RhinoCam: trasforma le mirrorless Sony NEX in una medio formato

RhinoCam: trasforma le mirrorless Sony NEX in una medio formato

di Roberto Colombo, pubblicata il

“L'adattatore RhinoCam permette di usare i corpi Sony NEX con ottiche medio formato 645 e ottenere scatti da più di 140 megapixel”

Trasformare d'un colpo una mirrorless in una medio formato sarebbe azione tale da richiedere una bacchetta magica, ma il sistema RhinoCam promette qualcosa di simile: utilizzare una Sony NEX per ottenere scatti paragonabili a quelli di una medio formato. Tramite il particolare adattatore non solo è possibile utilizzare le ottiche studiate per i dorsi medio formato 645 (Pentax 645, Mamiya 645, Hasselblad V) con le fotocamere senzaspecchio Sony NEX, operazione che porterebbe a sfruttare solo una piccola porzione dell'immagine, ma anche di spostare la fotocamera in modo da coprire con diversi scatti tutto il campo inquadrato dall'ottica. Unendo poi le foto si arriva a uno scatto che copre una superficie addirittura maggiore dell'inquadratura delle medio formato.

Naturalmente lo svantaggio è rappresentato dalla necessità di effettuare scatti in successione e la tecnica è applicabile solo a soggetti statici. Si tratta quindi di un accessorio adatto per le foto di architettura, per panorami o per nature morte. Con la macchina in verticale si ottengono scatti da medio formato, mentre utilizzando la fotocamera in orientazione classica è possibile ottenere delle panoramiche. Unendo diverse foto si ottengono immagini ad alta risoluzione, fino a superare i 140 megapixel afffidandosi al corpo NEX con il sensore a più alta risoluzione, Sony NEX-7.

Il fotogramma risultante dalla somma delle immagini è equipollente a quello ripreso da un sensore con dimensioni 62,4x46,8mm, tre volte più grande di un full frame. L'adattatore porta in dote uno schermo (un mirino in pratica) per previsualizzare l'inquadratura prima di cominciare a scattare le 8 immagini necessarie coprire il circolo dell'ottica: l'ottica infatti rimane ferma ed è la macchina a muoversi in modo da coprire in diversi passi tutto il fotogramma. Rispetto a utilizzare la macchina con la sua ottica ed effettuare diversi scatti, l'adattatore permette una operazione di ricomposizione più semplice, non dovendo fare i conti con la distorsione dell'ottica ai bordi dei diversi fotogrammi. Il prezzo? È da medio formato: l'adattatore costa più di 500 dollari.


Commenti (7)

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Commento # 1 di: mentalray pubblicato il 11 Marzo 2013, 10:47
Commento # 2 di: Paganetor pubblicato il 11 Marzo 2013, 10:51
Commento # 3 di: demon77 pubblicato il 11 Marzo 2013, 11:31
Mah.. con tutta la buona volontà.. me pare 'na c@zzata!

Cioè.. non è che uno gli obiettivi per la medio formato li trova per terra..
Di solito se uno ha investito una paccata di soldi per ottiche MF ha pure un dorso adeguato per usarle.. (che pure lui costa come una monovolume)

..diciamo che con tutta la buona volontà non riesco ad immaginarmi un utente interessato a cacciare 500 euro per sto adattatore..
Commento # 4 di: Parappaman pubblicato il 11 Marzo 2013, 12:00
Geniale! Resto in attesa della versione per Pentax Q, così incollando 280 immagini si otterrà un pachiderma da 3,36 Gigapixel.
Commento # 5 di: floc pubblicato il 11 Marzo 2013, 18:17
in effetti ultimamente la voce "inutilita' " piangeva un po'...
Commento # 6 di: skyrunner pubblicato il 12 Marzo 2013, 09:13
beh, io non lo prenderei mai ma ha un perchè.
Buone ottiche per medio formato manual focus si trovano a poche centinaia di euro. Questo adattatore costerà sui 400eur street price.
Se uno vol provare "la fighezza" del medio formato digitale spendendo meno dei 10.000eur necessari per la pentax 645D (meno di un decimo) può prendersi questo accrocchio.
Poi certamente arriverà la scopiazzatura cinese, con un mirino infimo, a prezzi concorrenziali (diciamo che un 50eur è realistico)
Commento # 7 di: nick091 pubblicato il 12 Marzo 2013, 09:14
a me non sembra tanto assurdo
un fotografo che per lavoro fa fotografia di architettura con un obiettivo usato se la cava con un migliaio di euro
non si venderà come panini ma un mercato c'è