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Pagina 1 - La famiglia PEN si allarga
Nel mondo della fotografia digitale il formato Quattro Terzi e il suo gemello a minor tiraggio Micro Quattro Terzi potrebbero sembrare un po' estemporanei e frutto di una decisione in merito alle dimensione del sensore casuale. In realtà il formato che si pone esattamente a metà di quello pieno è ben noto in casa Olympus, uno dei marchi che ha spinto di più per la creazione del consorzio Quattro Terzi. La serie di fotocamere PEN, un vero successo negli anni '60, apparteneva alla categoria delle mezzo-formato, ossia quelle fotocamere in grado di sfruttare metà del fotogramma classico e raddoppiare il numero di pose disponibili per singolo rullino. Il passaggio dalle vecchie mezzo formato alle nuove PEN digitali con ottiche intercambiabili è quindi un passo più che naturale, che Olymus ha voluto evidenziare e sottolineare al momento della presentazione della capostipite E-P1 PEN. Al primo modello sono seguite due nuove intepretazioni, che non si sono discostate di molto dalla radice iniziale. L'ultima in serie cronologica è la E-PL1 PEN, presentata a febbraio e arrivata sul mercato italiano in occasione del Photoshow 2010.
La kermesse capitolina è stata l'occasione per vedere all'opera i primi esemplari e, soprattutto, grazie alla collaborazione del distributore italiano Polyphoto, per fare un primo giro di pista con la nuova fotocamera, con circa un'ora a disposizione per alcuni preliminari scatti. Prima di passare all'analisi della fotocamera e alla relativa galleria fotografica vi proponiamo un video in cui le responsabili della comunicazione di Polyphoto ci presentano prima la filosofia che sta alla base della nuova PEN e poi le funzionalità della fotocamera. VIDEO: Olympus E-PL1: primo contatto con la nuova PEN (per vedere il video, guardare la versione completa dell'articolo) Pagina 2 - Olympus E-PL1 PEN
Più leggera, leggermente più corta e dotata di display di poco più piccolo della capostipite della serie, la nuova PEN si indirizza verso un pubblico maggiormente amatoriale, in particolare quello in arrivo dal mondo delle compatte e degli automatismi. A questo pubblico sono dedicate anche le quattro livree che caratterizzano la nuova PEN. Le specifiche tecniche della fotocamera sono disponibili sul sito italiano del produttore. GALLERY: Olympus E-PL1: la nuova PEN (per vedere la gallery, guardare la versione completa dell'articolo) Già il design rende evidente la familiarità con il mondo delle compatte che la nuova PEN vuole trasmettere agli utenti. Tasti squadrati con scritte sovraimpresse al posto dei più eleganti tasti circolari della E-P1, joypad a 5 tasti al posto della complessa ma funzionale ghiera con joypad direzionale, mancanza della ghiera di regolazione.
Anche la posizione della ghiera dei modi, molto in evidenza e non semi-incassata come sulle prime PEN è studiata per rendere il passaggio dalla compatta alla ibrida più indolore. Rispetto alla capostipite e alla E-P2 sul posteriore a portata di pollice è ora posizionato un tasto caratterizzato da un pallino rosso che permette la registrazione diretta di video, che la fotocamera riprende a 720p, con la possibilità di utilizzare gli Art-Filter fotografici. Tra i filtri artistici abbiamo alcune new-entry che andremo ad analizzare nella galleria fotografica. La nuova fotocamera era stata accompagnata dall'annuncio di un ampliamento del parco ottiche con i due vetri M. ZUIKO DIGITAL ED 9-18mm F4.0-5.6 (18-36mm equivalenti) e M. ZUIKO DIGITAL ED 14-150mm F4.0-5.6 (28-300mm in formato 35mm), che saranno disponibili rispettivamente a fine aprile e fine maggio.
Il sensore è lo stesso delle sorelle e si tratta di un sensore Live-MOS da 12,3 megapixel in formato Quattro Terzi, assistito dal processore d'immagine rinnovato TruePic V. Un particolare è decisamente benvenuto sulla nuova PEN E-PL1: il flash integrato a scomparsa con numero guida 7. Grande assente sulle prime due uscite non poteva mancare nel corredo di serie di una fotocamera indirizzata al pubblico consumer, non certo avvezzo ad acquistare e utilizzare un accessorio come il flash esterno. Particolare già visto sulla E-P2 la porta multimediale posizionata appena dietro la slitta flash, utile per la connessione dei mirino elettronico Live View o di accessori come il microfono stereo per migliorare la qualità audio dei video. Pagina 3 - Olympus E-PL1 PEN - Primo contatto
Avendo bene in mente l'impostazione delle precedenti PEN e delle reflex Quattro Terzi di casa Olympus, prendendo in mano la E-PL1 si nota subito la diversa impostazione filosofica. La pressione del tasto centrale del joypad permette l'accesso a un menu di regolazione molto semplificato e dedicato ai profani della fotografia. Modificando parametri come luminosità, tinta, colori freddi e caldi, sfocato, l'utente meno smaliziato va ad agire inconsapevolmente su funzionalità come il bilanciamento del bianco, l'apertura, la compensazione dell'esposizione, pur senza conoscendole, ma regolandone l'effetto finale. Ai puristi della fotografia questo concetto potrà apparire orripilante, ma certamente è quel "ponte" in grado di unire il mondo delle compatte punta e scatta a quello della fotografica più evoluta. Agendo sul pulsante menu i parametri impostabili dall'utente e l'interfaccia sono gli stessi delle reflex e delle altre PEN e anzi, saltando da un menu all'altro, l'utente più profano può scoprire quali sono i parametri che si modificano per avere una foto più sfocata, dai colori più intensi oppure meno calda.
La piccola PEN ha come vocazione l'uso in completo o parziale automatismo e l'assenza delle ghiere penalizza pesantemente l'uso in manuale. La regolazione di tempi e diaframmi in quel caso passa attraverso l'uso del joypad a 4 vie, con un processo non del tutto facilmente assimilabile e comunque molto meno reattivo e intuitivo rispetto all'uso della doppia, ma anche della singola, ghiera. Il resto delle sensazioni è simile a quello delle precedenti PEN. Ingombri e peso si posizionano a metà tra il mondo compatte e reflex, nello stesso terreno battuto dalle bridge. L'obiettivo kit 14-42mm (28-84mm equivalenti) è collassabile e riesce a contenere molto gli ingombri una volta chiuso. L'uso di una focale fissa come ad esempio il 17mm f/2.8 pancake esalta ulteriormente questo aspetto. Il tempo per testare la fotocamera è stato esiguo, anche in considerazione della necessità di raccogliere in giornata tutto il materiale per news e report dalla fiera. Vi proponiamo qui sopra una serie di foto a diversi valori ISO e poi una galleria fotografica con alcune delle immagini scattate, sfruttando la vocazione per gli automatismi e i filtri artistici della fotocamera. GALLERY: Olympus E-PL1 PEN: primo contatto (per vedere la gallery, guardare la versione completa dell'articolo) |
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