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Kodak EasyShare Z812 IS: zoom ottico 12x
Kodak EasyShare Z812 IS: zoom ottico 12x
Roberto Colombo - 22 Gennaio 2008
“Il segmento delle compatte bridge ultrazoom è ricco di proposte e chi è alla ricerca di fotocamere leggere e portatili dotate di ampia escursione focale hh molte opportunità di scelta. Vedremo in questa recensione se la Kodak EasyShare Z812 IS riesce ad accoppiare all'ampio zoom ottico specifiche tecniche in grado di attrarre gli appassionati”
Pagina 1 - Introduzione

Al giorno d'oggi riuscire a differenziarsi ed emergere nel mercato delle fotocamere digitali è impresa a dir poco ardua. Alcuni produttori puntano sulla storia del loro marchio, altri si fregiano di caratteristiche notevoli per attrarre la clientela. C'è chi opta per sensori con risoluzioni molto elevate, chi per funzionalità software innovative e chi invece punta sull'estensione dello zoom ottico per farsi notare dai consumatori.

Fanno spesso parte di quest'ultima categoria le cosiddette fotocamere 'bridge', che mirano a fare da ponte tra le compatte e le reflex. Questi modelli uniscono i vantaggi delle compatte a un design e ad alcune prestazioni che possono far pensare a una reflex. Spesso sono dotate di mirino elettronico che riproduce le immagini riprese dal sensore, come avviene sui display, e di ottiche con elevata escursione di focale.

Se qualche tempo fa le fotocamere con zoom ottico 10x erano il top del mercato, questo limite superiore si è spostato ora più in alto arrivando a 18x, dopo essere passato per i 12x. Proprio quest'ultimo valore caratterizza la Kodak EasyShare Z812 IS, che si pone tra le proposte Kodak serie Z, quelle a ottica più spinta. Vedremo in questa recensione se l'elevata escursione dello zoom di questa fotocamera si accompagna a una buona resa nelle immagini finali.


Lo zoom ottico 12x all'opera

Il punto debole, infatti, di questo segmento di prodotti è proprio la resa dell'ottica: spesso nitidezza e assenza di aberrazioni vengono sacrificate sull'altare dell'escursione focale. Inoltre per ottenere lunghe focali equivalenti vengono solitamente utilizzati sensori di dimensioni ridotte, andando incontro, quindi, all'insorgenza di rumore e di abbassamento di nitidezza.

Qualcuno critica in questo tipo di fotocamere anche l'ingombro accusandole di unire gli svantaggi di una reflex e le prestazioni di una compatta. In questa recensione non ci riproponiamo di fugare ogni dubbio in merito, ma cercheremo di analizzare le prestazioni della Kodak EasyShare Z812 IS sia dal punto di vista dell'ottica, sia da quello della gestione elettronica delle immagini.

Pagina 2 - Kodak EasyShare Z812 IS

La Kodak EasyShare Z812 IS fa il verso, nel design, alle reflex più compatte, fornendo un obiettivo che anche a fotocamera spenta sporge dal corpo macchina e un'impugnatura solida e consistente. Nella tabella seguente ne abbiamo riassunto le principali caratteristiche:

Tipo sensore

CCD da 10,26 mm
Pixel totali CCD - Pixel effettivi 8,3 MP - 8,1 MP (3298 × 2472)
Obiettivo 36-432 mm (equiv. 35 mm) f/2,8–4,8 SCHNEIDER-KREUZNACH VARIOGON
Zoom ottico 12X, digitale avanzato 4,2X, gamma zoom totale 50X
Stabilizzatore immagini ottico
Tempo di otturazione 1/2 – 1/1000 sec. con incrementi di 1/3
LCD display TFT a colori da 2,5" (64 mm),  risoluzione 230.000 pixel, con 5 livelli di regolazione della luminosità
Mirino elettronico ad alta risoluzione (230.000 pixel), campo visivo 100%
Memorizzazione 32 MB di memoria interna disponibile, slot di espansione per schede SD/MMC
Autofocus Tipo Sistema autofocus TTL
Modalità AF normale, AF macro, AF infinito, manuale
Gamma focale grandangolo auto: da 0,5 m  a infinito
teleobiettivo auto: da 1,2 m  a infinito
grandangolo macro: da 12 a 60 cm
teleobiettivo macro: da 60 cm a 1,3 m
Messa a fuoco singolo, continuo
Zone autofocus TTL AF multizona, AF a zona centrale, zona AF selezionabile (5 zone)
Sensibilità ISO auto, 80, 100, 200, 400, 800, 1600, 3200
Modalità di misurazione media, mediata al centro, spot
Bilanciamento del bianco auto, luce naturale, tungsteno, fluorescente, ombre in esterni
Formato foto 8 MP (3264 × 2448): 4:3
7,1 MP (3264 × 2176): 3:2
6 MP (3264 × 1836): 16:9
5 MP (2592 × 1944): 4:3
3,1 MP (2048 × 1536): 4:3
2,2 MP (1800 × 1200): 3:2
2,1 MP (1920 × 1080): 16:9
1,2 MP (1280 × 960): 4:3
Video QUICKTIME MPEG 4 con audio stereo - HD (1280 × 720) a 30 fps, VGA (640 × 480) a 30 fps, QVGA (320 × 240) a 30 fps
Dimensioni L × A × P: 108,4 × 74,2 × 76,1 mm
Peso 300 g

 Tra le caratteristiche più evidenti spicca soprattutto lo zoom stabilizzato con focale equivalente al formato 35mm di 36-432 millimetri. Il sensore è un CCD in formato 1/2,5" accreditato di 8,2 megapixel effettivi di risoluzione. Le sensibilità ISO si spingono fino a 1600 ISO in risoluzione piena, mentre per accedere alla sensibilità di 3200 ISO è necessario selezionare manualmente la risoluzione di 2,2 megapixel.

La fotocamera ha in ingombro non trascurabile, anche se minore di quello che appare a prima vista; in corpo, infatti, è praticamente quello di una compatta, da cui sporgono generosamente l'ottica e l'impugnatura. In più lo spazio che nelle reflex solitamente è occupato dal pentaprisma nasconde il flash a scomparsa. La Kodak Z812 IS riesce comunque a trovare spazio nelle tasche di giacconi e giubbotti. Uno strato gommato copre l'impugnatura e un anello attorno all'obiettivo, in modo da favorire la corretta presa della fotocamera.

I comandi sono posti in modo da essere facilmente raggiungibili mantenendo salda la presa. La parte superiore ospita la ghiera dei modi a cui si affianca, in posizione più avanzata e infossata, il tasto di accensione/spegnimento. La parte superiore dell'impugnatura vede la presenza del pulsante di scatto (nella parte più avanzata) e dei bottoni per l'accesso diretto alla regolazione di flash, modalità di messa a fuoco e sequenza di scatto.

Il retro ospita il resto dei comandi, che includono: tasto a due vie per la regolazione dello zoom, pulsante 'informazioni', tasto di attivazione della riproduzione delle immagini, bottone per l'eliminazione degli scatti, tasto di accesso al menu e pulsante per attivare la funzione 'Share'. A portata di pollice troviamo poi un joy-pad con tasto centrale cliccabile e la ghiera di regolazione cliccabile. Dall'altra parte sopra il display è posto invece il commutatore tra schermo e mirino elettronico.

Nella parte frontale, nell'incavo tra impugnatura e ottica si possono notare l'illuminatore AF e l'altoparlante. La parte inferiore ospita la filettatura in metallo per l'uso con il cavalletto, centrata rispetto al corpo della fotocamera, ma non al sensore. Vicino a questa la porta per la connessione al dock per la visualizzazione delle foto e la ricarica dell'accumulatore. Sotto l'impugnatura due sportelli danno accesso allo slot per la scheda di memoria Secure Digital e al vano batteria.

Pagina 3 - Impressioni d'uso

Nell'approcciarsi a una fotocamera di questo genere è naturale che gran parte delle aspettative vertano intorno alle potenzialità offerte dallo zoom ottico. Nello scattare le prime foto si rimane colpiti dall'estensione nella direzione delle lunghe focali, ma a volte la focale minima (36 millimetri equivalenti) nelle foto panoramiche e di interni risulta un po' sacrificata. L'impugnatura per la mano destra è molto ergonomica, mentre le dimensioni molto compatte del corpo rendono difficile trovare una posizione comoda per la mano sinistra.

Questo fatto, unito al funzionamento non da riferimento dello stabilizzatore, rende gli scatti alla focale massima un'impresa non facile, soprattutto quando la luce non è molto intensa ed è difficile trovare un equilibrio tra tempi di scatto e sensibilità ISO che sia pienamente soddisfacente. L'apertura massima di diaframma di f/4,8 a 436mm equivalenti di focale è un buon risultato e può venire in aiuto quando la luce comincia a scarseggiare.

L'ottica sembra proprio il punto forte di questa fotocamera: il vetro Variogon di fabbricazione Schneider-Kreuznach, oltre a fornire un'elevata escursione di focale, offre buone prestazioni dal punto di vista della nitidezza, della caduta di luce ai bordi e delle aberrazioni. La nitidezza alla focale minima è uniforme e anche a tutta apertura lascia intravedere un leggero calo solo nelle zone più periferiche.

Le immagini come quella che pubblichiamo qui sotto risultano un po' impastate nei particolari più fini probabilmente a causa del lavoro di compressione svolto dall'elettronica. Andando ad aumentare la nitidezza, agendo nel menu, si incontra la comparsa di bordi molto rimarcati nelle zone ad alto contrasto, visibili a elevato ingrandimento. Alla focale minima appaiono bande di purple fringing nei passaggi ad alto contrasto, che scompaiono rapidamente con la chiusura dei diaframmi.


La comparsa del purple fringing alla focale minima a tutta apertura

Alla focale massima la situazione è anche migliore, con una nitidezza molto buona in tutta l'inquadratura. Le aberrazioni cromatiche appaiono sotto forma di bande magenta e verdi lungo i contorni. Queste bande non sono comunque molto intense, hanno estensione contenuta e si rendono evidenti solo dopo alcuni ingrandimenti.


Le minime aberrazioni alla focale massima

Il movimento dello zoom è abbastanza lento, impiega poco più di tre secondi per variare da un estremo all'altro, e pare consumare parecchia energia, almeno a giudicare dal consumo della batteria. La fotocamera può essere alimentata da accumulatori specifici forniti dal produttore o da batterie stilo. In quest'ultimo caso è opportuno utilizzare accumulatori al litio ad alta energia, le normali  batterie e quelle ricaricabili, infatti, vengono consumate dopo pochi scatti. La responsabilità di ciò è da imputare sicuramente, oltre che al motore che muove lo zoom, sia allo stabilizzatore sia ai consumi degli schermi LCD (display e mirino elettronico).

Anche l'autofocus non brilla per velocità, ma per contro offre buone capacità macro apparenti, soprattutto alla focale massima. Inoltre può essere utilizzato nella modalità manuale. La fotocamera può lavorare con diversi automatismi, tra cui una selezione di scene per renderla più adatta alle situazioni d'uso quotidiane, oltre che nei normali modi Auto, Program, priorità di diaframmi, priorità dei tempi e completamente manuale. Quest'ultima modalità può contare sulla comodità della rotella cliccabile: ruotandola si sceglie quale impostazione modificare e cliccandola si accede alla modifica.

Pagina 4 - Sensibilità ISO

Il giudizio sui livelli di rumore al crescere della sensibilità ISO è discordante. Se dalle prove su carta di riferimento, caratterizzata da quadrati a tinta unita, questo sembra essere contenuto e accettabile anche fino a 800 ISO, nelle prove sul campo invece sembra che la macchina abbia alcune difficoltà a rendere al meglio le zone caratterizzate da sfumature: in questo frangente è evidente l'apparizione di falsi colori, come evidenziamo qui sotto. Nell'immagine sono altresì evidenti i problemi di effetto bordo dati dall'algoritmo di demosaicing elevando il livello di nitidezza, che danno vita ad artifici e 'sporcano' l'immagine.


f/2,8 - 1/800s, ISO 100

Qui di seguito trovate le prove effettuate sulla carta di riferimento alle diverse sensibilità ISO. La sensibilità di 3200 ISO è utilizzabile solo a risoluzione ridotta a 2,2 megapixel.


64 ISO


100 ISO


200 ISO


400 ISO


800 ISO


1600 ISO


3200 ISO

Pagina 5 - Conclusioni

La Kodak EasyShare Z812 IS non passa inosservata nel panorama delle compatte; certo, ci sono proposte che offrono focali anche più estese, ma una focale equivalente di 36-432 millimetri si fa sempre notare. Spesso nelle compatte bridge ultrazoom è proprio l'ottica a rappresentare il punto di forza e il tallone d'achille, con numeri di tutto rispetto, ma anche evidenti difetti. In questo caso la lunga estensione dello zoom non sacrifica troppo il resto della qualità dell'ottica e le aberrazioni si mantengono a livelli accettabili. Alla focale minima è evidente la distorsione a barilotto e si denota la comparsa di bande di purple fringing, ma queste ultime sono da imputare in parte anche all'algoritmo di demosaicing che, come abbiamo visto, forse potrebbe ricevere dei miglioramenti.

Proprio l'elettronica è la parte che convince meno, con un comportamento ambivalente, ad esempio, sul fronte del rumore: se la gestione di quest'ultimo sembra molto buona alla prova delle carte colore, molto diverso appare il comportamento sul campo quando è necessario riprodurre pattern complessi e sfumature. Forse per il sensore in formato 1/2,5" 8 megapixel sono troppi, risultando in una dimensione degli elementi sensibili eccessivamente piccola. Non si potrà pretendere troppo dal crop delle immagini, ma vista l'escursione della focale siamo dinnanzi ad un risultato accettabile. I particolari che abbiamo pubblicato inoltre denotano una gamma dinamica un po' ristretta, che porta facilmente a "pelare" le alte luci.

Il comparto video è molto interessante; oltre alla possibilità di registrare filmati in alta risoluzione (1280×720 pixel) a 30 fps, si ha l'opportunità, non scontata, di utilizzare tutta l'escursione dello zoom ottico stabilizzato. I video possono poi essere facilmente visualizzati sulla TV di casa, assieme alle foto, utilizzando la docking station, in optional tra gli accessori. Tra questi ci sono anche le docking station specifiche per la stampa e per la condivisione delle immagini.

Il prezzo della fotocamera, analizzato utilizzando la sezione prezzi di Hardware Upgrade, oscilla tra i € 250,00 e € 280,00 circa, ponendola nel pieno della fascia media di mercato. Questa è un segmento in cui non si può avere tutto, bisogna selezionare i parametri di interesse in base alle proprie esigenze: non si potrà pretendere di avere molti megapixel senza rumore ai medi e alti ISO, oppure non si potrà pretendere di avere a disposizione uno zoom dall'ampia focale unito alla massima qualità di tutti i componenti