In Senegal con Olympus E-620, 8mm, Kodak Zx1, Garmin 400t

In Senegal con Olympus E-620, 8mm, Kodak Zx1, Garmin 400t

di Roberto Colombo , pubblicato il

“Come portare a casa il maggior numero di ricordi dai viaggi delle nostre vacanze? Foto, video e traccia GPS possono essere una buona base. Ecco la Olympus E-620 con obiettivo 8mm, la Kodak Zx1 e il Garmin Oregon 400t messi alla prova in questo reportage dal Senegal”

Il viaggio - L'orizzonte africano a 8mm


Olympus E-620: 8mm - f/11 - ISO 200 - 1/800sec

Spesso quando ci viene chiesto un consiglio in merito all'upgrade dell'attrezzatura fotografica preferiamo indirizzare la scelta verso l'aggiornamento del parco obiettivi, piuttosto che rincorerre l'ultimo ritrovato tecnologico in termini di risoluzione e contenimento del rumore. Un corpo macchina di fascia media accoppiato a un obiettivo di fascia superiore sa regalare ottime soddisfazioni: spesso invece non è vero il contrario.


Olympus E-620: 32mm - f/10 - ISO 200 - 1/800

Il nostro viaggio in compagnia della Olympus E-620 conferma questa tesi: se da un lato l'uso con il vetro standard solitamente fornito in kit la pone in quella fascia del "senza infamia e senza lode", l'agganciodell'8mm Zuiko, la cui spesa di acquisto è comunque non eccessiva e stimabile in circa 800 euro, trasforma radicalmente le cose, soprattutto in un luogo dagli ampi orizzonti come l'Africa. L'obiettivo è corto e tozzo, rende la fotocamera di più facile impugnatura, ma richiede molta attenzione nel posizionamento delle dita: spingere anche il più piccolo pezzo di falange oltre il limite del paraluce integrato significa entrare a far parte della foto, con dei poco romantici e molto inestetici particolari "rosa" ai lati dell'inquadratura.


La distorsione al di fuori delle mediane è resa evidente da questo scatto
Olympus E-620: 8mm - f/11 - ISO 200 - 1/640sec

L'obiettivo richiede parecchia attenzione in fase compositiva alle linee che caratterizzano l'inquadratura: la distorsione a barilotto, evidentissima, ma non potrebbe essere altrimenti in un obiettivo dalla focale tanto corta, è capace di curvare qualsiasi linea e di restituire orizzonti e linee verticali molto deformate se posizionati al di fuori delle mediane. Si tratta di un'ottica spinta di fascia media, per cui sono da mettere in conto una serie di compromessi.


Olympus E-620: 8mm - f/10 - ISO 200 - 1/200sec

È abbastanza logico trovare difetti ai bordi dell'inquadratura: in realtà ci ha stupiti in modo positivo la nitidezza, che si mantiene alta lungo le mediane e in buona misura sulle diagonali in prossimità degli angoli, mentre ben prima appare in modo evidente il purple fringing, da addebitare però all'accoppiata obiettivo+macchina: si può dire che la costruzione telecentrica che caratterizza i vetri del consorzio Quattro Terzi, studiata appositamente per il digitale, su una focale così corta raggiunge comunque i suoi limiti.


Olympus E-620: 8mm - f/9 - ISO 200 - 1/800sec

L'accoppiata E620-8mm restituisce delle immagini molto contrastate e con blue e verdi molto brillanti e saturi, anche senza andare ad agire sui preset di scatto. Per i panorami è un vetro di ampio respiro, che si trasforma in creativo sui particolari e sulle brevi distanze, soprattutto quando i soggetti si allontanano dalle linee mediane e vanno incontro alla notevole deformazione. Non è proprio un obiettivo da reportage, ma può tornare utile per gli interni molto ristretti, quali ad esempio l'interno di un auto o un furgone, dove focali grandangolari più lunghe si trovano ad avere un angolo di campo troppo stretto.


Olympus E-620: 8mm - f/5.6 - ISO 1600 - 1/13sec

Il sensore della E-620 è il classico 18x13,5mm tipico del consorzio Quattro Terzi: si tratta di una Live-MOS in cui sono stati stipati 12 megapixel, forse un po' troppi o forse un po' troppo prematuramente. Il risultato sono immagini in cui il rumore sotto forma di grana e cromatismi è evidente già a bassi valori di ISO, che diventano visibili anche a ingrandimenti non troppo spinti a 1600 ISO. Fino a 800 ISO la macchina è utilizzabile senza problemi, mentre salendo a 1600 ISO bisogna essere consapevoli dei compromessi a cui si va incontro, lasciando la sensibilità più elevata di 3200 ISO come ultima ancora di salvezza negli scatti più critici.


Una foto "non senegalese" a 3200 ISO: la grana e i cromatismi sono molto evidenti, in particolre sui mezzi toni e nelle ombre

Olympus conferma la filosofia portata avanti negli anni: il filtro noise reduction agisce in modo poco distruttivo sulle immagini a favore della conservazione del dettaglio: ci capita spesso di dire che questa scelta è opinabile, ma incontra il favore di alcuni utenti, è certamente un particolare da sapere nel momento in cui si fa la scelta di una reflex.

L'analisi delle mire ottiche mostra una andamento costante della nitidezza solo per i primi due valori di sensibilità: da 400 ISO in poi il calo in formato JPEG è costante. In caso di sviluppo dei file RAW con Adobe Camera RAW 5.2 siamo riusciti ad ottenere una nitidezza migliore a tutti i valori di sensibilità, ma soprattutto a contenere il calo alle sensibilità più alte.


La spiaggia nei pressi di Malika ipersaturata dall'Art-Filter Pop Art

La Olympus E-620 si inserisce nella fascia amatoriale della gamma Olympus, molto ricca di modelli, e offre molti automatismi e una sola ghiera di regolazione, in linea con i canoni del segmento. Oltre a diverse scene preimpostate, richiamabili dall'utente in modo veloce selezionando l'apposita voce sulla ghiera dei modi e poi agendo sul tasto menu, troviamo gli Art-Filter, introdotti dapprima sulla Olympus E-30 e poi adottati da tutti i modelli successivi, compresa la PEN.


La nostra guida Khadim in un bianco&nero d'altri tempi

Si tratta in pratica di regolazioni sui preset di colore, contrasto e saturazione, pensati per imitare alcuni effetti particolari: il bianco e nero con intensa grana delle vecchie pellicole, il soft focus, i toni slavati, i colori carichi della Pop Art. Si tratta di effetti ottenibili anche in postproduzione, ma il vantaggio di poterli vedere già applicati in Live-View sul display della macchina mentre si fotografa può risultare un interessante stimolo alla creatività dei fotografi.


Lompoul sur mer
Olympus E-620: 8mm - f/6.3 - ISO 200 - 1/1600

Il Live- View è sufficientemente fluido, ma non da primato, e soprattutto non è accompagnato dalla possibilità di registrare video, segmento in cui parte della concorrenza è ben più avanti. Inoltre la messa a fuoco a rilevazione di contrasto in modalità Live-View non sempre è precisa e quando la luce si fa scarsa risulta poco utilizzabile.


Il porto di Dakar dal battello per l'isola di Gorée
Olympus E-620: 8mm - f/10 - ISO 100 - 1/500sec

Comuni alla famiglia Olympus sono alcuni difetti, che caratterizzano tutta la serie delle reflex dalla loro nascita ad oggi: a parte alcune voci del menu che aspettano ancora una traduzione che abbia senso in italiano, troviamo il solito indicatore del livello di carica della batteria di poca utilità visto che informa dell'avvicinarsi della completa scarica pochi scatti prima che questa avvenga. Il display è luminoso e sufficientemente definito (anche se ultimamente la concorrenza ha raddoppiato almeno la risoluzione), putroppo a volte è poco fedele, soprattutto nel mostrare l'esposizione e foto che a schermo sembrano venute molto bene, lo sono meno nella realtà quando si va a visualizzarle sul PC.