Libertà di Panorama, scampato un bel pasticcio UE

Libertà di Panorama, scampato un bel pasticcio UE

di Alessandro Bordin , pubblicato il

“Si è discusso ieri in sede europea sull'ormai famosa eccezione sulla libertà di Panorama all'interno del più ampio discorso di riforma del copyright. Follie, controversie e assurdità di una deriva burocratica schivata in extremis. Ecco il punto della situazione.”


Commenti (14)

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Commento # 11 di: TheQ. pubblicato il 12 Luglio 2015, 17:26
Il problema è molto sentito, poichè le "riproduzioni" considerate sono foto e video nei termini della legge, ma oggi è possibile andare ben oltre creando riproduzioni 3D fotorealistiche dei monumenti come attestato dal blog che tengo in firma e segnalo per i macchianera italian blog award.
Con le riproduzioni si potrebbero fare backup dei monumenti (pensiamo per esempio ai danni creati dai vandali alla Barcaccia od alle statue distrutte dall'ISIS a Mosul), od incentivare il turismo e la cultura a scuola (per esempio una lezione di storia dell'arte osservando la statua in 3D da una postazione del computer mentre l'insegnante spiega).
Con tali riproduzioni si potrebbero anche creare musei virtuali ove esporre a basso costo quanto in Italia non verrà mai esposto perchè costa troppo allestire una mostra.

Il problema in effetti non è tanto combattere chi fa riproduzioni (quanto meno come prova delle sue capacità come per esempio art-museum-online.blogspot.it, quanto piuttosto dar loro un lavoro prima che società estere si approprino pure di questo mercato.
Commento # 12 di: globi pubblicato il 12 Luglio 2015, 19:22
Non a caso quel Jean-Marie Cavada é uno che si pone esplicitamente come liberale, ricalca un classico modo ormai non più credibile di profilarsi perché nella democrazia tutti sono già implicitamente liberali tranne però proprio quelli che sbandierano di esserlo sia per povertà di idee che per mascherare altri intenti.
E poi che assurdità Wikimedia che lui accusa di uso commerciale e monopolistico delle immagini quando invece é una organizzazione non-profit, mentre proprio lui stesso si muove con l`intento di limitare l`uso gratuito di immagini per favorire la sue lobbies (in primo luogo commerciali e monopolistiche) delle immagini che gli finanziano le sue campagne elettorali e tutto ciò creando ancor più vincoli burocratici per chi meno ne può, esattamente sulla linea dei lobbisti che vogliono meno regole e meno burocrazia ma solo per loro e ancor di più divieti e limitazioni per tutti gli altri.
Commento # 13 di: flapane pubblicato il 12 Luglio 2015, 22:03
Originariamente inviato da: marchigiano
a me pare molto più grave questo

Se carichi una foto delle vacanze in Facebook, non ne ricavi alcun profitto. Tuttavia, acconsenti alle condizioni del servizio di Facebook, secondo cui stai autorizzando Facebook a fare un uso commerciale della tua foto (paragrafo 9.1 delle condizioni di utilizzo di Facebook)



Perchè? E'storia vecchia, di cui si è parlato per anni sul web (ricordo il caso della mamma che allatta il figlio, e ne carica una foto) basterebbe leggere le condizioni d'uso che si sono accettate all'atto dell'iscrizione o tramite avviso per email, cosa che i fornitori di servizi sanno bene che non verrà mai fatto (un po' come le cookie e privacy policy che abbiamo dovuto inserire nei siti web).
Social network e provider vari, non offrono certo servizi gratuiti, perchè ordinatogli da Ghandi e Madre Teresa di Calcutta.
Commento # 14 di: TigerTank pubblicato il 13 Luglio 2015, 09:42
Oltretutto, cosa da non dimenticare....noi quando acquistiamo le memorie per le nostre macchine fotografiche mica paghiamo l'equo compenso alla siae?
Quindi in teoria se io fotografo un monumento non faccio una "copia privata" di tale opera sul mio dispositivo, per cui ho pagato anticipatamente la tassa?
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