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Pagina 1 - Kodak: un marchio storico
"Voi premete il pulsante, noi facciamo il resto". Questo è lo slogan con cui George Eastman ha lanciato la sua piccola rivoluzione democratica nel mondo della fotografia, lanciando sul mercato la prima fotocamera pensata per i non professionisti, che mirava ad allargare il pubblico di questa arte. Era il 1888 e da quel momento la Eastman Kodak Company è diventato un nome di riferimento per la fotografia amatoriale.
Negli anni il nome Kodak ha mantenuto la sua posizione, diventando la pellicola più utilizzata in ambito amatoriale sui formati 135 e 110. Kodak ha anche avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo dei sensori digitali, arrivando negli anni '80 a produrre il primo sensore in grado di superare la soglia del megapixel. In seguito il marchio statunitense ha lanciato quella che da molti viene considerata la prima digitale professionale, prima uscita della gamma DCS: in quel caso si trattava di una Nikon F-3 analogica equipaggiata con il sensore digitale Kodak da 1,3 megapixel. Da quel punto in poi ci si sarebbe aspettata la replica del successo sperimentato in ambito amatoriale con le pellicole, invece negli anni il marchio Kodak è in parte uscito dalle cronache. La fotografia per le masse è stata colonizzata (e cannibalizzata forse oserebbe dire qualcuno) in seguito da altri marchi, alcuni con una lunga storia fotografica, altri in arrivo da altri settori dell'elettronica di consumo, relegando nella mente di molti Kodak a un marchio del passato. In realtà Kodak è tuttora una delle aziende più attive nella produzione e nello sviluppo di sensori digitali, come confermano le importanti collaborazioni che hanno portato alla costruzione dei sensori per le ultime uscite di casa Leica, la compatta Leica M9 e il nuovo sistema reflex Leica S2. A livello di visibilità del marchio, però, in questi anni gli scaffali dei negozi hanno visto poche proposte Kodak capaci di catturare l'attenzione del pubblico. Pagina 2 - Kodak: la nuova strategia "social"
Kodak ha deciso quindi di cambiare strategia, o meglio, di tornare alla strategia "popolare" che ha fatto la sua storia. Analizzando le dinamiche della società attuale Kodak Eastman Company ha individuato nel mondo dei social network il terreno giusto per una nuova rivoluzione democratica. Dispositivi multifuzione di estrema semplicità, rinnovata fiducia nel marchio da infondere in appassionati e dipendenti, presenza nella rete attraverso i principali social network: ecco i cardini della nuova proposta Kodak. Abbiamo discusso di questi temi con Jeffrey Hayzlett, Chief Marketing Officer e Vice President di Kodak Eastman Company, durante una delle sue visite in Italia per la promozione delle iniziative social di Kodak, in particolare quelle legate al nuovo prodotto Kodak Zi8, videocamera tascabile Full-HD. Ecco una sintesi della nostra chiacchierata sulla storia di Kodak e sul momento attuale di questo storico marchio: VIDEO: Intervista a Jeffrey Hayzlett: CMO di Kodak (per vedere il video, guardare la versione completa dell'articolo) Kodak in particolare è attiva sui social network, come ad esempio Facebook, in modo localizzato, così da raggiungere gli utenti nella loro lingua madre, e offre un valido servizio di condivisione e stampa delle immagini, con Kodak Gallery. Pagina 3 - Kodak Zi8: Full-HD per tutti?
La videocamera tascabile Kodak Zi8, con cui abbiamo realizzato in modalità dual-camera l'intervista a Jeffrey Hayzlett, è pienamente inserita nella nuova strategia Kodak, offrendo qualità, semplicità d'uso e possibilità di condividere in modo semplice i propri contenuti. Nella seguente tabella abbiamo raccolto le principali caratteristiche tecniche del prodotto:
L'analisi delle caratteristiche tecniche evidenzia subito un fatto: Full-HD è sì la risoluzione massima in uscita dei video, ma si tratta di un'interpolazione di un'area reale di acquisizione di dimensioni inferiori. Addiritittura, confrontando le focali equivalenti sembrerebbe che l'area di cattura dei video a 1080p sia inferiore di quella a 720p e WVGA. Stesso discorso per le foto, interpolate a 5,3 megapixel a partire da un sensore che conta circa 1,6 milioni di pixel.
Rispetto al modello precedente, la Kodak Zi6, il design generale e le dimensioni sono rimaste le stesse e anche l'elemento sensibile non è variato, ma scorrendo le caratteristiche si trovano interessanti novità. La risoluzione dei video è salita fino al formato Full-HD 1920x1080 pixel, è stato aggiunto lo stabilizzatore d'immagine e il connettore USB integrato beneficia ora di un cavo flessibile, che risolve i problemi di connessione ai PC con porte posizionate in modo particolare.
Il frontale offre un display da 2,5" in formato 16:9 e più sotto tutti i tasti di controllo: il joystick a 4 vie cliccabile e quattro tasti funzione per l'accesso al menu, la cancellazione di foto e filmati, la commutazione tra riproduzione e registrazione. Quest'ultima viene avviata tramite la pressione del joystick centrale, che viene utilizzato anche per la selezione del formato di registrazione.
Il lato sinistro offre una delle caratteristiche più interessanti della videocamera: il connettore jack audio per microfono esterno in formato 3,5mm. Sotto quest'ultimo troviamo poi il connettore HDMI e quello di alimentazione. Il lato superiore vede la sola presenza del comando a slitta per la commutazione del fuoco fisso da macro a infinito. Il lato destro integra il pulsante di accensione, lo slot SDHC (ricoperto da uno sportello in gomma) e il connettore USB, utile pee la connessione diretta al PC, frangente durante il quale viene ricaricata anche la batteria integrata.
Il lato inferiore ospita il foro filettato per il cavalletto e parte del sistema di ritenzione del connettore USB, oltre all'occhiello per l'aggancio di accessori come il laccetto. Il retro vede in alto la presenza dell'ottica, in una posizione lontano da interferenze con le dita in caso di impugnatura verticale, il resto del corpo è occupato dallo sportello che copre il vano batterie, dove troviamo un accumulatore simile a quello delle fotocamere digitali, da 940mAh.
La fotocamera pesa come un cellulare e offre una semplicità d'uso estrema. All'accensione ci si trova subito in modalità registrazione e muovendo il joystick si può selezionare al volo il formato prescelto tra: 1080p, 720p/60fps, 720p, WVGA e foto. Gli altri tasti funzione risultano chiari e anche il menu, ridotto ma completo nelle opzioni, impiega icone molto esplicative. Da qui è possibile variare lo standard video, la luminosità, il volume, i livelli del microfono, lo stabilizzatore, il Face Detection, la formattazione della SD. Pagina 4 - Impressioni d'uso e videorecensione Semplicità e qualità sono le prime due impressioni regalate dalla Kodak Zi8. Arrivando dall'esperienza di altre videocamere tascabili, le diverse scritte HD e 1080p ci hanno visto avere il primo contatto con il dispositivo molto dubbiosi sulle reali capacità della videocamera. Alla prova dei fatti i video in formato 1080p, sebbene la risoluzione sia interpolata, si posizionano una spanna sopra diverse concorrenti.
Colori vivaci e brillanti, buona definizione dei particolari, registrazione fluida: la Kodak Zi8 convince pienamente per l'uso a cui è dedicata, ossia mettere a disposizione una videocamera tascabile da avere sempre con sé per non perdere nessun momento importante del proprio tempo libero. Il supporto ai microfoni esterni la rende anche qualcosa dì più e noi stessi in redazione l'abbiamo utilizzata come integrazione alla videocamera ufficiale in alcuni frangenti. Qui di seguito nella video recensione abbiamo raccolto le nostre impressioni d'uso sulla Kodak Zi8. La parte finale del video è una clip che ci siamo divertiti a creare utilizzando la Kodak Zi8, un cavalletto da tasca e il software Adobe Première per il montaggio, come esempio delle potenzialità della piccola videocamera: VIDEO: Kodak Zi8: piccola e tascabile, ma di qualità (per vedere il video, guardare la versione completa dell'articolo) Nell'uso emergono una buona qualità, una grande semplicità d'uso e qualche difetto. Tra questi ultimi annoveriamo il fuoco fisso che tra l'utilizzo macro e quello fisso a infinito ha un buco molto evidente tra 15 e 100 cm di distanza, un range in cui capita abbastanza spesso di trovarsi nelle comuni situazioni d'uso. Lo stabilizzatore agisce abbastanza bene nel compensare il tremolio della mano, ma porta una certa deformazione delle immagini nei bruschi spostamenti o nelle carrellate troppo veloci.
Le dieci ore di autonomia dichiarate sono credibili e la ricarica dell'accumulatore interno ad ogni connessione al PC aiuta a non rimanere quasi mai a secco di energia. Proposta a circa 160 euro Kodak Zi8 è una valida alternativa per chi è alla ricerca di una videocamera da tutti i giorni, da portare sempre con sé, ma in grado di restuire immagini tali da superare almeno il giudizio di piena sufficienza. Pagina 5 - Considerazioni finali
Confrontare il glorioso passato del marchio Kodak con le videocamere tascabili della serie Z e la nuova strategia "social" potrebbe sulle prime lasciare un po' perplessi e far inorridire i nostalgici. In realtà agli albori della fotografia proporre la prima punta&scatta avrà fatto gridare allo scandalo i puristi dell'arte fotografica dell'epoca, sicuramente preoccupati che una democratizzazione del mezzo fotografico potesse rappresentare la fine della fotografia come arte. In realtà Kodak a quei tempi ha avuto ragione delle sue mosse, diventando poi riferimento per le pellicole in ambito amatoriale. Al giorno d'oggi tutti fotografano e la diffusione delle fotocamere digitali è davvero democratica, attraversando la società da un capo all'altro. Effettivamente la nuova frontiera sono i video: quasi tutti possono girare un video, magari con il proprio telefonino, ma le fasi di scarico dei contenuti sul PC, la postproduzione e la condivisione, non sono ancora un processo così semplice e lineare. Kodak propone allora la videocamera da taschino, con una qualità molto maggiore di un cellulare, dotata di cavo per la connessione diretta al PC e con un software (installabile alla prima connessione) per la prima elementare postproduzione e per l'invio semplice ed immediato dei contenuti sui più noti social network. Si tratta di una mossa votata ad avvicinare al mondo video una fetta di pubblico più ampia di quella attuale. Questa strategia, unita alla presenza pervasiva nel mondo social, è certamente coraggiosa per un marchio come Kodak, che ha alle spalle una storia importante, precisa e ancora fresca nella memoria degli utenti. Al momento non si può esprimere un giudizio netto, sarà il tempo a decretarne o meno il successo: per adesso possiamo limitarci a dire che i prodotti attualmente in gamma offrono semplicità d'uso e qualità difficili da trovare così ben combinate e possono rappresentare una buona scelta per chi volesse avvicinarsi in punta di piedi al mondo del video. |
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