Ricoh WG-4, WG-4 GPS e WG-40: le compatte rugged subacquee si rinnovan

Ricoh WG-4, WG-4 GPS e WG-40: le compatte rugged subacquee si rinnovan

di Alessandro Bordin, pubblicata il

“Rinnovo di gamma per le compatte rugged subacquee Ricoh (ex Pentax), con la presentazione di tre nuovi modelli molto interessanti con buona luminosità ed estensione focale”

Ricordiamo brevemente che, dopo l'acquisizione di Pentax da parte di Ricoh, quest'ultima ha messo il proprio marchio su tutte le compatte precedentemente a marchio Pentax, lasciando invariate invece le fotocamere reflex. Ecco spiegato quindi il perché Ricoh presenti delle compatte rugged subacquee con sigle che richiamano molto quelle della famiglia Pentax. Stiamo parlando dei modelli WG-4 e WG-4 GPS e WG-20. Iniziamo a descrivere i primi due modelli, differenziati esclusivamente per l'adozione o meno del modulo GPS.

Si tratta di modelli di fascia alta della rinomata gamma WG, in grado di offrire una tenuta stagna superiore alla media (si può stare in acqua fino a 2 ore a 14 metri di profondità) oltre alla resistenza a cadute da altezze fino a due metri e perfetta operatività anche a -10°C. Il design richiama molto quello dei modelli precedenti, mentre da segnalare è il gruppo ottico montato di serie: l'escursione focale è quella di un 25-100mm prendendo a riferimento il formato pieno, con l'ottimo valore di apertura massima di F2,0 alla focale più grandangolare, che raggiunge F4,9 a quella più estesa.

Il sensore immagine CMOS retroilluminato è da 16 Megapixel, in grado di spingersi a 6400 ISO, mentre è migliorata di molto la velocità di messa a fuoco in modalità macro, che gode inoltre di 6 illuminatori integrati nella fotocamera. Ovviamente presente uno stabilizzatore di immagine, così come automatismi per enfatizzare i colori caldi quando ci si trova in immersione.

Ricoh WG-20 appartiene alla stessa famiglia, ma si offre a un pubblico che vuole spendere meno. Cosa cambia rispetto ai modelli precedentemente citati? Il sensore integrato è un CCD da 14 Megapixel, mentre l'impermeabilità è garantita fino a 10 metri e per cadute da 1,5 metri. Cambia anche l'ottica, una più comune 28-140mm equivalenti (guadagna qualcosa in fattore di ingrandimento, ma perde un po' per quanto riguarda il grandangolo), con luminosità inferiore essendo un F3,5 - F5,5.

Ridimensionate anche le potenzialità in ambito video: se le WG-4 possono filmare a 1080 30p, con il modello Ricoh WG-20 si scende a 720 30p massimo. Ci guadagna il prezzo, almeno per quanto segnalato da DPReview, mancando nel comunicato stampa italiano riferimenti in tal senso:  sono 199,95 i Dollari USA necessari per portarsi sott'acqua la WG-20, mentre si sale rispettivamente a $329.95 e $379.95$ per le WG-4 e Wg-4 GPS.


Commenti (3)

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Commento # 1 di: CrapaDiLegno pubblicato il 06 Febbraio 2014, 13:48
Anche queste senza supporto al RAW.
Speriamo nella prossima generazione, in attesa che arrivi finalmente il primo genio che introduca il RAW su queste macchine e quindi a "rivoluzionare" il mercato.
O forse solo a farlo progredire...
Commento # 2 di: roccia1234 pubblicato il 06 Febbraio 2014, 14:00
Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
Anche queste senza supporto al RAW.
Speriamo nella prossima generazione, in attesa che arrivi finalmente il primo genio che introduca il RAW su queste macchine e quindi a "rivoluzionare" il mercato.
O forse solo a farlo progredire...


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Prima di leggere l'articolo ho cercato "raw" con la funzione di ricerca del browser .

Visto che non ha trovato nulla, sono passato oltre...

Dai cavolo, sott'acqua il WB è criticissimo, scattare in jpeg espone al rischio di avere tutte le foto con evidentissime dominanti blu
Commento # 3 di: CrapaDiLegno pubblicato il 06 Febbraio 2014, 17:02
A me che scatto in luoghi vramente poco luminosi piacerebbe recuperare di molto le ombre e fare del denoiding serio (dato che queste macchinette arrivano come niente a scattare a 3200 iso con quel sensore microbo).