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Pagina 1 - La serie Lumix FZ torna alle radici
Una delle novità più interessanti presentate da Panasonic al Lumix Digital Imaging Seminar 2012 di Budapest è sicuramente la superzoom Panasonic Lumix FZ200 . Il produttore nipponico ha voluto sottolineare come questa fotocamera rappresenti il vero ritorno della serie FZ, capace di grandi successi agli albori del marchio Lumix, ma che ha visto negli anni perdere per strada alcuni dei valori fondamentali. Negli anni dal 2002 al 2004 la serie Lumix FZ aveva puntato su corpi compatti, zoom di buona escursione, ma soprattutto sull'apertura costante lungo tutta l'escursione focale, una caratteristica che aveva permesso ai modelli del produttore giapponese di crearsi una nicchia di appassionati abbastanza popolata.
Alcuni modelli successivi avevano puntato più sulla lunghezza dello zoom che sull'effettiva luminosità dell'ottica, ricadendo nella massa delle bridge. Ora Panasonic cerca fare la sintesi perfetta e con Lumix FZ200 offre ottica LEICA DC con escursione zoom 24x a partire alla focale minima grandangolare di 25mm, con focale massima pari a 600mm, il tutto condito dall'apertura costante F2.8. Per quanto riguarda l'elemento sensibile alla luce Panasonic ha optato per un sensore MOS da 12 megapixel, senza quindi spingere troppo, giustamente a nostro avviso, sulla risoluzione, tema troppo sopravvalutato nel mondo della fotografia digitale. Abbiamo passato qualche ora in compagnia di Panasonic Lumix FZ200, ecco la cronaca del nostro primo contatto. Pagina 2 - Apertura costante, stabilizzatore efficace
In questi ultimi anni le bridge superzoom si sono guadagnate una nomea non proprio positiva: spesso per raggiungere dati di grido da scrivere sulle confezioni i produttori di sono affidati a soluzioni troppo estreme, con il risultato di avere prodotti caratterizzati da materiali di bassa qualità e dotati di ottiche di lunga gittata, ma difficilmente utilizzabili in condizioni reali a causa della poca luminosità all'estremità più lunga. Panasonic Lumix FZ200 prova a scrollarsi di dosso tale nomea: già la prima sensazione al momento in cui la si impugna è buona e i materiali utilizzati sembrano di qualità. L'ottica è ben ferma e non da adito a giochi o movimenti anche scuotendo in modo vigoroso la fotocamera. Le dimensioni sono compatte, ma più simili a quelle di una mirrorless simil-reflex con ottica zoom montata, il peso si attesta a 588 grammi.. La lente frontale cattura subito lo sguardo e rende evidente il lavoro fatto da Panasonic e Leica per ottenere l'apertura costante F2.8 lungo tutta l'escursione focale. Il fatto di avere un 600mm F2.8 da borsello è certamente uno dei punti di forza di questa fotocamera, che si pone a un livello ben più alto del resto della concorrenza superzoom. L'elevata apertura permette l'utilizzo della focale massima anche in condizioni non ottimale: in più lo stabilizzatore Power O.I.S. dimostra di essere molto efficace, aumentando la gamma di situazioni in cui si può spingere al massimo lo zoom senza timore di incappare nel mosso. GALLERY: Panasonic Lumix FZ200: apertura costante F2.8 fino a 600mm (per vedere la gallery, guardare la versione completa dell'articolo) Lo zoom è caratterizzato da un comando che rispetta la 'Par Condicio' tra destri e mancini: il commutatore per estendere l'ottica è infatti ridondato, trovandosi posizionato concentrico al pulsante di scatto oppure sul lato sinistro del barilotto dell'ottica, accanto al selettore del tipo di messa a fuoco e al pulsante di messa a fuoco rapida, utilizzabile ad esempio per far venire in aiuto la macchina quando la messa a fuoco manuale diventa troppo complicata. Sul retro la macchina offre una ghiera cliccabile per la regolazione dei parametri di scatto e, disseminati per il corpo macchina, diversi pulsanti che fungono da scorciatoia per accedere a molti dei parametri più importanti. La revisione degli scatti e il puntamento possono avvenire sia utilizzando il display orientabile da 3" e 461.000 punti, sia il mirino elettronico da 1.312.000 punti. Quest'ultimo è un elemento di buona qualità, degno del blasone della macchina: un difetto che in molti abbiamo notato è però la mancanza del sensore di prossimità sul mirino (per la commutazione automatica display/oculare quando si avvicina l'occhio al mirino): lo switch tra monitor e mirino va effettuato manualmente agendo sul pulsante a sinistra di quest'ultimo. Si tratta di una caduta di stile a nostro modo di vedere evitabile: certo integrare un sensore di prossimità avrebbe richiesto soldi e spazio, ma avrebbe reso l'utilizzo della macchina molto più fluido e naturale. Pagina 3 - Prova sul campo Sul campo la nuova Panasonic Lumix FZ200 ha dimostrato di sapere sfatare diversi dei pregiudizi che solitamente accompagnano il nostro approccio alle bridge superzoom. La macchina offre un buon grandangolo alla focale minima (25mm equivalenti) permettendo di scattare panorami, foto di gruppo e interni con buona facilità: in particolare negli interni la luminosità dell'ottica torna molto utile e mette Lumix FZ200 un passo avanti alla concorrenza.
La raffica a 12 fps a piena risoluzione può essere utilizzata dalla macchina inoltre per modalità di scatto avanzate, come gli scatti HDR o la modalità di ripresa notturna a mano libera, che combina una serie di scatti veloci per evitare il mosso. Questa modalità, unita a luminosità dell'ottica e allo stabilizzatore amplia il range di situazioni difficili in cui Lumix FZ200 può muoversi senza troppi problemi. Come sempre gli scatti che combinano diverse fotografie per evitare il mosso risultano a livello di dettaglio leggermente più morbide di quelle effettuare con un cavalletto, ma permettono di salvare fotografie in condizioni veramente difficili.
L'estensione dello zoom è abbastanza impressionante, considerato soprattutto il fatto che anche la focale massima è pienamente utilizzabile in molte situazioni d'uso. La distorsione a barilotto alla focale minima di 25mm equivalente è contenuta, mentre a all'apertura massima il calo di nitidezza comincia a farsi evidente man mano che si procede verso i bordi. Migliore il comportamento sotto questo punto di vista alla focale massima. Come dicevamo lo zoom è utilizzabile alla sua escursione massima anche in situazioni non ottimali: abbiamo provato a metterlo alla prova ad esempio fotografando da un autobus in movimento, con interessanti risultati, ecco un esempio qui sotto:
Un difetto tipico delle superzoom è anche la scarsa velocità di messa a fuoco alla focale massima, anche a causa delle ottiche poco luminose. Panasonic dichiara una messa a fuoco velocissima grazie al sistema Light Speed AF: alla prova dei fatti la messa a fuoco è ben lontana dall'operare 'alla velocità della luce' e non sempre il punto di messa a fuoco è individuato con precisione, ma le prestazione di Lumix FZ200 si collocano sopra la media delle superzoom, testimoniando anche in questo frangente il buon lavoro fatto da Panasonic. Pagina 4 - Quando scende la sera
Il sensore in formato 1/2,3" è una scelta obbligata in questo tipo di fotocamere: per ottenere focali equivalenti molto lunghe in ingombri ridotti l'unica via è quella di utilizzare un sensore di piccole dimensioni. Panasonic ha scelto di affidarsi a un sensore Live MOS da 12 megapixel, non esagerando sul fronte della risoluzione, per evitare che troppi pixel sulla superficie del sensore possano regalare più difetti che benefici. La scelta ci pare condivisibile, anche se forse sarebbero bastati anche solo 10 megapixel. La resa del sensore in condizioni di buona illuminazione è in generale buona: il processore d'immagine effettua un buon lavoro dove ci sono bordi netti e tratti di colore uniforme, riuscendo ad estrarre un buon quantitativo di dettagli, regalando immagini definite e dai colori vivaci. Quando si trova a dover interpretare tinte neutre e sfumature di colore il sistema riesca a contenere meno la grana, con immagini leggermente granulose, ma in gran parte delle volte ampiamente nei livelli accettabili.
Quando la luce scende la grana si fa più evidente, ma la resa resta molto buona fino alla sensibilità di 800 ISO, staccando anche in questo frangente parte della concorrenza superzoom, spesso in crisi già a partire da 400 ISO. A 1600 ISO la grana diventa evidente, ma si mantiene su livelli ancora passabili.
La sensibilità massima nominale è fissata a 3200 ISO: a questi valori i risultati sono altalenanti a seconda della quantità di luce a disposizione. Quando la luce è ancora abbastanza la macchina ha una resa inaspettata per una superzoom con sensore da 1/2,3". Quando la luce è veramente scarsa la gamma dinamica e il dettaglio calano in modo evidente con una grana molto evidente: il sistema di riduzione del rumore comincia a sfumare in modo molto netto i dettagli più fini.
Si tratta comunque di un'ancora di salvezza utilizzabile in casi limite quando non si vuole ricorrere alla raffica della modalità di scatto notturno a mano libera. La macchina offre anche un passo di espansione a 6400 ISO, che può essere utile solo nel caso di foto che andranno incontro a un forte ridimensionamento, in quanto il dettaglio vede un calo davvero drastico.
Come abbiamo già accennato, in situazioni difficili è possibile anche scegliere di non alzare troppo la sensibilità ISO, ma di affidarsi ai sistemi di ripresa avanzati, come la modalità notturna a mano libera, che combina una veloce raffica per mantenere sensibilità e tempi di scatto bassi. Pagina 5 - Una superzoom di valore
Chi vi parla non è un fan delle bridge superzoom, sebbene rispetti l'opinione di tutti quelli che invece trovano questo tipo di fotocamere molto versatili. Generalmente, a causa di ottiche poco luminose all'estremità massima, le bridge superzoom offrono zoom lunghissimi sulla carta, ma poco fruibili nella vita reale. Grazie all'ottica con apertura costante F2.8, lo stabilizzatore molto efficiente, una tenuta agli ISO alti buona per il segmenti e ai modi di scatto avanzati basati sulla raffica Panasonic Lumix FZ200 strappa invece un giudizio molto convincente. Certo non bisogna aspettarsi la qualità fotografica di una reflex o di una compatta di segmento premium, ma si può dire che nel complesso i risultati sono buoni. Sicuramente non è da tutti avere appeso al collo un 600mm F2.8 utilizzabile in molte delle normali situazioni fotografiche. Panasonic Lumix FZ200 offre diverse caratteristiche che potrebbero soddisfare il pubblico esigente (mirino ad alta risoluzione, molti tasti scorciatoia), ma non manca di mettere a disposizione anche strumenti più adatti al pubblico consumer, come le scene preimpostate, i modi di scatti creativi (come Panorama 360° e HDR) e il filtri creativi, compresa tutta una gamma di effetti vintage, da tempo ormai sulla cresta dell'onda.
La qualità però richiede di essere pagata e non si può certo considerare Lumix FZ200 una fotocamera a buon mercato: un listino di circa €599,00 vede la macchina presente in qualche store online a prezzi non inferiori ai €530,00, un budget che permette l'acquisto di una reflex entry level, di una mirrorless di buon livello o di una compatta di fascia premium con sensore di grosse dimensioni. Lumix FZ200 vale tutti quei soldi? Come sempre la risposta non è univoca, per alcuni potrebbero essere soldi buttati, per altri un buon investimento per avere in borsa una tuttofare: a nostro giudizio sono molti, ma meglio spesi rispetto a qualche euro in meno investito in una superzoom dall'ottica molto più buia. Chiudiamo come sempre con la galleria fotografica, in cui trovate anche particolari al 100% delle immagini che hanno contribuito al giudizio di questa recensione. GALLERY: Panasonic Lumix FZ200: primo contatto (per vedere la gallery, guardare la versione completa dell'articolo) |
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