Anteprima Canon Eos 7D: il ritorno della semiprofessionale

Anteprima Canon Eos 7D: il ritorno della semiprofessionale

di Matteo Cervo , pubblicato il

“Un numero tale di innovazioni da essere inaspettato, Eos 7D è un concentrato di tecnologia creato a misura sulle esigenze del fotografo. Sensore APS-C da 18 Mp e doppio processore DiGiC IV.”

Corpo e comandi

Canon Eos 7D casca bene in mano, il peso è consistente ma ben bilanciato e la sensazione di solidità è notevole. Buona parte del corpo macchina è coperta da gomma antiscivolo permettendo un ottimo grip, l'impugnatura è ampia, comoda anche per chi ha le mani grandi. Il design del corpo è nel complesso leggermente cambiato rispetto al modello Eos 5D Mark II e propone delle linee maggiormente stondate.

Nuovi pulsanti occupano il dorso del corpo macchina impegnato dallo schermo lcd da 3". Sulla sinistra in alto troviamo il pulsante Quick Start control che permette di accedere al Quick menu presentato a schermo; subito di lato il pulsante di conversione rapida della qualità immagine da Raw a Jpeg. Sul lato destro dell'oculare troviamo un nuovo pulsante che permette di attivare sia il live view che la ripresa video a seconda di come è posizionato il selettore concentrico al pulsante stesso. Il battery grip si unisce armoniosamente alle linee del corpo macchina.

La ghiera di selezione delle modalità di scatto perde i programmi automatici per dare spazio alle modalità di ripresa semi automatiche, Program, Creative Auto e tre modalità custom. La prima cosa che si fa con una nuova fotocamera è portare l'occhio al mirino. Canon Eos 7D apre la vista ad un nuovo mondo fatto da una copertura dell'inquadratura del 100% con rapporto di ingrandimento par a 1X, quindi esattamente la porzione di spazio vista dall'obiettivo. Se dal punto di vista percettivo questo permette di ottenere un effetto di profondità delle immagini già all'interno del mirino, dal punto di vista tecnico permette di affaticare molto meno la vista.

Il display posteriore Clear View II offre una novità rispetto agli schermi precedenti: grazie all'adozione di un polimero fotoelastico posizionato tra il vetro indurito di protezione ed il pannello lcd, viene eliminata l'aria presente all'interfaccia ed eliminata la possibilità di riflessi che pregiudichino la lettura del display. L'angolo di visuale permesso raggiunge i 160° e grazie ad una cellula sensibile alla luce viene regolata automaticamente la luminosità del monitor in funzione dell'illuminazione esterna. Il nuovo trattamento permette di effettuare la revisione delle immagini anche in pieno sole.