione del rumore ad alti ISO. Impostato sul valore basso ammorbidisce i contorni della grana, rendendola più uniforme; se portato al valore normale, anche i dettagli dell'immagine subiscono una perdita di nitidezza consistente.

Per testare l'algoritmo di riduzione del rumore sulle lunghe esposizioni, abbiamo effettuato due scatti con un tempo di otturazione di due minuti, uno con algoritmo attivato e l'altro con algoritmo disattivato. La differenza tra i due scatti è apprezzabile nelle zone d'ombra in corrispondenza delle quali l'algoritmo di riduzione del rumore elimina i cromatismi fantasma.

Pagina 7 - Prova sul campo - mire ottiche e caduta di luce ai bordi

Come introdotto durante la recensione della Casio Exilim F1, anche la Sony Alfa 900 viene testata sul fronte della nitidezza tramite le mire ottiche. Ricordiamo ancora una volta che è l'intero sistema lente, sensore, algoritmo ad essere verificato e non le singole parti. Per le sensibilità di 100 - 400 - 800 -1600 ISO sono stati eseguiti tanti scatti quanti gli stop permessi a partire dalla massima apertura della lente in uso: Sony 50 mm F/1,4. Dopo la valutazione dei risultati si è scelto il massimo valore restituito.

La fotocamera offre la massima nitidezza fino alla sensibilità di 400 ISO, si raggiungono infatti le 2976 LW/PH; ad 800 ISO la nitidezza cala sensibilmente ma si mantiene comunque elevata e pari al valore di 2688 LW/PH. In generale la nitidezza sul piano orizzontale rimane migliore che sul piano verticale, in concomitanza del quale è maggiormente visibile moirè ad alta frequenza. La conversione del file Raw tramite l'apposito software Image Data Converter SR migliora leggermente le cose sul fronte del moirè ma non induce contributi importanti.

Per quanto riguarda la caduta di luce ai bordi, essa è un parametro che caratterizza l'obiettivo e diventa molto importante se associata ad un sensore full frame. L'obbiettivo analizzato è stato il Sony 50 mm F/1,4. A partire dalla massima apertura si è scattato in priorità dei diaframmi, ogni chiusura di diaframma corrisponde ad una riduzione della caduta di luce ai bordi. Abbiamo considerato ottimale il diaframma per il quale la caduta di luce è inferiore ad uno stop.

Diaframma Perdita di luce in stop Immagine
F/1,4

2,1

F/1,6 1,8
F/1,7 1,5
F/2 1,3
F/2,2 1,3
F/2,5 1,16
F/2,8 0,9
F/3,2

 

0,8

 

Alla massima apertura la caduta di luce dal centro ai bordi è pari a 2,1 stop, tale valore si riduce man mano che vengono chiusi i diaframmi. Al diaframma 2,8 la perdita di luce è inferiore ad uno stop, valore soglia al di sotto del quale consideriamo l'effetto contenuto.

CONCLUSIONI

Sony Alfa 900 si pone con diritto tra i "mezzi pesanti" del mercato DSLR. Sensore full frame, ottimo contenimento del rumore, estensione della gamma dinamica, qualità di immagine e solidità strutturale sono i punti forti di una reflex professionale che fa gola anche all'amatore evoluto. Vanta la massima risoluzione d'immagine tra le fotocamere della sua classe, che unita alla cadenza di scatto di 5 fps, ne fanno una diretta concorrente di Canon 5D Mark II e Nikon D700. D'altra parte funzioni come live view e possibilità di registrare filmati sono strumenti che Sony non ha condiviso con i rivali.

La gestione del colore è ottimale ed il bilanciamento del bianco necessita raramente di aggiustamenti. Menù fruibili ed un mirino come non lo ricordavamo dai tempi della pellicola danno un valore aggiunto alla fotocamera. La compatibilità della baionetta con obiettivi Minolta, Zeiss, Maxxum e Dynax farà felici in molti. Inoltre è possibile gestire in macchina la riduzione dell'area sensibile per adattarsi ad obiettivi studiati per il formato ridotto.

D'altra parte va sottolineato che su una fotocamera di questa caratura ci aspettavamo una tropicalizzazione completa ed una slitta flash non dedicata. Anche una migliore disposizione dei tasti presenti sulla spalla avrebbe giovato all'ergonomia ed alla potenzialità di regolare con facilità ogni parametro senza staccare l'occhio dal mirino. Sony Alfa 900 è commercializzata al prezzo di listino di 2900 euro solo corpo, non pochi se pensati come primo acquisto ma decisamente un ottimo investimento per chi vuole impiegare nuovamente lenti di qualità magari già a corredo.

Pagina 8 - Galleria immagini

1/400 s @ F/10 ISO 100

1/2500 s @ F/4 ISO 100 Saturazione+1, nitidezza +3

1/60 s @ F1,4 +0,3EV ISO 800

1/160 s @ F/5,6 ISO 1600

1/100 s @ F/5,6 ISO 3200 DRange Advanced +5

1/80 s @ F/8 ISO 640

1/320 s @ F/2,8 -0,3EV ISO 400 Unsharp Mask 20/20

1/1000 s @ F/4 ISO 100

1/1600 s @ F/2,8 ISO 1600