Fujifilm X-A2, ecco la nuova mirrorless X entry-level

Fujifilm X-A2, ecco la nuova mirrorless X entry-level

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Fujifilm rinnova la sua mirrorless entry-level con la X-A2. Schermo orientabile, nuovo obiettivo, nuove funzioni elettroniche e più autonomia, ma il sensore non è un X-Trans. ”

Impressioni d'uso

La X-A2 misura circa 117x67x40mm e pesa 350g (inclusa batteria e memory card). Risulta ben bilanciata con zoom compatti come l'XC16-50mm con cui viene proposta in kit, e con diversi altri "prime" del corredo Fujifilm (ad esempio gli XF18mmF2 R e XF27mmF2.8). Meno adatta, invece, a montare obiettivi più ingombranti come il nuovo XF50-140mmF2.8 R, anche a causa della mancanza di mirino che obbliga alla classica impugnatura "da mirrorless" a braccia tese, meno stabile.

L'impugnatura come già detto è efficace, così come efficace risulta l'utilizzo della macchina sul campo, grazie alla buona dotazione e alla disposizione dei comandi nonché al solito ottimo menu rapido Fujifilm, che rappresenta oggi probabilmente la migliore interfaccia rapida di gestione.


La ghiera dei programmi della X-A2 mette a disposizione innanzitutto i classici programmi PASM e un programma personalizzabile. Seguono 4 scene (notte, sport, ritratto e paesaggio), un'ulteriore posizione a cui assegnare una quinta Scena a scelta tra la decina di opzioni disponibili e il programma automatico SR+, che sceglie automaticamente la Scena più appropriata. Infine, troviamo il programma Filtro Avanzato, che consente di accedere all'esposizione multipla e ai filtri creativi (toy camera, miniatura, colore pop, hi-key, low-key, toni dinamici, softfocus e colore parziale).

Quest'ultima è l'unica modalità di scatto un po' laboriosa da utilizzare, perché per la scelta del filtro è obbligatorio raggiungere un sottomenu di secondo livello a partire dal menu completo, e questo contrasta un po' con lo spirito della fotocamera.    

    
Copyright: Gathot Subroto. X-A2+XC16-50mmF3.5-5.6 OIS II @ 16mm, f/8, 1/300sec, 400 ISO, DR200%, Film simulation Astia.

La reattività è complessivamente soddisfacente, anche se se la messa a fuoco a rilevazione di contrasto ha prestazioni inferiori alla media. La sua presenza si nota soprattutto lavorando in multi-area, laddove - specie con obiettivi per loro natura un po' lenti come il 35mm - si percepisce chiaramente la ricerca del punto di messa a fuoco da parte della fotocamera (focus hunting). Questo potrà portare alla perdita di qualche scatto in alcune situazioni (reportage), ma nella maggioranza degli scatti per cui la X-A2 è pensata non rappresenta un vero limite. Ovviamente, per questo e altri motivi già citati, la X-A2 non è la scelta giusta per la fotografia sportiva.

Le nuove funzioni elettroniche (Eye detection, Auto Macro) funzionano egregiamente, semplificando in modo incredibile l'ottenimento di buoni risultati senza alcuno sforzo. Anche la messa a fuoco manuale è, al solito, ben implementata con l'ormai classica funzione di focus peaking (anche se la scelta del colore sarebbe stata gradita); mancano però, ovviamente, le funzioni più evolute come la Digital Split vista sulla X-T1. Assente, inoltre, la funzione di livella elettronica, di cui abbiamo a volte sentito la mancanza.