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Pagina 1 - Panasonic punta sul Micro Quattro Terzi
Panasonic da tempo adotta una strategia molto gradita a noi giornalisti: fa seguire l'annuncio dei nuovi prodotti fotografici con un press briefing approfondito, accompagnato dalla possibilità di provare sul campo le nuove macchine, anche se dotate di aggiornamenti software ancora acerbi e definite sample-preproduzione. Questo permette in ogni caso di poter avere delle prime impressioni sui prodotti, da prendere naturalmente con le pinze in alcuni frangenti, subito a ridosso del lancio, senza dover attendere i mesi che invece altri produttori fanno attendere prima di poter provare le versioni definitive. È una scelta per alcuni versi coraggiosa, ma mostra anche la sicurezza nei propri mezzi del produttore nipponico, che a dispetto della presenza diretta del marchio sul mercato, abbastanza recente, ha una lunga storia alle spalle nella produzione di macchine fotografiche, in particolare in ambito compatte, tra cui figura anche la produzione OEM di fotocamere compatte Canon.
Dopo aver puntato in ambito reflex sul formato Quattro Terzi, Panasonic è stata la prima a spingere, seguita a ruota da Olympus, sul formato Micro Quattro Terzi, che mantine le ottiche intercambiabili, ma elimina specchio e mirino ottico, per risparmiare spazio e grammi. Quello delle fotocamere ibride è un settore in cui Panasonic crede molto e con le ultime novità arriva ormai a 5 il computo dei modelli in formato Micro Quattro Terzi. Dopo la capostipite G1, seguita dopo qualche mese dalla GH1, con capacità di registrazione di filmati Full-HD, Panasonic ha introdotto, sull'onda del successo della Olympus PEN, la sua ibrida compatta GF1 e ora torna a un design simil-reflex con le due sorelle Lumix G2 e G10.
Eredi della Lumix G1, le due fotocamere sono molto simili e si differenziamo per piccoli, ma significativi particolari. Come potete leggere nella news dedicata all'annuncio dei due modelli condividono sensore Live MOS da 12,1 megapixel e processore d'immagine Venus Engine HD II, ma si differenziano per la mancanza del display orientabile e touchscreen sulla G10 e sulla ridotta risoluzione del mirino elettronico di quest'ultima. Prima di passare all'analisi delle foto e alla galleria fotografica vi riproponiamo il video con le nostre prime impressioni sulle due nuove macchine fotografiche, girato a caldo appena tornati in ufficio dopo il press briefing, video girato completamente con una Lumix G2. VIDEO: Panasonic Lumix G2 e G10: le nostre prime impressioni (per vedere il video, guardare la versione completa dell'articolo) Pagina 2 - Panasonic Lumix G2 e G10
Come dicevamo nel video le dimensioni reali delle due fotocamere sono più grandi di quelle che ci si aspetterebbe consultando le foto in rete. Il corpo macchina è simile nelle dimensioni e nel peso a quello delle reflex entry-level, con una forte differenza solo nello spessore, essendo il tiraggio del formato Micro Quattro Terzi particolarmente ridotto. Con gli obiettivi montati le cose cambiano, in quanto le lenti studiate per il sistema MFT (Micro Four Thirds) beneficiano, oltre che della costruzione telecentrica tipica del formato 4/3, del tiraggio ridotto, racchiudendo zoom standard e telezoom in barilotti piccoli e leggeri.
Tramite adattatori è poi possibile utilizzare le lenti del consorzio Quattro Terzi e del sistema Leica M (naturalmente queste ultime solo con messa a fuoco manuale), ma in questo caso gli ingombri aumentano. Anche a mente fredda uno dei particolari che più abbiamo apprezzato è la presenza sul corpo di un ampio numero di ghiere per la regolazione veloce di tipo di messa a fuoco, modalità di scatto, modo d'uso, tipo di lettura esposimetrica. Questa dotazione è degna di fotocamere di fascia professionale ed è particolarmente gradita ai fotoamatori più esperti.
Una serie di pulsanti da poi accesso a scorciatoie a regolazioni quali ISO, modi pellicola, bilanciamento del bianco. Tutte le regolazioni sono poi accessibili direttamente da display tramite il tasto Quick Menu e, nel caso della G2, anche tramite touchscreen toccandone le icone direttamente sul display. Il supporto touchscreen della G2 è utilizzabile anche per scattare selezionando direttamente sul display il punto di fuoco desiderato. In modalità tracking si sceglie con il dito il soggetto da inseguire e la macchina aggancia ad esso il punto di fuoco, con risultati apprezzabili; in modalità touch shutter invece la macchina fa la doppia operazione di messa a fuoco del punto selezionato e di scatto della foto.
Sulla spalla Panasonic ha integrato il pulsante retro illuminato "iA" per l'attivazione della tecnologia Intelligent Auto, che attiva automaticamente il riconoscimento della scena e sceglie le funzioni avanzate più adatte tra Face Detection, Focus Tracking, Auto ISO, stabilizzazione d'immagine Mega O.I.S., Intelligent Exposure. Quest'ultima tecnologia è pensata per permettere ai meno esperti di scattare in pieni automatismi, senza doversi preoccupare di gestire il bilanciamento di luci e ombre. Tutte le funzioni sono accessibili anche nelle altre modalità di scatto e attivabili via Quick Menu.
Tramite esso o attraverso la scorciatoia dedicata (il pulsante sinistro del
joypad) è possibile impostare i diversi profili colore e effetti pellicola, che
risultano già visibili in preview e utilizzabili anche in ambito video. Meno
spinti (almeno in questa versione firmware pre-produzione) di quelli già visti,
ad esempio sulla GF1, permettono di dare un diverso timbro fotografico alle
immagini e risultano molto utili soprattutto in ambito video, settore dove la
post produzione non è ancora così diffusa come invece lo è in ambito
fotografico. Pagina 3 - Panasonic Lumix G2: i primi scatti
Abbiamo utilizzato la nuova Lumix G2 fin dall'inizio del press briefing, filmando e scattando immagini della conferenza per cominciare a prendere confidenza con il mezzo. Alternando le diverse modalità manuali, semiautomatiche e completamente automatiche (come nella modlità Intelligent Auto) abbiamo cominciato a scattare interni e particolari, per poi passare all'esterno dove la bella giornata di sole ha permesso di allestire un set fotografico in stile anni '60 (pare essere un must per questo tipo di fotocamere, come dimostra anche la nostra anteprima berlinese della Olympus PEN). In esterna abbiamo messo alla prova la macchina con foto e video, giocando con le impostazioni e utilizzando in qualche caso anche il tasto iA, per vedere il comportamento della macchina in modalità automatica. L'apprendistato è molto veloce, sebbene le impostazioni possibili siano davvero tante, anche grazie ai comandi diretti e, nel caso della Lumix G2, del supporto touchscreen. Allineandosi con le altre fotocamere della famiglia e con la diretta concorrenza, le due Lumix offrono filtri creativi a portata di mano, per ricreare particolari effetti direttamente in JPEG senza passare dalla post produzione su PC. Qui sotto due esempi degli stessi soggetti ripresi con il filtro Smooth e con quello Vibrant. Il filtri sono disponibili anche nella modalità bianco&nero e si adattano perfettamente a uno dei tanti target di pubblico di queste fotocamere Micro Quattro Terzi, quella fascia di utenti appassionati della fotografia a pellicola, anche in bianco e nero, abituati ad ottenere particolari tonalità e forza dei colori in base al supporto scelto. Qui sotto un soggetto ripreso con alcuni degli stili disponibili:
La fotocamera offre un tasto rapido per l'avvio della registrazione video leggermente arretrato rispetto al comando di scatto; la macchina inizia la ripresa con gli stessi preset in uso per le fotografie e permette lo scatto di fotografie a risoluzione ridotta pari a quella dei video (in pratica è la memorizzazione istantanea di singoli fotogrammi). Qui sotto un esempio dei risultati ottenibili: La funzione può risultare comoda per fissare alcuni momenti dei video, senza interrompere la ripresa, ma non permette certo di ricavare scatti alla massima qualità; in ogni caso, soprattutto riducendo la risoluzione delle foto a dimensioni tipiche web gli scatti risultano equilibrati e pienamente utilizzabili Pagina 4 - Panasonic Lumix G2: i primi scatti - parte seconda
Vi proponiamo due serie di scatti di soggetti uguali effettuati ai diversi valori di ISO. Ci teniamo a sottolineare come però questo tipo di scatti va preso particolarmente con le pinze: il firmware delle fotocamere in uso era fermo alla prima di otto versioni previste prima dell'arrivo nei negozi. È logico che il comportamento ad alti ISO e l'algoritmo di riduzione del rumore siano fortemente influenzati dal firmware acerbo e ogni giudizio va rimandato all'analisi degli scatti delle versioni che verranno proposte in commercio con software definitivo. La prima serie vede protagonista un soggetto in esterna (cliccando sulla miniatura è possibile accedere alla foto originale a risoluzione piena):
Il discorso appena fatto è evidente soprattutto al valore massimo di 6400 ISO dove i pixel ponte e gli artefatti JPEG rovinano irrimediabilmente i particolari delle foto. Per completezza vi proponiamo anche una serie simile ripresa in interna, in condizioni di bassa luce:
In tutti i casi affidiamo i risultati alle immagini JPEG in arrivo dalla macchina: le riprese sono avvenute in modalità RAW+JPEG, ma non essendo ancora la fotocamera in commercio il plug-in Adobe Camera RAW non è ancora aggiornato e in grado di gestire i file grezzi in uscita dalla fotocamera. Qui sotto vi proponiamo ulteriori esempi di scatti in effettuati in interna:
In generale la macchina permette di ottenere facilmente buoni scatti anche in condizioni di bassa illuminazione, in questo frangente il sistema di stabilizzazione Mega O.I.S. integrato negli obiettivi risulta efficace e permette di andare tranquillamente qualche stop oltre il tempo di sicurezza teorico. Pagina 5 - Galleria e conclusioni Ha senso spendere 700 o più euro per una fotocamera grossa come una bridge/reflex-economica con un sensore che è il più piccolo tra quelli in circolazione su formati ibridi e reflex? È questa la domanda che in molti si pongono: naturalmente non può esserci una risposta univoca, ma essa dipende fortemente dalle esigenze e dalle abitudini di ciascuno. Qui sotto vi proponiamo ad esempio uno scatto effettuato a tutta apertura con l'obiettivo 14-140mm, che si caratterizza per ingombri particolarmente ridotti e che rende la configurazione corpo+vetro di poco più grande di una bridge. Nonostante non sia un campione di luminosità alla focale massima (F5,8) la resa è buona e lo sfocato sul fondo difficilmente ottenibile con una compatta.
Chi è alla ricerca della flessibilità, considerata da alcuni solo una scomodità, delle ottiche intercambiabili e vuole anche la massima leggerezza certamente trova in queste ibride un compromesso valido, anche se al momento un po' costoso. Chi obietta che le reflex entry level pesano poco di più e costano in alcuni casi molto meno ha ragione solo in parte: considerando peso e ingombri del sistema corpo+ottica, quest'ultima magari con caratteristiche a scelta tra forte estensione zoom, focale particolamente corta o luminosità di riferimento, le ibride hanno una marcia in più.
La resa fotografica è paragonabile (se non in alcuni casi migliore) alle reflex del consorzio Quattro Terzi, forse le fotocamere che a questo punto risentono maggiormente della concorrenza di queste agguerrite sorelline prive di mirino e specchio, e quindi si pone pienamente della media del settore. Staremo a vedere le versioni definitive delle due nuove Lumix G2 e G10 quali ulteriori carte avranno da scoprire. Al momento possono essere dati come certi l'elevata ergonomia, anche grazie alla presenza di molti pulsanti e ghiere che fanno da scorciatoia per i comandi più utilizzati, e le azzeccate scelte stilistiche. La presenza del touchscreen è una marcia in più per tutti quelli che fanno fatica ad orientarsi in menu e impostazioni e trovano comodo modificare il preset voluto direttamente dal display con un tocco, ma soprattutto nella fase di revisione delle foto, dover poter navigare negli scatti ingranditi in modo veloce e intuitivo con le dita è un bel passo avanti dal punto di vista dell'interfaccia. In conclusione vi proponiamo la galleria completa e selezionata degli scatti effettuati nel pomeriggio di presentazione: si tratta di una galleria alleggerita in peso e dimensioni delle immagini, navigabile in modo semplice anche da chi è in possesso di PC non di ultima generazione: |
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