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Nikon 1: prova sul campo
Nikon 1: prova sul campo
Roberto Colombo - 21 Novembre 2011
“Nikon 1 è il primo sistema mirrorless della casa giallonera: in occasione della visita alla fabbrica cinese abbiamo passato un paio di giorni con Nikon J1 e V1, ecco le nostre impressioni”
Pagina 1 - Nikon 1: nascono le A-CIL

Il fenomeno delle mirrorless è uno dei nuovi trend introdotti con l'avvento del digitale: se prima dell'avvento delle EVIL le fotocamere reflex e compatte ricalcavano più o meno i prodotti dei tempi della pellicola, semplicemente sostituendo ad essa un sensore digitale, le Compact System Camera hanno provato a pensare fuori dagli schemi. I risultati sono controversi: c'è chi le considera innovative e chi inutili, chi troppo piccole per avere una buona ergonomia, chi troppo grosse per essere davvero portatili.

L'ingresso di Nikon del settore ha aggiunto ulteriore carne al fuoco, stimolando ancora di più la discussione in merito. La casa giallonera ha deciso di buttarsi nel settore con un progetto disegnato da zero, a partire dagli schizzi su carta, senza lasciarsi condizionare da preconcetti. L'idea da cui sono partiti i tecnici era chiara e precisa: doveva essere la più veloce del mercato, doveva essere piccola e semplice e offrire nuove possibilità di espressione. E doveva essere una Nikon.

Il sensore da 1 pollice con fattore di crop 2,7x è stato scelto per combinare tutte queste caratteristiche, con un lavoro che ha richiesto ben due anni tra progettazione e costruzione definitiva. Come spesso accade in questo segmento, che non ha ancora un nome universalmente riconosciuto anche Nikon ha voluto creare il suo acronimo: le nuove Nikon 1 sono definite delle ACIL, ossia Advanced Camera with Interchangeable Lens.

L'accento è posto sulle funzionalità della fotocamera e sul fatto che è base di un sistema a ottiche intercambiabili: è un approccio che da un lato non vuole sottolineare una 'mancanza' del sistema (lo specchio) e che dall'altro vuole sottrarsi alla gara 'a chi ce l'ha più grosso' che vedrebbe Nikon venire inserita nella lista degli ipodotati in quanto a diagonale del sensore, con solo il sistema Pentax Q alle spalle.

Nikon ha scelto di porre l'accento sulle dimensioni del sistema, sulla sua trasportabilità e soprattutto di introdurre la velocità come nuovo termine all'interno dei parametri di scelta dell'utenza consumer. Particolare è il target di pubblico a cui si indirizza il nuovo sistema Nikon 1: non si tratta di fanatici della fotografia, che trovano maggior appagamento nello sfoggiare un'imponente reflex, ma di utenti consumer insoddisfatti dalle fotocamere compatte, non interessati però a sistemi troppo ingombranti.

Le loro esigenze sono quelle di catturare i momenti della vita quotidiana: vogliono un apparecchio da avere sempre a portata di mano, che sia reattivo e permetta di non perdere nemmeno un istante importante. Secondo Nikon in questa fascia rientrano, ad esempio, i cosiddetti 'Dinks' (Dual Income No Kids) e le famiglie giovani con figli piccoli.

Perdere gli scatti importanti della vita dei primi anni di matrimonio oppure della crescita dei figli a causa del ritardo di accensione e scatto è uno dei motivi di maggior disaffezione nei confronti delle fotocamere compatte da parte di questo tipo di utenza. Per questa ragione Nikon ha sviluppato i suoi nuovi prodotti, Nikon J1 e Nikon V1, attorno al concetto di velocità e portabilità. Si tratta di un pubblico a cui poco importano parametri come le dimensioni del sensore: la cosa che conta è ottenere buoni scatti da condividere sulla TV di casa o per stampe di piccolo e medio formato.

Durante la nostra visita in Cina a Shanghai, in particolare al distretto di Wuxi (circa 130 km a nord), dove si radunano molti stabilimenti di impo rtanti marchi dell'imaging, tra cui la fabbrica dove Nikon produce molte compatte e tutto il suo nuovo sistema mirrorless Nikon 1, abbiamo potuto avere un primo assaggio sul campo delle capacità di queste macchine fotografiche.

GALLERY: Factory Tour: ecco dove nascono le Nikon in Cina
(per vedere la gallery, guardare la versione completa dell'articolo)
Pagina 2 - Nikon V1 e Nikon J1: sorelle diverse

I nuovi corpi macchina del sistema Nikon 1 sono accomunati da diverse caratteristiche base, ma Nikon ha deciso due declinazioni per indirizzarsi a pubblici differenti. In particolare Nikon punta su Nikon J1 come best seller, lasciando a Nikon V1 la nicchia degli enthusiast e degli early adopters. A livello di vendita Nikon punta a fare più dell'80% del mercato delle sue EVIL con Nikon J1, con Nikon V1 ad accaparrarsi solo la restante fetta. Il prezzo, oltre che le carattetistiche, sarà la discriminante che guiderà la scelta degli utenti: i prezzi di listino sono per il kit Nikon 1 J1 + 10-30mm pari a 529 € e per il simile kit Nikon 1 V1 + 10-30mm a 849 €.

Le differenze sono poco apprezzabili da un pubblico non specialistico e non stupisce che Nikon nella sua fabbrica di Wuxi produca al giorno migliaia di pezzi, ma solo il 10% di essi sia costituito da corpi Nikon 1 V1. La versione con mirino elettronico e otturatore meccanico ha appeal sono nei confronti di un pubblico più specialistico, mentre per la gran parte del pubblico la maggior compattezza di Nikon 1 J1 e il suo prezzo più abbordabile rappresenteranno sicuramente un punto di forza.

La vocazione più consumer di Nikon 1 J1 è confermata anche dalle livree con cui viene resa disponibile: se V1 è prodotta in bianco e nero, J1 può essere acquistata nera, bianca, rossa, argento e rosa, con la possibilità di avere le ottiche kit coordinate con il colore della macchina. Per non complicare troppo la distribuzione Nikon ha scelto di distribuire le ottiche colorate solo nei kit, mentre sul mercato gli obiettivi acquistati singolarmente sono disponibili solo nella livrea nera.

Trovate tutte le caratteristiche del nuovo sistema mirrorless (o ACIL seconda la dicitura preferita dalla casa giallonera) nell'articolo che avevamo dedicato al lancio delle fotocamere, ci limitiamo qui a richiamare i punti principali. Il cuore del sistema è formato dal processore Expeed 3 (spinto fino alla capacità di processare 600 megapixel al secondo) e dal sensore CMOS da 10,1 megapixel in formato da 1 pollice (13,2 x 8,8 mm). Si tratta di un nuovo formato nella famiglia Nikon: accanto a FX (full frame) e DX (APS-C) con Nikon 1 nasce il formato CX.

A livello di ottiche Nikon ha deciso di partire con 4 obiettivi: tre ottiche tradizionali e uno zoom motorizzato. Abbiamo un pancake 1 NIKKOR 10 mm f/2.8, con focale equivalente di circa 27mm, lo zoom standard 1 NIKKOR VR 10-30 mm f/3.5-5.6, da circa 27-81mm equivalenti e il telezoom 1 NIKKOR VR 30-110 mm f/3.8-5.6, che copre focali da 81mm a circa 297mm. Completa il quadro l'obiettivo 1 NIKKOR VR 10-100 mm f/4.5-5.6 PD-ZOOM, che copre focali 27-270mm equivalenti e che grazie allo zoom motorizzato e all'ampia escursione si candida come compagno per le riprese video o per l'utenza che non vuole rinunciare ad alcune comodità delle fotocamere compatte.

Pagina 3 - Nikon V1 e Nikon J1: qualche peccato di gioventù

Rispetto al primo fugace contatto con il nuovo sistema Nikon 1 che abbiamo avuto in occasione della presentazione alla stampa, l'uscita cinese ci ha permesso di passare diverse ore in compagnia di Nikon J1 e V1. Rispetto alla primissima impressione, durante la quale le dimensioni dei corpi macchina ci erano sembrate eccessive, dobbiamo correggere il tiro e dire che se questo rimane vero per Nikon V1, non lo è per Nikon J1. La prima effettivamente ha un corpo macchina di dimensioni comparabili, se non maggiori, ad alcune mirrorless della concorrenza, dotate di sensori di maggiori dimensioni.

Inoltre l'ottica 10-30mm ci è sembrata un po' grossa rispetto alle dimensioni del sensore che deve andare a coprire; il discorso è del tutto ribaltato invece per quanto concerne il telezoom 30-110mm, le cui dimensioni in relazione alla focale equivalente raggiungibile sono davvero contenute. Condividiamo in pieno la scelta di rendere entrambi gli obiettivi collassabili, in modo da ridurre al minimo l'ingombro quando non in uso: in questo modo Nikon J1 riesce ad entrare nelle tasche dei giacconi e nei marsupi senza grossi problemi, con entrambe le ottiche; Nikon J1 per la presenza del mirino elettronico è invece più ingombrante.

Gli obiettivi zoom sono tutti dotati di sistema di stabilizzazione ottica VR: scelta condivisibile (anche visto il target di pubblico, che magari non conosce i trucchi del mestiere per evitare il mosso), ma questo è uno dei frangenti in cui le macchine hanno dimostrato uno dei peccati di gioventù. Probabilmente a causa di una non corretta gestione a livello firmware, lo stabilizzatore ha dimostrato una limitata utilità, anzi in alcuni casi ha peggiorato la situazione, introducendo micromosso laddove senza il suo ausilio erano state ottenute immagini nitide. Si tratta di un problema che si è evidenziato nelle prime prove sul campo e di cui i tecnici Nikon sono a conoscenza: un prossimo aggiornamento firmware dovrebbe fissare questo baco.

Altri peccati di gioventù a nostro parere sono la mancanza di filtri creativi e della funzione panorama, due funzionalità ormai ritenute quasi d'obbligo da parte della clientela consumer. Si tratta di una scelta strana: in casa Nikon troviamo i filtri creativi non solo sulle compatte, ma anche sulle reflex come D5100 e l'alta velocità di scatto può essere utile per riprendere panorami in modalità sweep. Anche in questo caso i tecnici sono a conoscenza delle due mancanze, sono al lavoro per introdurle in futuro, ma hanno dichiarato che per il debutto del sistema hanno preferito concentrarsi al massimo su altri aspetti, come le nuove modalità di scatto messe a disposizione dall'elevata raffica.

Altri due difetti sono noti ai tecnici. Da un lato troviamo l'impossibilità di far partire la registrazione dei video tramite il bottone con il logo rosso se non quando sia selezionatà la modalità filmati sulla ghiera: si tratta di una funzionalità presente su molte compatte, reflex e mirrorless. Dall'altro la visualizzazione delle immagini in Live View non rispecchia l'effettiva resa della foto: ad esempio quando si scatta in manuale non si ha una previsualizzazione dell'esposizione ed è necessario affidarsi al solo indicatore per capire se i parametri di scatto sono corretti o meno.

Inoltre negli scatti in bassa luce Nikon ha fatto la scelta di non allungare i tempi di refresh del display per non creare lag o effetti jelly sullo schermo durante il puntamento, con il risultato però che in notturna risulta molto difficile scattare, vedendo spesso un display quasi del tutto nero. Un difetto che sarà probabilmente al centro di uno dei prossimi aggiornamenti firmware riguarda solo Nikon V1 ed è rappresentato dalla lentezza del sistema nel passare in modo automatico, grazie al sensore di prossimità, dal display al mirino, quando si avvicina l'occhio, e viceversa.

Pagina 4 - Velocità innanzitutto

Come dicevamo Nikon ha puntato tutto sulla velocità per il suo nuovo sistema Nikon 1: velocità di messa a fuoco, ma anche velocità di accensione e arrivo alla piena operatività. In quest'ultima direzione il lavoro svolto da Nikon ci pare buono, in particolare la scelta di collegare l'accensione della macchina allo sblocco dell'obiettivo collassabile permette in un solo gesto di riportare l'ottica in configurazione di scatto e accendere la macchina.

Pur essendo una mirrorless Nikon 1 offre doppia metodologia di messa a fuoco utilizzando la rilevazione di fase a 73 punti e la rilevazione di contrasto a 135 punti. La prima tecnologia è quella impiegata dalle reflex, che in molti scenari d'uso offre più velocità e precisione, con la possibilità da parte del sistema di calcolare la distanza degli oggetti da mettere a fuoco ed essere più efficiente nell'inseguimento. La seconda è quella impiegata normalmente da compatte e EVIL e può venire in valido aiuto al sistema in modo complementare in alcune situazioni d'uso. La macchina decide in autonomia quale sistema utilizzare a seconda della situazione. Da notare che integrando nel sensore i moduli per la rilevazione di fase, Nikon permette l'utilizzo di questa tecnologia anche anche durante la ripresa di filmati.

Il risultato è una messa a fuoco davvero veloce, che vede come collo di bottiglia il movimento fisico delle lenti all'interno dell'obiettivo: se il soggetto è di poco fuori fuoco il sistema lo porta nitido davvero in centesimi di secondo, se invece l'ottica deve fare una lunga escursione per arrivare alla messa a fuoco i tempi si allungano. Si tratta comunque di tempi rapidi, al passo con le migliori reflex e ben lungi dall'esperienza 'a mille tentativi' delle compatte entry level.

L'elevata capacità di processare immagini di Expeed 3, oltre a garantire una raffica a 60 frame al secondo e a 10fps in modalità continua, permette di registrare immagini alla risoluzione massima del formato 16:9 (3.840x2.160 pixel) durante la registrazione di video Full HD 1920x1080p senza interruzioni. Da sottolineare, inoltre, il tempo di otturazione ridottissimo raggiungibile con l'otturatore elettronico: 1/16.000 sec.

La raffica è utilizzata dalla macchina per abilitare quelle che Nikon identifica come nuovi 'modi di espressione' e per permettere anche ai meno esperti di non perdere l'istante propizio. In quest'ultimo caso si tratta della funzione Smart Photo Selector: impostata sulla funzione Smart Photo Selector, la macchina registra 20 immagini ad alta risoluzione alla velocità di 30 fps selezionando automaticamente i cinque migliori scatti in base a una serie di parametri predefiniti relativi alle espressioni del volto, alla composizione e alla messa a fuoco e verificando se il soggetto ha gli occhi aperti. Quindi propone, visualizzandola sul display LCD, l'immagine migliore. Se lo scatto non soddisfa, la fotocamera suggerisce altre quattro immagini tra cui scegliere.

La velocità è anche alla basa della modalità Motion Snapshot: le Nikon 1 iniziano a registrare immagini prima che venga premuto completamente il pulsante di scatto e che continuano a farlo anche dopo che ciò è avvenuto. Alla fine della raffica le macchine impacchettano la raffica e lo scatto centrale in un piccolo filmato al rallentatore, accopagnato da una musica, che termina con il fermo immagine della foto ripresa nel momento in cui il pulsante era arrivato a fine corsa.

Si tratta di una modalità molto scenica, ma che ci convice poco. Da un lato il 'parco' musiche tra cui scegliere è limitato e la scelta va fatta prima dello scatto. Inoltre se la visualizzazione è d'impatto sul display della fotocamera oppure su un televisore collegato via HDMI, i file vengono salvati come un semplice filmato al rallenty e una foto, con lo stesso nome (e diversa estensione): per avere lo stesso effetto anche via PC è quindi necessario armarsi di buona volontà e creare un filmato a partire dalla clip di un secondo (che nel Motion Snapshot viene rallentata a 2,5 secondi) e dallo scatto. Si tratta in sintesi di una funzione carina e le prime volte di impatto, ma che temiamo possa finire ben presto nel dimenticatoio, soprattutto per la mancanza della possibilità di esportare in qualche modo il Motion Snapshot.

Pagina 5 - Qualità dell'immagine

Approcciando le nuove Nikon 1 come delle compatte premium a ottiche intercambiabili si rimane decisamente soddisfatti dal primo impatto con il sistema mirrorless di casa Nikon. Tolti i difetti correggibili (speriamo presto) via firmware, la sostanza è decisamente buona. Se ci si toglie di mente il complesso di 'avercelo più piccolo' (il sensore) e ci si concentra sul fare fotografie Nikon J1 e Nikon V1 offrono capacità interessanti.


Sviluppando il RAW NEF in ViewNX 2 è possibile recuperare parecchio dettaglio rispetto ai JPEG standard in uscita dalla macchina

Le immagini a bassa sensibilità sono molto pulite, con una grana molte leggera visibile solo nelle ombre: gli scatti salvati in JPEG sono leggermente morbidi e con colori leggeri utilizzando le impostazioni di default, ma sono molto ricchi di dettagli e rappresentano una buona base per la post produzione. Naturalmente agento sui profili di scatto è possibile enfatizzare nitidezza e contrasto per ottenere JPEG consoni ai propri gusti.

La possibilità di scattare in RAW rende ancora più flessibile lo sviluppo in camera bianca. A bassa sensibilità macchina e ottica riescono ad esprimere a pieno i 10 megapixel di targa del sensore. Sono ottime a bassa sensibilità le possibilità di recupero di ombre e alte luci messe a disposizione dal file RAW.

La grana si rende più visibile al salire delle sensibilità, ma rimane sempre molto fine e poco fastidiosa: la sua presenza è riscontrabile al 100% di ingrandimento sulle ampie campiture di colore, ma non inficia i dettagli fino a 800 ISO e soprattutto rimane ampiamente sotto i livelli di guardia nel caso di stampa di piccolo e medio formato, fino all'A4 di sicuro. Per scattare si può quindi tranquillamente lasciare decidere alla macchina la sensibilità ISO tra 100 e 800 ISO senza alcun patema, guadagnando qualche stop nelle situazioni difficili sul fronte dei tempi di otturazione.


Un'immagine a 1600 ISO: la macchina offre un JPEG privo di grana, ma più impastato, noi abbiamo preferito sopportare un po' di grana e mantenere maggiore leggibilità dei dettagli sviluppando il RAW NEF con ViewNX 2

A nostro parere la grana è accettabilissima senza problemi anche oltre, a 1000 e 1600, ma nel salvataggio dei file JPEG il filtro di contenimento del rumore oltre questa soglia interviene in modo troppo deciso a nostro parere eccessivo, spalmando i dettagli più fini. Si tratta di un approccio quasi obbligato ai produttori da parte di una fetta dell'utenza, che sembra inorridire di fronte alla minima grana osservando i file al 400% e non considerando due cose: una pellicola di pari sensibilità avrebbe mostrato una grana ben superiore e in secondo luogo in fase di stampa, anche di grande formato, una grana di questo tipo si rende impercettibile, anche considerando la distanza da cui l'osservatore nella maggior parte dei casi visualizza una stampa.


Seguendo lo stesso approccio dell'immagine precedente i particolari del file JPEG e del RAW NEF sviluppato con ViewNX 2 alla sensibilità di 3200 ISO + 1,0 EV, equivalenti a circa 6400 ISO

A 3200 ISO il rumore comincia a diventare difficile da tenere a bada, lavoro ancora più arduo alla sensibilità massima, equivalente a 6400 ISO: anche in questo caso però non siamo per nulla d'accordo con il livello di intervento del filtro di denoising: il suo tentativo di contenere la grana e i falsi colori porta a un impastamento eccessivo dei dettagli, tanto da far dubitare che la foto sia a fuori fuoco o mossa. La conversione dal RAW senza applicare filtri antirumore restituisce un'immagine con grana molto evidente, addirittura sui notturni con una texture a effetto tessuto. Siamo convinti che tra i due estremi sia possibile comunque raggiungere dei compromessi più che accettabili e quindi cataloghiamo la sensibilità di 3200 ISO tra quelle utilizzabili, anche se con qualche cautela e quella di 6400 ISO come un'ancora di salvezza di cui è necessario conoscere bene i compromessi.

Pagina 6 - Comparto video

Nikon ha puntato molto sul comparto video per questo suo nuovo sistema compatto a ottiche intercambiabili Nikon 1: oltre alla registrazione di filmati Full HD 1920x1080 60i/30p, le macchine permettono lo scatto di immagini a piena risoluzione in formato 16:9 ( 3.840 × 2.160 pixel) senza interruzioni durante la ripresa.

Molto interessanti le capacità di ripresa ad alta velocità messe a disposizione dalla macchina. La modalità più utilizzabile e utile è quella che permette di registrare filmati a 400 frame al secondo alla risoluzione di 640x240 pixel, con successiva riproduzione rallentata a 30 frame al secondo. Anche in notturna, come potete osservare nel video qui sotto, i risultati sono buoni.

Meno utile, vista la risoluzione ridotta a 320x120 pixel, è la ripresa di filmati a ben 1200 frame al secondo. Oltre alle dimensioni ridotte anche la qualità dell'immagine è davvero ridotta, con parecchi artefatti e rumore evidente nelle zone più scure. La prova in notturna è davvero difficile, ma anche in luce diurna i filmati risultano abbastanza scuri e rumorosi. Inoltre 1 secondo di filmato equivale a 40 secondi di riproduzione a 30 fps, con il risultato di ritrovarsi con filmati lunghissimi dopo pochi secondi di ripresa. Inoltre bisogna tenere presente che utilizzando solo una piccola parte del sensore la focale equivalente risulta notevolmente aumentata.

La scelta di adottare un formato così particolare, lungo e basso, è dettato da ragioni tecniche: i pixel utilizzati per i filmati ad alta velocità sono quelli più vicini al BUS, per una semplice questione di velocità nel trasferimento dei dati.

Pagina 7 - Impressioni d'uso

Nikon ha lavorato molto per rendere la macchina facilmente utilizzabile dal target di pubblico prefissato: il menu è stato molto semplificato e mette a portata di mano i parametri più comuni, lasciando più nascoste le funzionalità più complicate e amate solo dai più esperti. Si tratta di un approccio simile a quello scelto da Sony per le sue mirrorless NEX. Un esempio su tutti, la ghiera dei modi permette di scegliere tra 4 modalità: Motion Snapshot, Smart Selector, Foto e Video. Sulla ghiera non troviamo i classici modi d'uso P/A/S/M, ma vanno selezionati da menu una volta impostata la ghiera su Foto.

Pur non condividendo tale approccio (per trovare alcune funzioni avanzate ci è toccato spulciare in dettaglio ogni voce del menu, senza poterle ritrovare in modo intuitivo), dallo scambio di opinioni con chi ha provato la macchina possiamo dire che per l'utenza meno smaliziata il sistema Nikon 1 risulta molto semplice da utilizzare, senza spaventare per la troppa complessità, ma facendo emergere le funzionalità di maggior grido in modo evidente. Non lo condividiamo per le nostre preferenze, ma riteniamo possa essere una scelta giusta nei confronti del pubblico a cui si rivolge Nikon 1 J1, che farà il grosso delle vendite secondo Nikon.


Immagine punta&scatta da un bus in corsa

Nikon nelle sue presentazioni sbandiera molto la velocità della macchina e dobbiamo ammettere che sotto questo punto di vista Nikon 1 non delude. La riaccensione dopo lo standby semplicemente sbloccando l'obiettivo è molto veloce e l'operatività quasi istantanea. La messa a fuoco naturalmente dipende dalle situazioni, ma ha dimostrato di saper essere fulminea in condizioni ottimali. Come fotocamera 'da turista' per cogliere momenti in strada o fotografare dai finestrini di un pullman (situazione in cui l'autofocus basato solo sul contrasto delle compatte viene messo in difficoltà dei riflessi sul vetro) Nikon 1 dimostra di essere un'ottima compagna.

Le ottiche, problema dello stabilizzatore a parte, hanno dimostrato delle prestazioni in linea con il target di pubblico. Il 10-30mm, sebbene non piccolissimo, è certamente il compagno più versatile delle Nikon 1. Molto buono dal punto di vista della nitidezza su tutta l'immagine a 30mm, presta il fianco a un calo ai bordi abbastanza evidente alla focale grandangolare a diaframmi aperti, anche se restando pienamente nel limite dell'accettabile per i non puristi della fotografia.

Il 30-110mm strappa invece un giudizio migliore: piccolo per l'estensione focale che offre, anche a tutta apertura offre nitidezza ottima su tutta l'inquadratura, anche ai bordi, sia alla focale minima, sia a quella massima. Purtoppo abbiamo potuto provare poco il pancake 10mm: di quest'ultimo ci limitiamo a riportare le dimensioni e il peso davvero contenuti e a muovere una critica nei confronti della focale scelta. Considerando che anche lo zoom standard parte da 10mm di focale reale, fossimo stati in Nikon avremmo optato per una focale equivalente maggiormente grandangolare, pari, ad esempio, a 24mm, contro i 27mm offerti da quest'ottica.

Pagina 8 - Conclusioni

In conclusione dobbiamo confessare che eravamo tornati a casa dopo l'evento italiano di lancio del nuovo sistema compatto a ottiche intercambiabili Nikon 1 parecchio perplessi: a un sensore di dimensioni più piccole della concorrenza corrispondevano corpi in linea con quanto offerto dalle Micro Quattro Terzi più compatte.

Dopo aver passato un paio di giorni in compagnia delle nuove Nikon 1 le nostre perplessità sono state in gran parte fugate: la qualità dell'immagine è davvero buona, il sistema offre 10 megapixel 'reali' e puliti. A fronte di file JPEG un po' morbidi l'impostazione di profili personalizzati e soprattutto lo sviluppo dei file RAW .NEF permettono di recuperare molti dettagli fini e molti particolari nelle zone di ombra e nelle alte luci.

30mm nitidezza ottima su tutta l'immagine, a 10mm calo ai bordi. A 10mm fringing evidente, ma corretto molto bene in ViewNX sui RAW, ma anche molto bene sui JPEG. RAW con molto ampi spazi di recupero sulle alteluci e sulle ombre. Anche salendo con la sensibilità è possibile portare a casa ottimi scatti, anche se di default il filtro anti rumore tende a impastare un po' troppo i dettagli per contenere la grana, a nostro parere non così fastidiosa, in quanto fine ed omogenea.

Le macchine hanno dimostrato qualche peccato di gioventù, come non abbiamo mancato di sottolineare nell'omonima pagina: si tratta di piccoli problemi in gran parte noti ai tecnici Nikon, sui quali sono al lavoro per offrire soluzioni sotto forma di aggiornamenti firmware. Avremmo preferito trovarci di fronte a una prima serie meno 'problematica' e forse il nostro giudizio senza questi piccoli difetti avrebbe rasentato ottimi livelli.

Si tratta di macchine perfettamente confezionate per il target di pubblico: semplici, ma di qualità, veloci e senza troppe complessità a complicare e rallentare le operazioni di scatto. Per contro i fotografi più smaliziati potrebbero trovare qualche difficoltà di troppo a scovare nascoste nei menu le impostazioni avanzate.

Proposte a prezzi di listino per il kit Nikon 1 J1 + 10-30mm pari a 529 € e per il simile kit Nikon 1 V1 + 10-30mm a 849 €, sono abbastanza care, ma soprattutto Nikon 1 J1, in grado di tentare più di un utente che attualmente si affida alle compatte premium, non troppo lontane come prezzo.

GALLERY: Nikon 1: prova sul campo
(per vedere la gallery, guardare la versione completa dell'articolo)

In estrema sintesi, dopo una prova sul campo di un paio di giorni durante la visita alla fabbrica cinese che le produce, possiamo dire che il nuovo sistema Nikon 1 non fa venire il complesso di 'avercelo più piccolo' (il sensore), in quanto offre una qualità fotografica perfettamente in linea con le richieste del pubblico giovane consumer al quale si indirizza.