![]() |
|||||||||
| Stampa | |||||||||
|
|||||||||
Pagina 1 - Introduzione Il mercato delle fotocamere digitali, come d'altra parte quello della telefonia, vede sparire sempre più i confini tra i diversi segmenti che lo compongono. Due tendenze guidano questa sovrapposizione tra i livelli: da una parte anche le fotocamere entry-level cercano di affascinare i potenziali acquirenti con dotazioni tecniche prima riservate ai modelli di fascia superiore, dall'altra parte il comparto reflex ha presentato negli ultimi tempi modelli base con prezzi decisamente aggressivi. Il marketing continua a puntare molto sull'incremento dei megapixel, grandezza che certamente funge da attrattiva principale per l'utente medio: i sensori non vedono crescere le proprie dimensioni, ma fanno registrare un aumento della densità di pixel. Questo potrebbe, a prima vista, portare solo a problemi di rumore, ma c'è da sottolineare come la tecnologia abbia fatto grandi passi in avanti e permetta di arrivare comunque a risultati di rilievo. Da sottolineare poi che l'uso di sensori di dimensioni contenute permetta di giungere a focali equivalenti al formato 35mm di tutto rispetto, pur con l'uso di obiettivi dalle dimensioni contenute e dunque in fotocamere tascabili. Il panorama odierno è comunque talmente ampio da permettere all'utente la scelta migliore per le sue esigenze, sia che esso ricerca la massima trasportabilità, sia esso abbia come esigenza la massima qualità dell'immagine. In questo panorama ogni casa costruttrice è alla ricerca di fattori che possano dare un segno distintivo ai propri prodotti e costituire motivo di appeal nei confronti dell'acquirente.
Olympus ha presentato con alcuni comunicati stampa riportati da Digital Photography Review sette fotocamere compatte, alcuni dei quali puntano a distinguersi dalla concorrenza per le loro caratteristiche: troviamo una fotocamera all-weather, una dotata di gamma ISO che arriva fino al valore di 10.000 (diecimila, non è un errore) e la prima compatta ad arrivare ad un fattore di ingrandimento di 18x con il solo zoom ottico. La prima è resistente all'acqua fino ad una profondità di 10 metri, ha un range di temperature di utilizzo che arriva fino a -10°C, resiste a urti dovuti a cadute fino a 1,5 metri di altezza e può sopportare un peso di 100 kg. Nel secondo caso una sensibilità di 10.000 ISO permette scatti in condizioni di scarsissima luce (anche se a risoluzione ridotta). La novità che desta però più interesse è l'ultima, dotata di ottica che equivale in formato 35mm a uno zoom di focale 28-504mm, per un fattore di ingrandimento di 18x. Non manca tra le novità poi una fotocamera entry-level dal prezzo di acquisto particolarmente aggressivo, pari a circa 150 dollari USA. Pagina 2 - Olympus serie FE La serie Olympus-FE conta quattro novità, che vanno dalla fotocamera FE-210, dedicata a chi si avvicina per la prima volta al mondo della fotografia digitale e cerca un prodotto a prezzo allettante, fino alla FE-250 che fa della sensibilità ISO elevata il suo punto di forza. Olympus FE-210 La Olympus FE-210, a dispetto del suo prezzo aggressivo, porta in dote un sensore CCD da 7.1 megapixel in formato 1/2,5" e uno zoom ottico 3x. É un prodotto pensato per i principianti, basato su un design “one button, one function” con 15 tipi di scene preimpostati in modo da aiutare l'utente nelle diverse condizioni di ripresa, interni, ritratti, fuochi d'artificio. La gamma delle sensibilità si estende da 64 a 640 ISO. L'ottica non è molto luminosa, con una apertura di diaframma massima di F3.1 alla focale minima e F5.9 a quella massima, che è equivalente a 114mm in formato 35mm; in più il diaframma ha un'apertura minima pari a F8. Le capacità grandangolari sono ridotte, infatti i 6.3 mm dell'ottica equivalgono a 38 mm in formato 35mm. Anche la scelta dei tempi di esposizione non può soddisfare un pubblico esigente, la fotocamera è infatti capace di scattare da 1/2000 a 1/2 secondi. Le immagini possono essere visualizzate sul display di 2,5" di diagonale, che è anche l'unico dispositivo di puntamento. La memoria interna di soli 9MB è espandibile con schede xD-Picture, mentre la comunicazione con il PC è garantita dalla presa USB. L'alimentazione è affidata a 2 batterie stilo AA. Il prezzo dovrebbe attestarsi sui 150$ USA. Olympus FE-230 Il modello FE-230 riprende le caratteristiche della sorella più economica con alcune migliorie. La gamma ISO si amplia e su questo modello va da 50 a 1250 ISO. Condivide con il modello FE-210 la capacità di mettere a fuoco oggetti fino a 5 cm in modalità macro. La caratteristica che più la distingue dalla sorella è lo spessore: con i suoi 16,5 mm di ingombro laterale è davvero tascabile. Per raggiungere uno spessore così ridotto l'alimentazione è affidata ad una batteria ricaricabile agli ioni di litio. L'adozione di tale batteria influisce positivamente anche sul peso, che si ferma a 105 grammi. Su questo modello la memoria ammonta a 20MB, espandibili come con schede xD-Picture. Il prezzo dovrebbe aggirarsi sui 200$ USA. Olympus FE-240 Con la FE-240 il corpo macchina rimane uguale alla FE-230, mantenendo lo spessore contenuto, ma l'ottica si spinge fino a 5x di zoom. Quest'ultima pari a un obiettivo di focale 38-190mm equivalenti in formato 35mm rispetto alle sorelle con zoom 3x perde luminosità alla focale minima, fermandosi a F3.3, ma ne guadagna alla massima estensione dello zomm, facendo rigistrare un'apertura di diaframma pari a 5.0. Anche il sensore rimane invariato, con i suoi 7.1 megapixel effettivi e diagonale dell'area di cattura di circa 6,7 mm. Rispetto alle due fotocamere con zoom 3x migliora anche la capacità macro, che in questo caso permette di mettere a fuoco oggetti a partire da 3 cm di distanza. La gamma delle sensibilità si estende tra i 50 ISO e i 1000 ISO. Il display è lo stesso utilizzato sui modelli FE-210 e FE-230. Condividendo con quest'ultima corpo macchina, memoria interna e batteria, resta invariato anche il peso di 105 grammi. In questo caso si può scegliere tra due colori: argento e nero. Olympus FE-250 La fotocamera della famiglia che si fa più notare è certamente la Olympus FE-250. Ben 10.000 ISO la sensibilità raggiungibile (anche se a risoluzione ridotta, 3 megapixel); questo fatto siamo certi aprirà lunghi dibattiti sulla qualità delle foto a tale valore di ISO, sul rumore, sulla definizione, dubbi fugabili solo attraverso una prova sul campo di tale fotocamera. Rispetto alle sorelle cambia il sensore CCD che cresce di formato passando al 1/1,8" e cresce in risoluzione fino a toccare gli 8.0 megapixel. La FE-250 torna allo zoom ottico 3x (equivalente a 35-105mm di focale in formato 35mm), e l'ottica, quasi a sottolineare la capacità di scattare fotografie in condizioni di scarsa luce, guadagna in luminosità facendo segnare 1:2.8-4.7. Sempre in questa scia si posizione anche la sensibilità raggiungibile a risoluzione piena, che si attesta ad un valore di 3200 ISO. Il display posteriore, che anche in questo caso risulta essere l'unico dispositivo di puntamento disponibile, mantiene la dimensione di 2,5", ma rispetto alle fotocamere della stessa serie guadagna risoluzione, arrivando a 230.000 pixel. Come tutte le sorelle la FE-250 punta anche sulla facilità d'uso, con diverse scene preimpostate, ed è dotata della funzione Bright Capture che permette di ridurre il mosso tramite alcune impostazioni di scatto predefinite e permette di visualizzare meglio l'inquadratura aumentando la luminosità delle immagini sul display. Aumentano leggermente le dimensioni (spessore di quasi 24 mm), il peso (115 grammi) e naturalmente il prezzo, che dovrebbe attestarsi sui 300$ americani circa. Pagina 3 - Olympus Stylus Le due nuove fotocamere della serie Stylus sono entrambe equipaggiate da un sensore CCD in formato 1/2,3" da 7.4 megapixel (dei quali 7.1 effettivi), mentre si differenziano per caratteristiche tecniche e design. Olympus Stylus 760 La Olympus Stylus 760 (denominata anche Mju 760) abbina ai 7.1 megapixel del sensore uno zoom ottico 3x, fornito da un'ottica non molto luminosa. La focale di 6.5-19.5mm equivale in formato 35mm a 37-111mm con un'apertura di diaframma pari a F3.4 alla focale minima, che diventano F5.7 alla massima estensione dello zoom. La messa a fuoco parte da una distanza pari a 8cm in modalità macro. La sensibilità si estende da 64 ISO a 1600 ISO. Anche i tempi di scatto non sembrano del tutto soddisfacenti permettendo di scegliere in un range che va da 1/1000 di secondo fino a mezzo secondo. Questa fotocamera punta molto sul design e sulla facilità d'uso: disponibile in tre colorazioni (grigio chiaro, blu scuro e rosso rubino), è dotata di 23 modalità di ripresa preimpostate, per garantire all'utente i parametri di scatto migliori in ogni condizione. In condizioni di scarsa illuminazione promette foto prive di mosso, potendo contare oltre che sull'aumento automatico della sensibilità ISO per ridurre i tempi di esposizione anche su un sensore stabilizzato meccanicamente a compensare i micro movimenti della mano del fotografo. É una fotocamera dedicata al turismo, pensata per scattare foto senza troppi parametri da impostare, capace di superare senza problemi l'esposizione ad una pioggia leggera o una caduta nella neve. Anche in questo caso l'unico dispositivo di puntamento è il display da 2,5" a 230.000 colori. La fotocamera ha un prezzo di circa 250$ americani. Olympus Stylus 770 SW La Olympus Stylus 770 SW fa anch'essa parte della famiglia Mju e dimostra la sua appartenenza sfoggiando tre livree colorate nelle stesse tonalità della Stylus 760. Ma sono ben altre le caratteristiche per cui si fa notare. É una fotocamera 'all-weather' adatta a tutti i climi e le condizioni di ripresa, fotografie subacquee comprese. Può scattare fotografie a temperature pari a -10°C, può essere utilizzata fino a 10 metri di profondità, resiste a cadute da altezze pari a 1,5 metri senza accusare problemi e non riporta danni anche se per errore vi si appoggiano sopra pesi fino a 100 kg. Naturalmente ha dovuto scendere ad alcuni compromessi per raggiungere tali prestazioni, uno dei quali è l'adozione di una ottica non sporgente, capace comunque di garantire uno zoom 3x (equivalente ad un obiettivo da 38-114mm in formato 35mm). Tale ottica non risulta particolarmente luminosa, fermandosi ad una apertura di diaframma massima pari a F3.5 alla focale minima (F5.0 a quella massima). Anche qui la facilità d'uso è molto curata, con ben 25 condizioni di ripresa preimpostate per venire incontro alle esigenze dell'utente. La gamma ISO va da 80 a 1600, mentre i tempi di scatto sono compresi tra 1/2000 di secondo e mezzo secondo. Le dimensioni sono contenute (lo spessore è di 20,6 mm) ma il peso risente della struttura rinforzata, arrivando a 155 grammi. Pagina 4 - Olympus SP-550 UZ Tra le novità quella che desta sicuramente più scalpore è la Olympus SP-550 UZ. La sigla UZ sta per Ultra Zoom, definizione in questo caso quanto mai azzeccata, visto l'incredibile zoom ottico che si spinge fino a 18 ingrandimenti. Per l'esattezza l'ottica ha una focale di 4.7-84.2mm che corrispondono in formato 35mm a 28-504mm. Elevate quindi le capacità di teleobiettivo, ma molto soddisfacenti anche dal punto di vista grandangolare. Buone anche le prestazioni in termini di luminosità, l'apertura massima di diaframma si attesta infatti su F2.8 a focali basse, mentre alla massima estensione dello zoom fa registrare un ottimo F4.5. A voler trovare difetti a questa fotocamera, forse si può considerare il formato del sensore CCD da 7.1 megapixel pari a 1/2,5". Certo è da considerare una scelta quasi obbligata per poter raggiungere focali equivalenti così elevate con una compatta, che per definizione non può montare obiettivi troppo grossi e ingombranti. Il sensore produce immagini fino a una risoluzione di 3072x2304 pixel in formato JPEG e RAW. La gamma delle sensibilità è ampia e si estende da 50 a 5000 ISO. Interessante la funzione macro che permette di mettere a fuoco soggetti a partire da 1 cm di distanza, anche con messa a fuoco manuale. Le immagini e le inquadrature posso essere visualizzate sul display LCD da 2,5" a 230.000 colori oppure utilizzando il mirino elettronico. Per gli scatti notturni è disponibile la tecnologia Bright capture unita alla stabilizzazione meccanica del sensore. Inoltre, come sulle altre novità Olympus, è possibile scelgliere tra ben 23 scene, le cui condizioni di scatto sono preimpostate. Gli scatti possono avvenire in modalità completamente automatica, con priorità ai diaframmi, con priorità sui tempi o in modalità completamente manuale. Riguardo le modalità di scatto si può certamente fare un appunto: tempi di esposizione compresi tra 1/2000 s e mezzo secondo non garantiscono tutta la libertà necessaria al fotografo, soprattutto in caso di scatti notturni a bassi valori di ISO. Sono disponibili diverse opzioni per lo scatto a raffica: 1.2 frame al secondo per un massimo di 7 frame a risoluzione piena, 7 fps fino a 15 scatti con risoluzione di 3 megapixel, 15 fps per un totale di 20 frame a 1.2 megapixel. Il bilanciamento del bianco, che conta sette impostazioni di fabbrica, può lavorare anche in modalità custom, ossia essere regolato dall'utente. Le immagini vengono registrate su scheda xD-Picture. Il flash è del tipo pop-up e ha una distanza massima di illuminazione efficace pari a 4,5 metri. L'ingombro della fotocamera è meno elevato di quello che si potrebbe pensare con 116x78.5x78 mm, mentre il peso si attesta su 365 grammi. L'alimentazione è affidata a 4 batterie stilo AA, che possono essere sostituite da un battery-pack opzionale con caricatore. Il prezzo di acquisto si dovrebbe aggiare negli Stati Uniti sui 500 dollari. |
|||||||||
| Pagina stampata da https://www.fotografidigitali.it/ Vietata la copia e la distribuzione (anche parziale) senza la previa autorizzazione di Hardware Upgrade S.r.l Per maggiori informazioni : http://www.hwupgrade.it/sito/legale/ Copyright 1997 - 2025 Hardware Upgrade S.r.l |
|||||||||