Comparativa reflex: Nikon D300s VS Canon Eos 7D

Comparativa reflex: Nikon D300s VS Canon Eos 7D

di Matteo Cervo , pubblicato il

“Le due nuove nate nel settore APS-C si prefigurano come l'acquisto alla portata dell'amatore esigente così come del professionista che desidera un corpo leggero ma performante. Alla sbarra Canon e Nikon”

Conclusioni

Premesso che il tempo a nostra disposizione per poter mettere a confronto le due fotocamere è stato molto ristretto e ci riserviamo maggiori approfondimenti prossimamente, quello che è possibile concludere da questa comparativa "volante" è sicuramente un apprezzamento ad entrambi i sistemi. Canon e Nikon hanno saputo destreggiarsi bene con corpi macchina non espressamente dedicati al professionista ma che non sfigurerebbero nella borsa di quest'ultimo. Anzi, molti fotografi scelgono proprio un corpo APS-C per i costi inferiori ad una professionale e il vantaggio dato da una migliore trasportabilità.

Le prestazioni offerte staccano il resto della concorrenza: velocità di raffica, risoluzione spaziale, contenimento del rumore e leggibilità delle zone di transizione sono alcuni dei punti forti che mettono, a ragione, Canon Eos 7D e Nikon D300s sul podio. Già, sul podio in due si sgomita e uno dei contendenti rischia di cadere. Prima di fare le considerazioni finali riguardanti le due reflex, è bene sgombrare ogni dubbio e mettere sul piatto della bilancia che chi scrive è un Canonista da diversi anni: questa precisazione viene fatta giusto per chiarezza espositiva e per una più obiettiva lettura delle conclusioni. Vorrei che questa affermazione non venga confusa con una simpatia verso un determinato marchio ma che, per ovvie ragioni, porta ad avere maggiore dimestichezza con un determinato sistema che viene utilizzato regolarmente ogni giorno.

Appena presa in mano Nikon D300s risulta estremamente confortevole nell'impugnatura, dopo poco tempo necessario a  prendere confidenza con i comandi, l'utilizzo è rapido e la personalizzazione di gran parte dei pulsanti permette di scegliere la configurazione più adatta alle proprie esigenze. Canon 7D su questo fronte rimane più rigida obbligando il fotografo a piegarsi alle impostazioni d'uso della fotocamera stessa.

Entrambi i sistemi restituiscono file puliti e luminosi, il sistema di lettura esposimetrica di Nikon e il nuovo sistema iFCL di Canon rispondono bene alle condizioni di luce limite, gestendo in maniera ottimale i contrasti elevati ed il controluce. A nostro avviso Canon riesce a risolvere con successo le situazioni di luce mista con un controllo del bilanciamento del bianco decisamente più accurato di quanto offerto dall'avversaria.

Nikon ha implementato a livello di elaborazione immagine un algoritmo in grado di compensare il fringing nelle immagini, problema che non abbiamo infatti riscontrato con D300s ma che al contrario ha fatto la sua comparsa con Eos 7D. D'altra parte Canon ha superato brillantemente la prova moirè.

Come hanno esplicitato le prove eseguite alle mire ed alle Gretag, entrambe le reflex consentono di lavorare senza problemi ad ISO elevati, il contributo di cromatismi fantasma è decisamente ridotto ed il comportamento dei due sistemi si differenzia molto a livello di processing dell'immagine in macchina: Canon offre un estensione di sensibilità che raggiunge i 12800 ISO, valore rumoroso ma utilizzabile; Nikon estende fino a 6400 ISO proponendo una grana della stessa consistenza di quella prodotta dalla massima estensione Canon ma che viene caratterizzata da una migliore conservazione dei dettagli. L'immagine è più rumorosa ma al tempo stesso rimane definita, Canon al contrario produce un file meno rumoroso ma che acquista morbidezza a causa dell'algoritmo di elaborazione.

Lo stesso aspetto si ripropone invertito utilizzando l'algoritmo di riduzione del rumore ad alti ISO. In questo caso la riduzione del rumore effettuata da Nikon è molto più distruttiva di quanto eseguito da Canon: in particolar modo adottando il valore di riduzione "Elevato", ovvero il massimo disponibile, Nikon porta ad un impasto dell'immagine che perde in gran parte il profilo degli oggetti.

Non è questo il luogo per definire quale approccio sia il migliore anche perchè ogni fotografo segue in seconda battuta il proprio workflow di post produzione. È bene però precisare tali modalità di lavoro che possono, sotto determinate condizioni, pregiudicare la qualità e la leggibilità dell'immagine.

Canon ci ha lasciato felicemente colpiti dal comportamento del nuovo sensore sviluppato a partire dalla tecnologia gapless che adotta però un approccio progettuale diverso dal passato. Se alla presentazione della macchina eravamo scettici riguardo la risoluzione di 18 Mp su un sensore Compact, la prova dei fatti ha dato ragione ai tecnici EOS. Nikon soffre infatti di una risoluzione ridotta rispetto alla 7D ma non per questo abbiamo notato una minore risposta di Canon alle sfumature colore o nella luminosità del file. Un maggiore risoluzione torna utile durante le operazioni di crop ma eseguendo una stampa ai dati di targa entrambe le fotocamere hanno Mp da vendere.

Sistema autofocus solido per entrambe le fotocamere, Nikon non aveva nulla da dimostrare grazie all'affidabile Multicam 3500, anzi ha messo alla prova il nuovo sistema Canon che sembra aver mutuato molti aspetti dalla collega giallo-nera. La diversità degli approcci possibili che il fotografo può impostare in macchina obbliga ad una chiara conoscenza degli algoritmi di predizione adottati ed alle opzioni ad essi correlati. Impostare in maniera corretta la messa a fuoco predittiva può risultare una operazione non scontata che se fatta male può portare anche a risultati scadenti.

Sul fronte video Canon rimane avanti all'avversaria per via del pieno controllo manuale sulle impostazioni di ripresa ed alla qualità di registrazione Full HD. Nikon non riesce a stare al passo dell'avversaria proponendo un file video di bassa qualità caratterizzato da una forte presenza di artefatti.

Ulteriore aspetto da non tralasciare è l'adozione del controller flash direttamente in macchina per la Eos 7D: è possibile infatti comandare via wireless i flash dedicati della serie speedlite sia in modalità E-TTL II che in manuale.

Mirino a copertura integrale e bolla di livello virtuale sono innovazioni che fanno comodo e Canon ha saputo implementarle tralasciando però un aspetto cui Nikon ha dato molto peso quale è la possibilità di un editing veloce delle immagini direttamente in macchina. Menu di dubbia utilità per un corpo semipro ma comunque presente e che restituisce un valore aggiunto alla fotocamera.

In fin dei conti D300s e Eos 7D sono due fotocamere che giocano bene le proprie carte e vanno ad occupare una fascia di mercato limite che lascia pieno accesso all'amatore evoluto e permette al professionista di risparmiare senza pagare lo scotto di una perdita di qualità. Strategia di certo non scelta a caso dalle due rispettive case che godranno di un buon rientro economico da questi modelli. Un giudizio personale ma non per questo meno obiettivo lo fornisco nella risposta ad una domanda retorica: "Compreresti una Canon Eos 7D?" La risposta sarebbe positiva se stessi cercando una DSLR posizionata nel segmento di fascia alta APS-C per via dell'innovazione e dei risultati proposti.

"Compreresti una Nikon D300s?" La risposta sarebbe positiva se stessi cercando una reflex di fascia alta APS-C per via dei risultati proposti. Tirate le somme conclusive Canon Eos 7D si posiziona un passo avanti a Nikon D300s, senza nulla togliere alla qualità fotografica proposta da questa reflex: la comparativa ha messo in luce alcune differenze lievi nel comportamento sul fronte del rumore e altre più marcate sulla ripresa video.

Questo articolo non ha potuto purtroppo esaurire tutte le questioni e gli aspetti tecnici che avrebbero preso tranquillamente lo spazio di due o tre recensioni per essere approfondite in maniera esaustiva. L'invito rivolto ai lettori è quello come sempre di analizzare non solo il corpo macchina ma anche l'intero corredo che ruota attorno a quest'ultimo.

Chi arriva da una esperienza reflex digitale ha certamente una predisposizione e le idee più chiare per valutare un nuovo corpo macchina. Chi al contrario si affaccia al mondo reflex oggi e non deve fare i conti con un corredo di lenti magari costruito negli anni, possiede il vantaggio di poter scegliere quale casa costruttrice avvicinare per il suo primo acquisto importante. Quello che avete letto in questo articolo sono le impressioni a caldo di una tre giorni dedicata a prendere confidenza e a confrontare queste due fotocamere. La riduzione ad una comparativa di questo tipo speriamo possa essere utile ad orientare le scelte o le domande riguardanti queste due reflex.