Sony Alpha 700: la gamma va completandosi

Sony Alpha 700: la gamma va completandosi

di Roberto Colombo , pubblicato il

“La presentazione alla stampa della Sony Alpha 700 ci ha permesso di toccare con mano l'agguerrita concorrente, che va a movimentare il mercato nel segmento high-amateur. Sensore CMOS da 12.24 megapixel e sistema di riduzione del rumore molto efficiente sono i suoi biglietti da visita, anche se non mancano altre novità interessanti ”

Caratteristiche tecniche

Sono diverse le caratteristiche che Sony ha sottolineato nel suo nuovo prodotto, principalmente si possono riassumere in:

  • Nuovo sensore Exmor CMOS sviluppato da Sony con risoluzione 12.24 megapixel effettivi accoppiato al processore high-speed BIONZ per un elevato contenimento del rumore sui dati RAW.
  • Nuovo modulo autofocus a 11 punti e capacità di raffica fino a 5 immagini al secondo.
  • Corpo in magnesio e lega d'alluminio resistente a polvere e umidità.
  • Display a 921k punti e nuovo pentaprisma migliorato.
  • Sistema di stabilizzazione dell'immagine 'Super Steady Shot'.
  • Navigazione veloce all'interno dei principali parametri di scatto.
  • Funzione ‘PhotoTV HD’ per la visione ottimizzata delle foto contenute nella fotocamera sui televisori abilitati della serie Bravia.

La tecnologia CMOS del sensore permette l'integrazione sullo stesso chip sia i circuiti digitale sia quelli analogici, riducendo la 'distanza' che il segnale analogico deve percorrere prima di essere converito; questo permette di mantenere una buona pulizia del segnale analogico che arriva al convertitore. La tecnologia di conversione 'On-Chip Column-Parallel A/D Conversion Technique' è quella di cui abbiamo parlato nella notizia disponibile a questo indirizzo: in pratica il segnale analogico subisce la conversione colonna per colonna e questo garantisce anche un trasferimento più veloce. Il segnale viene processato per la riduzione del rumore due volte, prima e dopo la conversione A/D e, in tutte e due i passaggi, questo avviene prima che i dati RAW vengano dati in pasto al processore BIONZ per la composizione dell'immagine.

Tutto questo si riflette in un buon contenimento del rumore agli alti ISO, che si estendono dal valore di 100 a quello di 3200 ISO. Sono utilizzabili inoltre valori di 4000, 5000 e 6400 ISO nella modalità 'Extended ISO Mode'. I tecnici Sony hanno cercato di ottenere un algoritmo di riduzione del rumore che desse vita ad immagini senza colori falsati, puntando invece a riprodurre la 'grana' tipica delle pellicole ad alta sensibilità. La 'High ISO Noise Reduction' entra automaticamente in funzione negli scatti con sensibilità pari o superiore a 1600 ISO.

Eredità del modello Alpha 100 è lo stabilizzatore meccanico Super Steady Shot, che compensa il mosso tramite spostamento del sensore. Questa versione è migliorata e rispetto a quella del modello precedente, che dichiarava un guadagno di 2-3,5 stop nei tempi di sicurezza, dovrebbe garantire scatti non mossi anche 2,5-4 stop oltre i tempi di sicurezza. Essendo lo stabilizzatore inserito nel corpo macchina, qualsiasi ottica della seria A risulta stabilizzata. Questo permette inoltre la costruzione di ottiche più leggere ed economiche, in quanto non è necessario inserire un dispositivo di stabilizzazione all'interno di esse.

La Sony Alpha 700 vede l'adozione di un sistema autofocus degno del segmento, che utilizza 11 punti di messa a fuoco, tra cui quello centrale caratterizzato da una doppia croce. Al centro dell'inquadratura, oltre al segmento 'dual-cross', lavora anche uno speciale sensore 'AF 2.8' di sfruttare una maggiore precisione di fuoco nel caso si utilizzino ottiche con aperture pari o maggiori di F2.8. I metodi di messa a fuoco sono quattro: manuale (MF), continuo (AF-C), singolo (AF-S) e automatico (AF-A) che passa autonomaente da singolo a continuo se il sistema rileva un soggetto in movimento. Con il pulsante AF/MF è possibile passare senza soluzione di continuità dall'autofocus al fuoco manuale e viceversa.

Come sulla Alpha 100 il sensore di prossimità posto sotto il mirino può essere utilizzato, oltre che per spegnere il display quando si avvicina l'occhio, per far partire l'autofocus, ancora prima che venga premuto il pulsante di scatto. Molto utile il ritorno dell'illuminatore AF, che viene in aiuto del sistema autofocus in caso di scarsa luminosità, senza la necessità di utilizzare il flash per coadiuvare quest'ultimo. L'esposizione viene misurata attraverso un sistema a nido d'ape a 40 segmenti, utilizzabili, come d'uso, nelle tre modalità media, mediata al centro e spot.