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Pagina 1 - NEX: New E-mount eXperience
Era il mese di maggio quando Sony ha deciso di unirsi alla carovana dei produttori di fotocamere mirrorless, scegliendo come definizione preferenziale quella di Compact System Camera. Le due prime uscite del colosso giapponese sono apparse fin da subito convincenti e abbastanza mature e SOny ha dimostrato di credere molto in questo segmento. Dopo le funzionalità 3D introdotte in estate è stata la Photokina 2010 a confermare questo dato: a parte il grande spazio dedicato alle CSC al booth Sony, la compagnia ha fatto importanti annunci in merito all'estensione del sistema. Come vi abbiamo riportato nella notizia che potete leggere al seguente indirizzo, Sony ha annunciato l'arrivo entro il 2012 di ben 10 nuove ottiche, che andranno a coprire una ampia gamma di situazioni, rendendo il sistema E-Mount appetibile anche per i fotografi più esigenti. Ai tre obiettivi attualmente in gamma (18-200mm stabilizzato, 18-55mm stabilizzato, pancake 16mm F2.8) si affiancheranno ottiche da ritratto, macro, telezoom spinti e grandangolari a focale fissa. Nel 2012 il piatto si farà ulteriormente più succoso con un mediotele, uno zoom grandangolare e uno zoom attorno alla focale normale, ma che si potrà fregiarsi del distintivo marchio G, che appare sulle ottiche professionali di casa Sony. Il sistema NEX è poi completato dalla videocamera VG10E, caratterizzata dal medesimo sensore APS-C e dall'innesto E-Mount. In occasione del Photokina abbiamo avuto un breve contatto con il prodotto, che ci ha trasmesso una sensazione di buona qualità e di ottime capacità, con l'unico difetto di non possedere, utilizzando le stesse ottiche fotografiche, lo zoom motorizzato. Pagina 2 - Sony NEX-5
Sony NEX-5 ha molte caratteristiche in comune con la sorella minore NEX-3, superandola praticamente solo nel comparto video, dove il modello di punta offre il supporto AVCHD 1080i che invece manca a quello più economico, che si ferma al formato MPEG a 720p. Per avere una panoramica della dotazione tecnica della Sony NEX-5 abbiamo raccolto in una tabella tutte le specifiche tecniche, come pubblicate nella pagina dedicata del sito Sony.it.
Le Sony NEX si sono presentate subito facendo leva sulla compattezza dei corpi macchina, caratterizzati da uno spessore particolarmente ridotto, grazie al tiraggio del nuovo sistema E-Mount, che con i suoi 18mm è il più piccolo del settore. Le dimensioni ridotte del corpo e l'utilizzo di un sensore di grosse dimensioni, formato APS-C, devono per forza però arrivare a un compromesso: questo si materializza nelle ottiche, caratterizzate da dimensioni quasi sproporzionate al corpo. L'obiettivo 18-55mm fornito in uno dei kit di vendita, ad esempio, è sì più piccolo dell'equivalente che equipaggia le Alpha del sistema reflex, ma è più grande delle ottiche di pari categoria del sistema Micro Quattro Terzi (Olympus e Panasonic).
L'evidente bugna nella parte destra della macchina ospita l'alloggiamento della batteria, ma espleta al meglio anche la funzione di solida impugnatura, rendendo la presa salda e la libertà di movimento di indice e pollice buona. Il pulsante di scatto è ben posizionato nella parte anteriore e leggermente digradante dell'impugnatura e poco discosto da esso si trova il selettore per l'accensione e lo spegnimento della macchina, in una posizione ben raggiungibile, ma che non ha mai provocato accensioni accidentali.
Nelle vicinanze sono posti anche il pulsante per la riproduzione delle immagini e quello che avvia direttamente la registrazione dei filmati, ripresi in audio stereo, grazie ai due microfoni posti ai lati dell'attacco (proprietario e multifunzione) per il flash. I tre forellini vicini al microfono di destra nascondono invece l'altoparlante integrato. Il lato inferiore integra il foro filettato per l'attacco a cavalletti, in posizione centrata con quella del sensore, e il vano batteria, apribile con meccanismo a scatto tramite slitta. Oltre alla batteria sotto lo sportello troviamo anche l'alloggiamento per le schede di memoria.
Il lato sinistro offre un anello per l'aggangio della tracolla, del cordoncino dal polso e di eventuali accessori; ai suoi lati, coperti da sportelli in plastica caratterizzati dalla stessa finitura del corpo, troviamo i connettori USB 2.0 e miniHDMI. Il pulsante di sgancio dell'obiettivo è posto in basso a sinistra guardando la macchina frontalmente.
Il posteriore è occupato in gran parte dal display da 3", inclinabile in alto e in basso; sulla destra troviamo la ghiera di selezione, che funge anche da joystick a 4 vie, con pulsante centrale, mentre i due bottoni vicini agli angoli destri dello schermo assumono di volta in volta la funzione visualizzata a display. Piccolo, ma non ininfluente ai fini dell'ergonomia, particolare è l'inserto in gomma sopra la ghiera, ben posizionato per aiutare una salda impugnatura. Pagina 3 - Impressioni d'uso - La premessa
Per provare la Sony NEX-5 ci siamo messi nei panni del target che il colosso giapponese assegna a questa fotocamera: non si tratta infatti di una macchina fotografica dedicata in primis a professionisti e amatori evoluti amanti dei controlli manuali, in modo diametralmente opposto invece Sony la considera il prodotto perfetto per gli utenti delle sue compatte Cyber-shot che vogliono fare un salto in avanti dal punto di vista della qualità, ma senza complicarsi la vita dal punto di vista tecnico. Questo punto di vista ci era stato esposto da Jorge Rojas, Product Manager di Sony Italia, nel corso dell'intervista durante l'evento stampa di lancio delle nuove NEX, punto di vista che sulle prime ci aveva un po' spiazzato, ma che ha senso considerati i dati di mercato e la filosofia con cui le NEX sono nate. Le analisi degli addetti ai lavori danno infatti come ampia la fetta di pubblico in cerca di un ponte di passaggio dal mondo delle compatte a un livello di qualità superiore, pubblico che le mirrorless stanno provando a cannibalizzare. VIDEO: Sony NEX-5 e NEX-3: New E-mount eXperience (per vedere il video, guardare la versione completa dell'articolo) I dati dei sondaggi danno dimensioni, peso e complicatezza come punti maggiormente a sfavore per il passaggio dalle compatte ai sistemi reflex. I produttori di fotocamere EVIL, dopo alcune prime uscite dedicate a un pubblico molto evolut per la riduzione di ingombro e pesantezza, ma non dal punto di vista dell'ampiezza opportunità fotografiche rispetto alle reflex, hanno deciso di presentare al mercato prodotti maggiormente semplificati, indirizzati all'uso point&shoot, ma caratterizzati anche da spiccate velleità didattiche, per provare a far scoprire anche ai meno smaliziati una fotografia di livello superiore. Le nuove Sony NEX incarnano al meglio quest'ultima scuola di pensiero e accanto a comandi ridotti, integrano una guida richiamabile in modo semplice che illustra come utilizzare al meglio le diverse funzioni, rendendo 'potabili' i termini di utilizzo fotografico. Un altro esempio di quanto siano indirizzate ad un pubblico poco avvezzo alla tecnica fotografica è rappresentato dalla gestione dell'apertura del diaframma durante l'utilizzo dei programmi automatici: il passaggio da valori di diaframma aperto a chiuso è indicato come sfondo più o meno sfocato. Pagina 4 - Impressioni d'uso - Il rapporto con la macchina
Come dicevamo in apertura della premessa per la recensione di questa Sony NEX ci siamo messi nei panni del classico 'fotografo della domenica' (dotato di una certa disposnibilità economica) o anche del turista che non ha troppa voglia di dedicare eccessivo tempo allo scatto di ogni fotografia, ma che desidera inquadrare, scattare e portare a casa bei ricordi da rivedere e condividere con amici e familiari. In questo campo la Sony NEX dà effettivamente il meglio di sé: gli automatismi funzionano molto bene in un'ampia gamma di situazioni e spesso sollevano dall'incombenza di pensare ai parametri di scatto, quelli base e quelli più avanzati. L'intelligenza artificiale iAUTO della macchina riconosce bene il tipo di scena inquadrata e adatta di conseguenza la modalità di scatto, restituendo, ad esempio, paesaggio dai verdi e blu carichi, interni correttamente esposti e in buona percentuale non mossi, macro dai colori brillanti. Nelle situazioni più difficili è poi possibile selezionare direttamente il tipo di scena dalla ghiera dei modi, passare a una tra le modalità P/A/S/M, oppure decidere di farsi assistere dalle funzionalità più avanzate basate sullo scatto a raffica: stacking di più foto per ridurre tempi di esposizione e rumore, combinazione di tre scatti per immagini HDR, panoramiche in diverse direzioni per sopperire alla mancanza di un grandangolo.
In questo frangente emerge uno dei limti di questa macchina: la mancanza di una ghiera dei modi fisica. Il fatto di dover accedere tramite pulsante a quella virtuale rende l'operazione non così immediata, con l'aggravante che non sempre l'accesso è posizionato in corrispondenza del medesimo pulsante. Per spiegarci meglio, in alcuni frangenti è sufficiente premere il tasto centrale della ghiera, in altri questo è demandato a una funzione particolare e per far apparire la ghiera virtuale è necessario passare dal menu principale. Pagina 5 - Sony NEX-5: quando scende la sera
Dal crepuscolo in poi, ma anche nelle grigie giornate di Inghilterra e Scozia e negli interni, la piccola Sony NEX-5 sa tirare fuori armi a prima vista insospettabili. Le capacità di raffica a 7fps dell'accoppiata sensore CMOS più processore BIONZ e la gestione avanzata delle immagini permettono alla piccola CSC di scattare in ambienti bui con inaspettati risultati positivi, senza dover nemmeno scomodare il valore di sensibilità più elevato, pari a 12800. Per la cronaca quest'ultimo rappresenta solo un numerino da scrivere sulla scatola per favorire le strategie di marketing, mentre nella realtà risulta davvero poco utilizzabile, anche in casi di emergenza, come testimoniano le foto qui sotto. La scena è simile, il locale è lo stesso, il metodo di scatto utilizzato è invece profondamente diverso. La prima immagine è quella che classicamente si ottiene alzando al massimo il livello della sensibilità: sgranata, piatta, poco contrastata, zeppa di pixel con falsi colori, esposta al micromosso. La seconda invece è quella che la macchina ottiene in automatico impostando la modalità crepuscolo che scatta in rapida successione 6 fotografie con tempi di esposizione ridotti e poi le fonde a formare un'unica immagine. La macchina utilizza la sensibilità di 6400 ISO, ma riducendo il tempo di esposizione a piccole frazioni di secondo (il tempo di scatto di una foto normale diviso per sei) riesce a contenere molto bene l'insorgenza del rumore e del mosso.
Come è possibile vedere dal confronto delle immagini qui sopra, la resa è molto buona anche in confronto a sensibilità nominali parecchio più basse, come ad esempio i molto più contenuti 1600 ISO di sinistra. Le immagini ottenute con la modalità crepuscolo con raffica e stacking automatico delle foto sono nella gran parte dei casi migliori di quelle ottenibili dallo scatto singolo, probabilmente anche per una gestione ottimizzata del rapporto tra luci ed ombre, un po' come avviene nella modalità HDR. Tornando al confronto tra le prime due immagini è evidente come quella ottenuta con la modalità automatica basata sulla raffica sia meglio contrastata, più satura e brillante, sia meno esposta al micromosso e al mosso, sia caratterizzata da una grana più fine e meno fastidiosa: l'unico neo di questa modalità è forse la tendenza a restituire immagini un po' morbide. Questo difetto è però ben poca cosa se si considera che in questa modalità la macchina permette anche al fotografo meno esperto di portare a casa scatti che altrimenti sarebbero davvero complicati. Facciamo notare come gli scatti nella modalità crepuscolo che vi abbiamo proposto siano ottenuti a mano libera, senza l'ausilio di appoggi e (cosa che sulle prime ci ha davvero stupito) senza prestare nemmeno troppa attenzione alla posizione, all'impugnatura e a tutti quei piccoli trucchi solitamente utilizzati dai fotografi per minimizzare mosso e micromosso. Anche da quelle raffiche in cui al fotografo sembra di non aver tenuto l'inquadratura perfettamente ferma e centrata la piccola Sony riesce a tirare fuori immagini davvero buone. Pagina 6 - Sony NEX-5: HDR e panoramiche a raffica
Le funzionalità avanzate messe a disposizione dalla combinazione di scatti a raffica aprono diverse altre possibilità alla Sony NEX-5. La modalità Sweep Panorama è una di quelle di cui abbiamo già discusso parecchio, essendo una funzionalità ormai ben collaudata e riproposta poi, in diverse interpretazioni, un po' da tutti i produttori di fotocamere. Presentata al PMA 2009 è uno dei punti di forza delle nuove Sony NEX, sulle quali ha debuttato in una nuova versione in grado di restituire scatti tridimensionali, da visualizzare su televisori abilitati con occhialini. La tecnologia è molto precisa e permette di sopperire in molti casi alla mancanza di un grandangolo spinto. Oltre alla modalità panorama 'lunga', ossia quella che fonde panoramiche effettuate muovendo la fotocamera in direzione del lato corto dell'immagine, Sweep Panorama permette anche di muoversi nella direzione del lato lungo, ottenendo così panorami con minor angolo di campo sul lato lungo, ma con parecchi pixel in più su quello corto, avvicinandosi nelle proporzioni maggiormente a una foto classica scattata con un grandangolo spinto. Ottenere dei bei panorami è impresa abbastanza semplice: è sufficiente premere il pulsante di scatto e ruotare la fotocamera nella direzione indicata dalla freccia in modo fluido. Qui emerge una piccola disattenzione nell'interfaccia: per cambiare la direzione di scatto del panorama è necessario cerca la voce corrispondente nel menu, mentre sarebbe stato più comodo semplicemente poterla scegliere con il joypad a 4 vie dall'inquadratura. Con un po' di pratica i panorami risultano molto buoni, privi di errori nella congiunzione tra le immagini, anche se è facile incappare in una rotazione non sempre in asse, ottenendo orizzonti ricurvi o immagini con pixel sul lato corto a causa del taglio automatico effettuato dalla macchina. Soggetti in movimento posso rappresentare un problema per le panoramiche e può capitare di vedere auto o persone tagliate a metà oppure ripetute in più parti dell'immagine. Il problema degli oggetti in movimento naturalmente affligge anche l'altra modalità che sfrutta lo scatto a raffica, quella che crea immagini HDR a partire da tre scatti consecutivi a valori di esposizione diversi. In questo caso la macchina è meno sensibile ai soggetti in movimento: una macchina che passa lungo l'inquadratura rappresenta un problema, mentre nel gestire una persona in avvicinamento il software spesso riconosce bene il soggetto, evitando di creare aloni fantasma o simili. Lo scatto HDR, così come la modalità crepuscolo, è così facile da utilizzare che vi si può ricorrere quasi sempre: in ogni caso la macchina oltre alla combinazione dei tre scatti memorizza anche l'immagine con l'esposizione corretta, offrendo quindi semplicemente una possibilità in più rispetto alla foto normale e non costringendo a scegliere tra le due; unico neo l'impossibilità di avere a disposizione il file RAW dell'immagine corretta, in quanto la macchina salva solo i due JPEG. Anche in situazioni di contrasto moderato lo scatto HDR permette di ottenere risultati più belli rispetto alla foto classica, soprattutto guadagnando brillantezza e saturazione in ombre e alte luci. Le immagini qui sopra riprese in spiaggia (situazione in cui la luce riflessa dalla sabbia spesso inganna l'esposimetro) e al tramonto (dove spesso bisogna decidere se salvare il cielo o rassegnarsi a ombre molto chiuse) sono testimoni di come sia ampio il range dei possibili utilizzi. Quando la forcella tra le due è parecchio elevata la macchina riesce a salvare particolari in entrambe le regioni, ma scendendo al compromesso di un abbassamento evidente del contrasto e introducendo un certo effetto pittorico. Anche in questo caso però, tralasciando i casi più particolari, la modalità automatica lavora molto bene e il suo utilizzo è certamente consigliabile. Pagina 7 - Conclusioni e galleria fotografica Chi si aspettava da Sony una compatta da professionista certamente potrà risultare deluso dalle prime due uscite del sistema NEX; chi invece cerca una macchina semplice, quasi una punta&scatta, per fare un salto di qualità rispetto alle compatte trova nella NEX-5 di Sony un prodotto davvero interessante, proposto a un prezzo che compete con quello delle compatte di qualità, ma con sensore ben più piccolo e ottica non intercambiabile, di alcuni dei più blasonati marchi. Sony NEX-5 nasce proprio per soddisfare le esigenze di questa fetta di utenza e punta su comandi semplificati al massimo per portare gli utenti a utilizzare in maniera preferenziale le modalità di esposizione automatica su cui il colosso giapponese ha molto investito e lavorato. Chi cerca una macchina fotografica con scorciatoie per i controlli manuali, da cucirsi addosso in base al proprio gusto rimane invece deluso. A dire il vero in alcuni frangenti le modalità automatiche avanzate che sfruttano lo scatto a raffica e la combinazione di più immagini lavorano talmente bene da superare i risultati ottenibili anche dai fotografi più esperti. Ci riferiamo non tanto alle panoramiche Sweep o alle foto HDR, quanto alla modalità che combina 6 immagini di breve esposizione per contenere mosso, micromosso e rumore. La modalità, pur utilizzando una sensibilità nominale di 6400 ISO ha dimostrato di porsi ai livelli delle foto classiche a 1600 ISO e scava davvero un abisso rispetto ai (deprecabili) risultati ottenibili lavorando al massimo della sensibiltà, ossia 12800 ISO. Proposta a € 630,00 e € 680,00 di listino nei kit con obiettivo 16mm pancake e con due obiettivi, 16mm e zomm standard 18-55mm, la Sony NEX-5 è un'agguerrita concorrente sul mercato delle compatte con ottica intercambiabile e sensore di grosse dimensioni e sicuramente è in grado di regalare soddisfazioni a chi è in cerca del connubio tra qualità e semplicità d'uso. Galleria fotografica Tutte le immagini riportate nell'articolo e scattate con la Sony NEX-5 sono ingrandibili e visualizzabili al 100% cliccando sull'immagine stessa. Per facilitare la visione d'insieme e i possessori di connessioni meno veloci, raccogliamo le immagini anche nella galleria che trovate qui sotto, che mostra le foto in una versione alleggerita, ma di dimensioni comunque abbastanza generose. GALLERY: Sony NEX-5: prestazioni e semplicità (per vedere la gallery, guardare la versione completa dell'articolo) |
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