Sony Alpha 700: la reflex top di gamma alla prova

Sony Alpha 700: la reflex top di gamma alla prova

di Roberto Colombo , pubblicato il

“Ecco il nostro incontro ravvicinato con la Sony Alpha 700, dopo il primo contatto avuto in occasione della sua presentazione europea a Baveno nel mese di settembre. In attesa dell'ammiraglia, prevista per fine anno, ecco la reflex dedicata agli amatori più esigenti, in cerca di qualcosa di più performante della Alpha 100”

Impressioni d'uso - parte seconda

 Personalizzabili anche i profili colore, che possono contare su diversi stili (standard, vivid, neutral, adobeRGB, clear, deep, light, portrait, landscape, sunset, night, autumn, B/W e sepia) per meglio adattare la resa dei colori alla situazione di scatto. Ogni profilo è personalizzabile; i primi quattro su tre componenti (contrasto, saturazione e nitidezza), gli altri anche su luminosità e contrasto misurato per zone.

Il sistema Dynamic Range Optimizer si è molto evoluto dalla sua prima uscita sulla Alpha 100. Ora la funzione di ottimizzazione della gamma dinamica è molto più flessibile e offre diversi livelli di personalizzazione. Può essere attivata regolando luminosità e contrasto su tutta l'immagine, impostata per ottimizzare automaticamente contrasto e riproduzione dei colori nelle diverse aeree presenti nella foto nella modalità 'avanzato', o per operare su queste ultime secondo 5 livelli prefissati.

Nelle foto qui sopra abbiamo messo alla prova il sistema in condizioni molto difficili: una scena ad alto contrasto e 800 ISO di sensibilità. Nell'ordine appaiono le foto con DRO disattivato, avanzato automatico e avanzato sui livelli 2 e 5. Come si può notare la fotocamera effettua un lavoro di amplificazione nelle zone scure, per aumentarne la luminosità; in queste condizioni anche il rumore risulta amplificato. Questa funzione, generalmente molto comoda va dunque usata con cautela nelle situazioni più difficili.

Alla sua presentazione la Sony Alpha 700 ha promesso uno stabilizzatore migliorato, in grado di aumentare i tempi di sicurezza di 11-1,5 stop in più rispetto al modello 100. Dalle nostre prove, anche confrontando gli scatti con quelli effettuati con il modello precedente, ci sembra di poter confermare questo miglioramento.


Lo stabilizzatore alla prova con uno scatto da 1,3 secondi

La Sony Alpha 700 tradisce la sua vocazione high amateur e non professionale nella gestione dei supporti di memorizzazione. I due slot possono ospitare schede Memory Stick e Compact Flash, ma nella gestione dei due supporti emergono alcuni difetti. Innanzitutto la macchina non determina automaticamente quale supporto sia inserito, ma questo parametro va impostato dal menu. Ad esempio se è impostata l'opzione CF e si inserisce una scheda Memory Stick la fotocamera non vedrà spazio disponibile per gli scatti fino al cambiamento dell'opzione nel menu.

Inoltre non si  possono indirizzare verso schede distinte gli scatti in formato RAW+JPEG e cRaw+JPEG: entrambi i file vengono memorizzati sulla stessa scheda. Restando alla modalità di scatto in doppio formato un altro difetto che emerge è l'impossibilità di scegliere il grado di compressione del file JPEG, impostato di default sul livello medio 'FINE'.

La batteria  NP-FM500H è accreditata dalla casa nipponica di un'autonomia di 650 scatti. Nei nostri test la Alpha 700 è stata fedele alle aspettative fino a circa il 50% della batteria, livello a cui siamo giunti dopo circa 300 scatti. Abbiamo notato che il collegamento al PC per il download delle immagini dalle schede di memoria influisce sull'autonomia (ci era già capitato con la Sony T-200) e dimenticare la fotocamera attaccata al PC può provocarne la completa scarica.