HDR: Canon brevetta un sistema che agisce sui singoli pixel

HDR: Canon brevetta un sistema che agisce sui singoli pixel

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Anche Canon sembra intenzionata a scendere in campo con funzionalità HDR in-camera: niente fusione di più scatti, il brevetto prevede la modulazione dell'esposizione a livello dei singoli pixel”


Commenti (22)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
Per contattare l'autore del pezzo, così da avere una risposta rapida, si prega di utilizzare l'email personale (vedere in alto sotto il titolo). Non è detto che una domanda diretta inserita nei commenti venga verificata in tempi rapidi. In alternativa contattare la redazione a questo indirizzo email.
Commento # 11 di: kyokusei pubblicato il 24 Giugno 2010, 22:26
bisogna stare attenti, si rischia di rendere le foto artificiose come nell'hdr spinto.
Commento # 12 di: ArteTetra pubblicato il 24 Giugno 2010, 22:56
Originariamente inviato da: ncc2000
...cioè....esposizione diversa per ogni singolo pixel? favoloso!


Girano voci che ci sarà anche la possibilità di fare tutto in manuale... "pixel 1x1, EV+3; pixel 1x2, EV+1; ... pixel 2143x354, ..."
Commento # 13 di: ncc2000 pubblicato il 25 Giugno 2010, 08:46
@arte tetra...favoloso...in soli 12 anni anni potrei creare lo scatto perfetto!!!!!
Commento # 14 di: djfix13 pubblicato il 25 Giugno 2010, 10:03
secondo me la "valutazione" della giusta esposizione in tutta o di parti della foto dipende anche dal contesto della foto stessa, se la macchina facesse sempre ottimi contrasti e nette ombre addio "effetti" voluti di chiaroscuri...può essere utile proprio a chi non ha esperienza di fotografia e vuole usare una reflex per foto comuni...(qualsiasi novellino ha imparato che non si fotografa o filma controluce) ma a questo punto mi chiedo che senso abbia farlo a livello di pixel dato che la attuale tecnica già fonde i pixel con esposizione giusta tramite multiscatto (il multiscatto poi è quasi impercettibile con una media di 5-7fps delle macchine attuali).
Commento # 15 di: flx2000 pubblicato il 25 Giugno 2010, 14:36
Originariamente inviato da: djfix13
secondo me la "valutazione" della giusta esposizione in tutta o di parti della foto dipende anche dal contesto della foto stessa, se la macchina facesse sempre ottimi contrasti e nette ombre addio "effetti" voluti di chiaroscuri...può essere utile proprio a chi non ha esperienza di fotografia e vuole usare una reflex per foto comuni...(qualsiasi novellino ha imparato che non si fotografa o filma controluce) ma a questo punto mi chiedo che senso abbia farlo a livello di pixel dato che la attuale tecnica già fonde i pixel con esposizione giusta tramite multiscatto (il multiscatto poi è quasi impercettibile con una media di 5-7fps delle macchine attuali).


A parte che non capisco perché non si dovrebbe scattare in controluce , l'idea di avere su ogni pixel una diversa sensibilità permette al sensore di assomigliare un po' di più alla pellicola.

Il multiscatto non è una risposta valida perché qualsiasi scatto è diverso dal successivo. Una pausa di 1/25 di secondo tra uno scatto e l'altro è un'enormità quando si scatta a ben oltre 1/50, che è il minimo per non avere micromosso su lunghezze focali standard (50mm).

Proprio per questo motivo l'HDR si usa fare su soggetti immobili tipo i paesaggi, dove è possibile utilizzare il cavalletto per ottenere scatti pressoché identici.

Il motivo di questa ricerca per-pixel nasce dal fatto che la gamma dinamica di ogni fotodiodo è limitata. La fotocamera può leggere una sola porzione e può succedere che luci troppo alte o luci troppo basse siano fuori da questo range, fornendo zone completamente nere e/o bianche.

L'HDR di cui parla Canon serve per evitare di avere una sola finestra su tutta l'immagine, in modo che ogni pixel sia sensibile alla luce che gli arriva in maniera indipendente, ottenendo quindi una maggiore gamma dinamica complessiva.
Dunque le foto non saranno modificabili pixel-per-pixel, bensì i pixel troppo chiari e quelli troppo scuri non saranno semplicemente bianchi e neri ma conterranno un'informazione che, quando si va a lavorare sulla fotografia per aumentare o diminuire le luci, potrà tornare visibile invece di dare solo diverse tonalità di grigio come avviene ora su qualsiasi fotocamera.
Commento # 16 di: tonight pubblicato il 26 Giugno 2010, 17:47
Io non ho ben capito una cosa. Si puo' da una foto scattata in RAW ricrearne una in HDR. Cioe' nel file RAW ci sono gia' tutte le informazioni per ottenete le varie esposizioni in post produzione tramite software? O bisogna per forza scattare piu' foto?
Commento # 17 di: flx2000 pubblicato il 30 Giugno 2010, 09:52
Originariamente inviato da: tonight
Io non ho ben capito una cosa. Si puo' da una foto scattata in RAW ricrearne una in HDR. Cioe' nel file RAW ci sono gia' tutte le informazioni per ottenete le varie esposizioni in post produzione tramite software? O bisogna per forza scattare piu' foto?


Si può perché ogni pixel del file RAW ha una gamma dinamica più ampia di quella che viene mostrata, dunque è possibile ottenere HDR con un singolo RAW.
L'inconveniente sta nel fatto che la finestra sulla gamma è limitata e l'HDR risultante ha una gamma meno ampia di quella ottenibile con più scatti.
Commento # 18 di: ArteTetra pubblicato il 30 Giugno 2010, 12:24
Originariamente inviato da: flx2000
l'idea di avere su ogni pixel una diversa sensibilità permette al sensore di assomigliare un po' di più alla pellicola.


Cioè?
Commento # 19 di: flx2000 pubblicato il 01 Luglio 2010, 10:45
Originariamente inviato da: ArteTetra
Cioè?


Provo a spiegartelo.

Immagina che tutta la gamma disponibile sia come una linea retta, e il sensore digitale è una finestra su questa linea.
Quando scatti una fotografia la fotocamera pone questa finestra sulla porzione di retta che contiene il maggior numero di informazioni presenti nello scatto, sacrificando le porzioni troppo più scure e troppo più chiare di quelle presenti nell'immagine.
Se l'immagine richiede una gamma dinamica molto più ampia della finestra disponibile, l'immagine presenta zone completamente bianche e completamente nere.

Nella pellicola tutto ciò non accade perché ogni porzione è sensibile alla luce in maniera indipendente dalle altre, oltre al fatto che la gamma dinamica a disposizione è tendenzialmente maggiore di quella su cui può porsi la finestra di un sensore digitale.

Ecco perché poter avere una finestra per ogni pixel permette al sensore di assomigliare un po' di più alla pellicola.
Commento # 20 di: ArteTetra pubblicato il 01 Luglio 2010, 21:25
Grazie per la spiegazione, quello che non mi è ancora completamente chiaro è il fatto che - cito - "ogni porzione è sensibile alla luce in maniera indipendente dalle altre". Se una pellicola è ISO 200, lo è in tutte le sue parti, no?
« Pagina Precedente     Pagina Successiva »