Comparativa monitor 21:9 - 5 modelli da 29 a 32 pollici

Comparativa monitor 21:9 - 5 modelli da 29 a 32 pollici

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Monitor Ultra-Wide 21:9 a confronto: le soluzioni di Asus, AOC, LG, Nec e Philips. Dal 4:3 al 16:9 e, ora, ecco il 21:9 - il concetto di monitor Wide è in continua evoluzione (ed espansione). Mettiamo a confronto 5 modelli per valutare non solo la bontà dei pannelli e le rispettive dotazioni, ma anche l'utilità pratica di un simile formato. ”

Philips 298X4


Philips produce attualmente due modelli 21:9: il 298X4, oggetto di questa prova, e il 298P4. Lo schermo è identico per entrambi. Ciò che cambia è la base di sostegno, che nel più professionale modello 298P4 consente regolazione in altezza e funzione pivot, oltre a integrare un HUB USB 3.0 da 4 porte.

Il pannello è, per entrambi, un AH-IPS di produzione LG da 29" da 2560x1080 pixel di risoluzione, con retroilluminazione a LED bianchi che assicurano una luminosità massima teorica di 300 Cd/mq. Il rapporto di contrasto statico di targa è pari a 1000:1. Il pixel pitch, per questa risoluzione e diagonale, corrisponde a circa 0,26mm, che è un valore ottimale per una vasta gamma di utilizzi, dall'intrattenimento al lavoro da ufficio.

Per quanto riguarda l'angolo visivo, Philips dichiara 178°, tanto in orizzontale quanto in verticale, con un contrasto maggiore di 10:1).
Il tempo di risposta GtG nativo del pannello, pari a 14 ms, si riduce a 5ms con l'utilizzo della funzione di overdrive SmartResponse.
Integrati 2 altoparlanti da 2 Watt RMS ciascuno.


Completa e coerente con la vocazione all'intrattenimento la dotazione di ingressi, che include una DVI dual-link e due HDMI, ma non manca nemmeno l'opzione più professionale data dalla DisplayPort.
I connettori sono tutti sul retro del pannello, rivolti verso il basso - quindi non praticissimi da raggiungere, vista anche la ridotta altezza dal piano di appoggio. Il trasformatore è integrato.

L'ergonomia, che per il 298X4 è fortemente condizionata dalla base si sostegno non regolabile, è tutt'altro che impeccabile. Lo schermo può essere inclinato da -5 fino a +20° ma non può essere ruotato rispetto alla base né regolato in altezza; lavorando a una normale scrivania, lo sguardo finisce per essere rivolto verso il basso. Presente, per chi desidera appendere il monitor a parete, un attacco VESA standard.

La dotazione di cavi comprende cavo audio e DVI, ma non l'HDMI né il DP (essenziale per l'utilizzo della funzione MultiView).
I pulsanti sono integrati nella parte inferiore destra della cornice, facilmente raggiungibili ma non direttamente visibili dato che sono rivolti verso il basso. Per l'uso ci si deve affidare al tatto (per fortuna si tratta pulsanti fisici, e non "a sfioramento") e alla serigrafia stampata sulla cornice, non molto visibile. Uno dei tanti casi in cui l'usabilità viene sacrificata in favore del design. Da destra a sinistra, i pulsanti sono i classici Accensione, Menu/Conferma, Pulsanti Freccia e Back/Uscita. Questi ultimi tre fungono anche da scorciatoia per le funzioni SmartImage (preset Ufficio, Foto, Film, Gioco e risparmio energetico), MultiView e per la selezione dell'ingresso video.


Il menu è completo per un monitor consumer. Offre tra l'altro la possibilità di impostare un'emulazione sRGB, di regolare gamma e temperatura colore tra alcuni valori predefiniti, e di intervenire sui tre assi-colore RGB. Da sottolineare anche la pregevole utility SmartControl, che oltre a consentire più pratiche regolazioni on-screen contiene anche una procedura guidata per la calibrazione visiva.

Ben implementata a livello software la funzione MultiView (riproduzione da più sorgenti video): disponibili una modalità PictureinPicture, con l'immagine secondaria in un angolo (a scelta) dello schermo e ridimensionabile, e una modalità Picture by Picture che divide verticalmente lo schermo in due - senz'altro uno dei modi per utilizzare più proficuamente un formato 21:9, che si tratti di doppio ingresso o di due finestre affiancate. Purtroppo, dei due ingressi video, uno deve necessariamente essere la porta DP, il che risulta indubbiamente limitante considerata la scarsa diffusione di questa interfaccia in ambito consumer.
Buona la documentazione, chiara e completa anche se solo elettronica, ed efficace la copertura opaca antiriflesso.