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Leica Premiere Event: M9, X1 e S2 in anteprima
Leica Premiere Event: M9, X1 e S2 in anteprima
Matteo Cervo - 15 Settembre 2009
“Leica ha presentato in contemporanea mondiale i nuovi modelli di fotocamere a telemetro, reflex e compatta, scopriamole insieme con qualche scatto di anteprima”
Pagina 1 - Introduzione

La data non è stata casuale, 9-9-2009 un numero ricorrente che Leica ha tenuto a sottolineare come momento storico della casa tedesca. La presentazione avvenuta in contemporanea nelle principali città mondiali come Milano, Tokyo, Budapest, New York, Londra ha segnato il ritorno ufficiale di Leica al formato nativo che ha dato l'impronta alla fotografia 35 mm.

Leica II, uno dei primi modelli

Leica M9 non rappresenta infatti solo una nuova fotocamera digitale che si aggiunge alla serie M ma ripropone finalmente un sensore full frame 24x36 mm ad equipaggiare la nota fotocamera a telemetro. La storia ci insegna che la nascita di fotocamere compatte avviene nei primi del '900 ad opera di Oskar Barnack.

Oskar Barnack

Barnack è un tecnico specializzato in ottica che lavorava per le industrie Leitz, produttori di microscopi scientifici, nella Germania del 1913. A quel tempo le fotocamere erano pesanti dorsi di legno che necessitavano di ingombranti cavalletti. Partendo da un progetto di cinepresa cui stava lavorando per Leitz, Barnack adattò l'otturatore della cinepresa ad un sistema meccanico capace di caricare fotogramma per fotogramma, la stessa pellicola cinematografica disposta orizzontalmente mentre nel contempo veniva ricaricato anche il meccanismo dell'otturatore.

Il tutto venne montato all'interno di una piccola scatola di metallo dando vita alla prima fotocamera 24x36 mm. Grazie alla portabilità del sistema Barnack immortalò l'alluvione di Wetzlar e la mobilitazioni del 1914. La guerra non diede spazio alla produzione di serie ma a partire dal 1923 Leitz decise che l'industria poteva convertirsi ed iniziò la produzione e l'assemblaggio manuale dei primi modelli. Tutt'oggi i 1300 pezzi che formano una Leica M9 sono montati a mano in circa 7 ore di lavoro.

Leica nel tempo è divenuta non solo simbolo della fotografia e del fotogiornalismo ma nicchia di mercato che raccoglie attorno a se amatori, collezionisti e fotografi accumunati più dalla filosofia, dall'idea che dalla tecnica. Riportiamo uno stralcio del discorso di apertura che Rudi Spiller CEO di Leica, ha rivolto ai presenti durante la presentazione in contemporanea mondiale:

"Un obiettivo che può essere utilizzato a lume di candela, senza flash. Non è possibile - ci dicono - la barriera ottica è insuperabile." Non è così. questo è il 50 mm F/.95 Noctilux. Una incredibile opera di ingegneria: il primo obiettivo al mondo superiore a F/1.0 per una fotocamera 35 mm.

Noi utilizziamo i migliori materiali per ciascun componente e per ognuna delle nostre fotocamere. La nostra gamma ammiraglia  di fotocamere a telemetro serie M utilizza oltre 1300 parti! Ogni fotocamera è assemblata a mano e richiede oltre sette ore di lavoro per essere completata. Noi non siamo interessati a produrre fotocamere con una macchina che ne stampa 100.000 pezzi al mese.

Noi vogliamo creare strumenti fotografici. Come il miglior pennello per una artista o la livella di un muratore. Sia i professionisti che i principianti hanno una intesa immediata con una fotocamera Leica. Il valore di un prodotto Leica è tangibile - l'esperienza è personale. È come usare un coltello da cucina ben affilato ed equilibrato; uno dice "Ah, questo è proprio come deve essere."

Questa è una tra le tante citazioni ricche di poesia cui potremmo attingere dal discorso di Spiller, parole che fanno trasparire l'amore e la passione fotografica ma non tralasciano di fare riferimenti al mondo del mercato reale. Già perché Leica costa e costa cara, a partire dal modello che è stato definito per principianti, la Leica X1, passando per la full frame Leica M9 fino alla medio formato Leica S2.

VIDEO: Leica con M9 torna al formato che porta il suo nome
(per vedere il video, guardare la versione completa dell'articolo)

La qualità della casa non è mai stata messa in discussione e ovviamente ci si aspettano grandi performance da tutti i modelli. Durante questa anteprima scopriamo le caratteristiche principali di ognuna di queste fotocamere proponendovi anche alcuni scatti di anteprima quando è stato possibile eseguirli.

Pagina 2 - Leica X1

Leica X1 nasce come fotocamera digitale compatta dedicata al principiante, dove per principiante si intende il nuovo appassionato Leica poichè la fotocamera offre a tutti gli effetti il pieno controllo manuale delle impostazioni di scatto. Esternamente si presenta con delle linee che ricordano la serie M: corpo in metallo e rivestimento in pelle.

Il profilo frontale è pulito e viene occupato solo dall'obiettivo fisso: un Leica Elmarit da 24 mm F/2,8 ASPH. Il dorso della fotocamera è occupato da un display lcd da 2,7" e 230.000 punti a copertura integrale che occupa quasi interamente la parte posteriore. Pochi pulsanti disposti sul bordo sinistro danno accesso al menu e alle più frequenti funzioni che necessitano di modifica come bilanciamento del bianco, sensibilità ISO e modalità esposimetrica.

Sul bordo destro l'impugnatura è libera ed il pollice può accedere liberamente alla ghiera di regolazione della messa a fuoco manuale. La spalla della fotocamera  riporta la slitta a contatto caldo per il flash esterno, la ghiera di regolazione dei tempi di scatto e dell'apertura di diaframma. Il pulsante di scatto è contenuto all'interno di una ghiera di selezione a quattro posizione che permette anche l'accensione spegnimento dell'apparecchio.

La parte sinistra della spalla è occupata da una sorta di grosso bottone circolare, è in realtà il flash integrato a scomparsa che permette di eseguire sia il fill in in alta sincronia che la sincronizzazione sulla seconda tendina.

Il termine compatta possiamo utilizzarlo per dare una definizione di massima della fotocamera e dare un idea delle sue dimensioni poichè sotto il guscio in metallo troviamo un sensore APS-C da 12,2 Mp capace di tenere testa alle fotocamere reflex. Già sotto questo aspetto si nota come Leica non abbia prodotto una "solita compatta", oltre tutto bisogna sottolineare come la progettazione della X1 sia ruotata attorno alla sinergia ottica-sensore in modo da ridurre l'intervento correttivo del software di demosaicing.

Grazie al sensore APS-Compact il rapporto di ingrandimento dell'immagine è di 1,5x portando la focale equivalente a 36 mm, scelta dettata dalla tradizione che vuole tale ottica come ideale per il reportage e il ritratto ambientato. Le immagini sono registrabili sia in formato Jpeg che in Raw DNG.

Tradizione non significa vecchio, Leica X1 oltre alla modalità manuale può lavorare in completo automatismo sia dal punto di vista esposimetrico che dell'autofocus. Sono infatti disponibili diverse modalità di messa a fuoco a un punto, un punto ad alta velocità, 11 punti, 11 punti ad alta velocità, spot oppure face detection. Leica X1 sarà commercializzata ad un prezzo non confermato superiore ai 1500 euro.

Nella tabella seguente riportiamo le principali caratteristiche come specificate dal produttore:

Modello Leica X1
Obiettivo Leica Elmarit 24 mm F/2,8 ASPH
Apertura massima / minima F/2,8-F/16
Minima distanza di messa a fuoco 30 cm
Modalità AF 1 punto,1 punto alta velocità, 11 punti, 11 punti alta velocità,spot,rilevamento volto
Illuminatore ausiliario AF Si
Sensore immagine CMOS APS-C da 12,2 Mp effettivi
Sensibilità ISO Auto-100,200,400,800,1600,3200
Bilanciamento del bianco Auto,Alogena,diurno,flash,nuvoloso,ombra,Manuale1, Manuale2
Esposizione Programmata automatica, automatica con priorità al diaframma, automatica con priorità al tempo,manuale
Compensazione esposizione passi da 1/3 EV all'interno di -3EV a +3 EV
Auto bracketing passi da 1/3 a 3EV, 3 fotogrammi
Esposimetro intelligente multiplo,prevalenza al centro,spot
Tempi di posa 4 s - 1/2000 s ; autoscatto a 2 s, 12 s
Film mode Standard,saturo,naturale,BN naturale, BN alto contrasto
Formati di registrazione JPEG, DNG in rapporto 3:2
Dimensione immagini 4272x2586

3264x2160

2144x1424

1632x1080

Qualità immagine Jpeg super fine/ Jpeg fine/DNG + Jpeg super fine/ DNG + Jpeg fine
Filmati No
Raffica 3 fps per 6 immagini consecutive (raw +jpeg fine)
Memoria 50 MB di memoria interna, slot compatibile SD/SDHC
Flash incorporato Auto, auto + riduzione occhi rossi,attivato,disattivato,sincronizzazione lenta, impostabile sulla prima o sulla seconda tendina
Slitta a contatto caldo Si, compatibile con SF24D,SF58
Interfaccia Uscita HDMI,USB 2.0
Alimentazione Batteria Li-Ion dedicata
Dimensioni 59.5x108.7x27.1 mm
Peso 286 g
Software in dotazione Adobe Photoshop Lightroom
Pagina 3 - Leica M9

Se la X1 è stato un modello inaspettato, la Leica M9 era già realtà qualche settimana prima della sua apparizione ufficiale anche se lo stesso distributore Polyphoto ha ricevuto i primi sample poche ore prima della conferenza. La vera novità la troviamo nel cuore della fotocamera: un sensore full frame che torna alle origini del formato Leica (anche se l'invenzione della pellicola 35 mm è da attribuire al lavoro congiunto di Kodak ed Thomas Alva Edison).

Sensore rinnovato significa anche dover riprogettare dimensioni tiraggi e otturatore, ecco che la M9 non risulta solamente l'evoluzione del modello precedente ma prende forma come fotocamera a sé stante. Il sensore adottato è un CCD da 18 Mp che gode di un filtro completamente riprogettato per evitare infiltrazioni di raggi infrarossi cui il CCD è particolarmente sensibile. Il sistema è stato sviluppato appositamente da Kodak sulla base della massima risolvenza offerta dagli obiettivi serie M.

Questo aspetto risulta particolarmente evidente analizzando la disposizione delle microlenti del sensore. Proprio per adattarsi alla struttura ottica degli obiettivi serie M, le microlenti sono disposte progressivamente verso il centro dell'immagine riuscendo a catturare e concentrare anche i raggi più inclinati prevenendo così la vignettatura. La fotocamera riconosce il vetro montato attraverso una codifica a 6 bit.

Una ulteriore nota tecnica vede l'assenza del filtro anti moirè, che taglierebbe altrimenti i dettagli più fini dell'immagine. Leica M9 conserva il mirino a telemetro, elemento che caratterizza la serie M. Grazie al selettore di campo immagine è possibile valutare la composizione attraverso diverse lunghezze focali pur mantenendo lo stesso obiettivo montato. Attraverso 6 cornici luminose vengono mostrati gli effettivi bordi immagine.

Rinnovato anche l'otturatore, costituito da tendine metalliche controllate da microprocessore per raggiungere tempi di 1/4000 di secondo, il tempo di sincronizzazione flash si attesta a 1/180 di secondo. La slitta flash della Leica M9 è compatibile con la misurazione M-TTL. Grazie al pre lampo è possibile adottare il sistema Auto Slow Sync che consente di lavorare in priorità dei diaframmi bilanciando al meglio la luce ambiente di sfondo con l'illuminazione flash del soggetto in primo piano in modo da raggiungere un equilibrio ottimale.

Leica M9 registra immagini su scheda SD/SDHC che viene contenuta nell'apposito alloggiamento sotto il fondello. Fondello e calotta superiore sono ricavati dal pieno di blocchi di ottone e garantiscono massima affidabilità meccanica e strutturale del corpo macchina, il cui scheletro è realizzato in lega di magnesio. La fotocamera non è tropicalizzata ma la particolare chiusura del fondello e le guarnizioni di protezione di batteria e scheda di memoria assicurano protezione contro polvere ed umidità.

La pulizia del sensore è possibile direttamente da parte dell'utente in maniera manuale: l'otturatore viene aperto e lascia scoperto il sensore sottostante. Le ottiche prodotte a partire dal 1954 sono quasi tutte compatibili con la Leica M9. Il prezzo del solo corpo macchina non ancora ufficiale si attesterà attorno ai 4500 - 5000 euro.

Modello Leica M9
Tipologia Fotocamera digitale compatta con sistema a telemetro ed ottiche intercambiabili
Baionetta Baionetta Leica M con sensore ottico per identificazione obiettivi dotati di codifica a 6 bit
Sensore immagine CCD 23,9 x 35,8 mm da 18,5 Mp
Formati file DNG compresso e non compresso, Jpeg su due livelli di compressione
Spazio colore Adobe RGB, sRGB
Bilanciamento del bianco Auto,Manuale, 7 valori preimpostati
Supporto di memoria SD/SDHC
Esposimetro Misurazione TTL con prevalenza al centro e diaframma all'apertura di lavoro
Mirino Mirino a telemetro con compensazione automatica della parallasse
Regolazione diottrica Regolazione di fabbrica su -0,5 diottrie, disponibili lenti di correzione da -3 a +3 diottrie, opzionali
Corrispondenza tra mirino e immagine effettiva Alla distanza di messa a fuoco di un metro, le dimensioni della cornice luminosa corrispondono con precisione a quelle del sensore 23,9x35,8 mm. Con messa a fuoco all'infinito e in base alla lunghezza focale, il sensore copre da circa il 7,3% (28 mm) al 18% (135 mm) in più rispetto a quanto mostrato in cornice. Si ottiene il contrario se la distanza di messa a fuoco è inferiore a un metro.
Tempi di posa 32 s - 1/4000 s ; autoscatto a 2 s, 12 s
Dimensione immagini 4272x2586

3264x2160

2144x1424

1632x1080

Qualità immagine Jpeg super fine/ Jpeg fine/DNG + Jpeg super fine/ DNG + Jpeg fine
Filmati No
Raffica 2 fps per 8 immagini consecutive
Display Monitor TFT da 2,2" da 230.000 p
Slitta a contatto caldo Si, compatibile con SF24D,SF58
Interfaccia Mini USB 2.0
Alimentazione Batteria Li-Ion dedicata 1900 mAh
Dimensioni 139x80x37 mm
Peso 585 g batteria inclusa
Software in dotazione Adobe Photoshop Lightroom
Pagina 4 - Leica S2

In ultimo presentiamo la reflex medio formato che aveva fatto la propria apparizione un anno fa al Photokina in versione sample e che oggi è una realtà. Stiamo parlando della Leica S2: corpo dalle dimensioni generosi e peso comparabile con una reflex professionale, contiene al suo interno un sensore CCD da 37,5 Mp sviluppato su di una superficie sensibile di 30x45 mm. Circa il 60% in più rispetto ad un sensore full frame 35 mm.

L'idea alla base della S2 è fornire ai professionisti una fotocamera medio formato altamente performante dal punto di vista della comodità di impiego, velocità AF, semplicità e robustezza. Per raggiungere questo scopo non si può fare riferimento unicamente al corpo macchina, bisogna piuttosto parlare di sistema S. A partire dal sensore progettato e costruito da Kodak, fino ad arrivare alle ottiche serie S: vetri sviluppati e prodotti per lavorare appositamente con la Leica S2.

Il corpo di dimensioni ridotte rispetto ad un dorso digitale rende la S2 una medio formato dedicata alle riprese in esterno, il corpo tropicalizzato e gli obiettivi con autofocus veloce permettono grande libertà compreso l'uso senza cavalletto grazie ai pesi contenuti. Lo scatto a raffica arriva a 1,5 fps e la fotocamera è in grado di registrare contemporaneamente il file Jpeg su scheda SD/SDHC e il file Raw su scheda CF.

L'operazione di demosaicing avviene grazie al doppio processore "Maestro" che consente di ridurre i tempi di elaborazione e poter adottare questo duplice sistema di salvataggio. Grazie al software Leica Image Shuttle è possibile comandare la fotocamera direttamente da computer e salvare i file su hard disk.

Leica S2 sfrutta un otturatore a tendine metalliche con scorrimento lungo il piano focale capace di raggiungere tempi di scatto di 1/4000 s. In aggiunta alcuni obiettivi possiedono un otturatore centrale integrato che permette tempi di syncro flash che raggiungono 1/500 s. Il passaggio da otturatore a scorrimento ad otturatore centrale avviene tramite una levetta sul corpo macchina. Il comunicato stampa Leica riporta anche che la gestione elettronica dell'otturatore centrale è in corso di brevetto.

Gli obiettivi di riferimento del sistema S sono il Leica Summarit-S 70 mm F/2,5 ASPH e il tele Leica APO-TELE-ELAR-S 180 mm F/3,5. Inoltre per la fine del 2009 entreranno in corredo un vetro macro, il Leica APO-MACRO-Summarit-S 120 mm F/2,5 e un obiettivo grandangolare Leica Summarit-S 35 mm F/2,5 ASPH. Il prezzo del solo corpo macchina dovrebbe attestarsi attorno ai 16.000 euro.

Modello Leica S2
Tipologia Fotocamera reflex digitale ad ottiche intercambiabili
Baionetta Baionetta Leica S
Sensore immagine CCD Kodak a basso rumore  45x30 mm da 37,5 Mp a 16 bit
Sensibilità da ISO 80 a 1250 ISO
Supporto di memoria Doppio slot SD/SDHC, CF
Monitor LCD TFT da 3" con 460.000 punti, 16 milioni di colori
Connessioni USB 2.0, HDMI, telecomando,presa sincro X, SCA3002
Misurazione esposimetrica multizona a 5 campi, integrale con prevalenza al centro, spot al 3,5%
Modalità esposimetriche Program, priorità tempi, priorità diaframmi, manuale assistita
Formati di registrazione JPEG, DNG in rapporto 3:2
Filmati No
Raffica 1,5 fps per 8 immagini consecutive
Slitta a contatto caldo Si, compatibile con SF58 e qualsiasi accessorio interfacciabile con SCA3002
Alimentazione Batteria Li-Ion dedicata
Dimensioni 160x120x80 mm
Peso 1410 g batteria inclusa
Software in dotazione Adobe Photoshop Lightroom, Leica Image Shuttle.

Immagini di esempio scattate con Leica S2 beta, per ragioni legate alla privacy i volti delle persone in primo piano sono stati coperti, non sono state eseguite ulteriori manipolazioni, (le immagini in alta risoluzione non vengono caricate dal browser Chrome):

1/1500 s @ F/2,5 ISO160 1/3000 s @ F/2,5 ISO 160 1/500 s @ F/2,5 ISO 160
   
  1/360 s @ F/2,5 ISO 160  
Pagina 5 - Conclusioni e gallery

Leica ha scelto di fare le cose in grande durante questo evento in contemporanea mondiale: giornalisti, fotografi, tecnici di laboratorio, distributori, amici appassionati; tutto il mondo che ruota attorno alla fotografia era presente per visionare i nuovi prodotti dal "bollino rosso". Fotocamere come la S2 non hanno rappresentato una novità dell'ultima ora ma hanno stimolato la curiosità dei molti fotografi professionisti che hanno potuto analizzare menu e prendere manualità con una medio formato dall'ergonomia insolita per il settore.

Leica M9 rappresenta una vera conquista sia dal punto di vista storico che tecnico. La tradizione viene recuperata con il formato nativo che ha contraddistinto la fotografia dei grandi maestri come Bresson, Capa, Taro ecc. Tecnicamente il passo avanti è notevole e segna il giro di boa dei sensori full frame oramai entrati pienamente nella produzione di fotocamere digitali di diversa vocazione. Il guadagno qualitativo che ne deriva sposterà sempre più il mercato verso una ricerca di dettaglio e sfumature colore che ci auguriamo si possa allargare abbassando i prezzi delle future fotocamere.

Vorremmo sottolineare anche la Leica X1 come prodotto innovativo, una compatta che punta dritto alla qualità immagine a partire dal sensore formato APS-C. Basta pensare alle dimensioni dell'ordine delle frazioni di pollice cui siamo abituati su una qualsiasi compatta per comprendere quale valore abbia la scelta effettuata da Leica.

Ovviamente queste sono tutte considerazioni eseguite a caldo senza un effettivo riscontro dato dalle recensioni delle fotocamere in questione. Dopo averle avute in mano per qualche minuto possiamo però affermare che la sensazione di solidità è palpabile e la lettura delle ombre sugli schermi lcd dei diversi modelli lascia intendere prestazioni di alto livello. L'altro lato della medaglia è che questo lavoro di ricerca qualitativa costa molto caro e non si rivolge ad un pubblico allargato ma ad una nicchia di appassionati che cercano un certo tipo di fotografia e sono disposti ad investire in determinati sistemi.

Che l'esperienza Leica sia il presagio di una divisione più generale del mercato tra un pubblico spiccatamente consumer e un pubblico più votato al settore professionale o di amatore evoluto? Forse è presto per dirlo o forse ci si lascia influenzare da una tradizione che ha saputo tenere testa alle innovazioni tecnologiche degli ultimi decenni.

 
GALLERY: Leica Premiere Event
(per vedere la gallery, guardare la versione completa dell'articolo)